Freelance Digitali: la Mia Recensione del Libro di Barbara Reverberi

Il Nomade Digitale può essere un freelance e viceversa, ma chi è e cosa fa davvero un freelance digitale? Ecco gli aspetti da conoscere per diventare imprenditore di te stesso.

Giovanni Filippi: Mi piace vivere la montagna in ogni sua stagione, ma l'attività che mi riesce meglio è nuotare. Laureato in Ingegneria, ho vissuto in due uffici tecnici prima che la serendipità mi facesse scoprire la scrittura per il web e il movimento dei nomadi digitali. Così eccomi qua, a condividere la visione di una vita volta al continuo evolversi nella ricerca della felicità.

Pubblicato il: 2 Settembre 2020 | Categoria:

La categoria dei freelance è una di quelle che meglio sposa i valori e la filosofia del Nomade Digitale di poter essere libero di vivere e lavorare ovunque. Ma essere un freelance non è solo libertà e autogestione, anzi, è diventare imprenditore di te stesso e ragionare come tale.

Un aspetto che viene dato troppo spesso per scontato ma che poi in pratica, quando decidi di intraprendere questa strada, ti mette davanti a difficoltà e dubbi difficili da risolvere.

Inizia a pensare da subito che sei tu il responsabile di te stesso, a partire dalla formazione: questo libro è sicuramente il miglior inizio.

Una guida ben strutturata nell’affrontare i temi principali in comune a tutte le professioni da freelance, che operano in particolare nel digitale. Io l’ho letta e l’ho trovata una risorsa davvero utile, che mi sento di consigliare proprio a te che ti stai affacciando a questo mondo.

E ovviamente “Freelance digitali” di Barbara Reverberi entra di diritto nella mia Rubrica delle Letture Consigliate!
🙂

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La realtà dei freelance in Italia

Innanzitutto ti sarà d’aiuto capire come sta evolvendo la figura del freelance e contestualizzarla in un mondo del lavoro che sta cambiando. Alcune certezze vengono meno, come quella del posto fisso in favore di occupazioni più mobili e strutture aziendali più agili. Caratteristiche che faranno aumentare la richiesta di freelance in molti ambiti.

L’autrice stessa, con 16 anni di carriera da dipendente alle spalle, ha deciso di diventare giornalista freelance per rispondere alle esigenze che sentiva dentro e che l’hanno spinta a ricercare nuovi stimoli e realtà più dinamiche.

L’Italia è il Paese dei freelance: in Europa siamo, insieme alla Grecia, quelli con il maggior numero di contratti autonomi. Purtroppo, la categoria delle partite IVA senza dipendenti, ha iniziato ad essere tutelata, per così dire, da poco.

Il freelance digitale può operare negli ambiti più disparati, in un gran numero di attività. Molte di queste sono nate, o stanno nascendo, proprio in questi ultimi anni, grazie alle opportunità aperte dalle nuove tecnologie. Professioni come il videomaker e l’avvocato, che a prima vista hanno poco da spartire, alla base presentano le stesse necessità.

E’ proprio estrapolando quali sono gli argomenti in comune, che l’autrice riesce a dare una panoramica il più esaustiva e soddisfacente possibile per tutti.

Gli Aspetti da Curare per Un Freelance

Qualunque sia la tua attività di freelance digitale, devi riuscire a gestirti in queste quattro macro-aree.

La forma mentis. Devi essere ben conscio che da ora in avanti ogni cosa dipende da te: la passione per quello che fai, la predisposizione al cambiamento e la voglia di continuare a migliorarti sono armi fondamentali. Essere appassionato e determinato ti porterà la flessibilità e la libertà che cerchi, ma non sarà una strada in discesa, ecco.

L’amministrazione personale. Gli aspetti burocratici sono un ostacolo all’inizio della carriera e un fardello che dovrai sempre portarti appresso, ma potresti trovare interessante toccare con mano dettagli e retroscena del lavoro che finora avevi dato per scontati.

Gli strumenti. Efficienza e produttività passano da uno studio continuo e dalla ricerca degli strumenti migliori per la tua attività, ma attenzione a non farti sopraffare. Ogni giorno nascono start-up e progetti che hanno l’obiettivo di migliorare la tua vita lavorativa, il consiglio è di adottarli solo quando li senti davvero necessari.

L’autopromozione. Trovare la tua nicchia di mercato e qui farti conoscere attraverso un buon personal branding sono elementi essenziali in un panorama come quello freelance, affollato e decisamente competitivo. Allo stesso tempo però, dall’altra parte della barricata si trova una grande quantità di clienti stufi delle solite proposte vuote e standardizzate: se la tua missione e il tuo perché sono chiari, riuscirai a ritagliarti il tuo spazio.

Per curare al meglio questi quattro aspetti della vita da freelance hai bisogno di un’ultima cosa: una comunità di persone like-minded all’interno della quale trovare professionisti che ti possano supportare. Se hai bisogno di figure che condividono i tuoi valori e la filosofia dei Nomadi Digitali, puoi ricercare tra i contributors del sito o scrivermi! 🙂

Ti auguro una buona lettura! Trovi il libro “Freelance digitali” su Amazon, sia in versione cartacea che ebook, quella che ho preso io, molto comoda per averla sempre sottomano.

Un abbraccio
Giovanni



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