Nasce l’Osservatorio Nazionale sul Nomadismo Digitale

Nel mese di maggio a Trento sono partite ufficialmente le attività di Osservatorio dell’Associazione Italiana Nomadi Digitali ETS

Giovanni Filippi: Mi piace vivere la montagna in ogni sua stagione, ma l'attività che mi riesce meglio è nuotare. Laureato in Ingegneria, ho vissuto in due uffici tecnici prima che la serendipità mi facesse scoprire la scrittura per il web e il movimento dei nomadi digitali. Così eccomi qua, a condividere la visione di una vita volta al continuo evolversi nella ricerca della felicità.

Pubblicato il: 30 Giugno 2023 | Categoria:

Il nomadismo digitale è oggi una realtà concreta e in forte espansione a livello globale.

L’Associazione Italiana Nomadi Digitali ETS è attivamente impegnata a rendere l’Italia una destinazione attraente e ospitale per nomadi digitali e lavoratori da remoto di tutto il mondo. Per questo è necessario come prima cosa costruire una governance etica e credibile in grado di adottare un approccio professionale, specifico e consapevole nello studio e nell’analisi di questo fenomeno.

Nei mesi scorsi è stato istituito un Comitato Tecnico Scientifico composto da docenti universitari, ricercatori e professionisti di diversi settori con competenze trasversali.  Obiettivo: attivare  nel più breve tempo possibile un Osservatorio Nazionale sul Nomadismo Digitale.

Il 16 Maggio 2023 il Comitato Tecnico Scientifico, in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento e grazie al contributo di Fondazione Compagnia di SanPaolo, ha organizzato la prima attività di Osservatorio: il workshop dal titolo “Nomadismo Digitale: Opportunità e Vincoli per lo Sviluppo dei Territori”.

L’obiettivo dell’evento era di inquadrare il fenomeno del nomadismo digitale, evidenziando le differenze con il più generale lavoro agile, trattando il tema da diverse prospettive per dare un quadro il più completo possibile ed evidenziando alcuni dei vincoli e delle opportunità che lo accompagnano.

Il fenomeno è stato affrontato in termini di sviluppo territoriale e turistico, con esempi di destinazioni attraenti, dalle prospettive legali e della mobilità internazionale, dell’organizzazione del lavoro, di esperienze dirette di Società Benefit certificate B Corp, di imprenditrici che organizzano workation e di freelancer che aiutano le comunità a co-creare idee innovative per risolvere questioni sociali.

Questa è stata la prima occasione per il Comitato Tecnico Scientifico per affrontare pubblicamente le tematiche del lavoro da remoto e del nomadismo digitale. Tematiche che, se opportunamente considerate, possono rappresentare una grande opportunità di innovazione e di rilancio per diversi settori strategici nel nostro Paese e contribuire attivamente a ridurre il divario territoriale in Italia. 

Il Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione Italiana Nomadi Digitali

Il Comitato Tecnico Scientifico è un organo consultivo dell’Associazione, composto da studiosi di diversa estrazione, professionisti, esperti e rappresentanti di enti e aziende, pubblici e privati, operanti nei settori interessati allo sviluppo del nomadismo digitale in Italia. 

Il fenomeno “nomadi digitali” è infatti una tematica ampia, che tocca in modo trasversale e mette in correlazione ambiti e argomenti molto diversi tra loro, dalle politiche migratorie all’impatto sociale, passando per la fiscalità e il diritto internazionali, le politiche lavorative, che aprono a nuove modalità di fare impresa e le conseguenze di una società sempre più fluida sull’abitare e sul mondo del turismo.  

Il CTS supporta l’Associazione nella realizzazione di attività, studi, ricerche, partecipazione a bandi, pubblicazioni e convegni inerenti queste tematiche, con l’obiettivo di fare informazione, divulgazione scientifica e creare consapevolezza intorno al fenomeno “nomadi digitali” e alle annesse opportunità nascenti. Ma anche per supportare con evidenze scientifiche il policy maker nelle attività di legislazione, rimuovendo gli ostacoli che bloccano e limitano il potenziale di appeal e di accoglienza dell’Italia.

Attualmente i membri del Comitato Tecnico Scientifico sono:

  • Sergio Antonelli – Presidente del CTS – SDA Università Bocconi, Avvocato in Becker McKenzie
  • Livia Jessica Dell’Anna – Dottoranda presso l’Università del Salento
  • Umberto Martini – Università di Trento, Dipartimento di Economia e Management
  • Federica Buffa – Università di Trento, Dipartimento di Economia e Management
  • Roberta Cuel – Università di Trento, Dipartimento di Economia e Management
  • Francesco Biacca – Fondatore e CEO di Evermind Srl Società Benefit
  • Giacomo Andreani – Fondatore e CEO di Expirit Srl e Responsabile dei Progetti Territoriali dell’Ass.Ita.N.D.
  • Emanuele Frontoni – Università di Macerata, Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali
  • Chiara Mignani – Università di Macerata, Dipartimento di Scienze politiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali
  • Valentina Pignotti – Jef Digital Innovation – Finanza Agevolata e Digital Innovation

Perché un Osservatorio Nazionale sul Nomadismo Digitale?

Quello dei “nomadi digitali” è oggi un movimento globale, in crescita esponenziale ed evoluzione continua. Un movimento che comprende professionisti, freelance e imprenditori/trici, ma anche, e sempre di più, collaboratori e collaboratrici di aziende che permettono ai propri dipendenti di lavorare ovunque, senza vincoli di tempo, di spazio e senza mantenere legami con una posizione geografica specifica.

Il nomadismo digitale è un trend in forte crescita a livello globale, che apre gli orizzonti a nuove prospettive per ripensarsi in nuove dinamiche lavorative e in nuovi stili di vita. Fenomeno che crea indubbiamente nuove opportunità, non solo turistiche e commerciali, ma di sviluppo e di rilancio per l’intero ecosistema delle comunità ospitanti, dalle singole persone alle aziende che le compongono.

D’altra parte siamo tutti consapevoli che ogni progettualità genera un impatto e comporta rischi sociali, ambientali ed economici che devono essere necessariamente valutati.

Per gestire i rischi, è necessario prima identificarli, valutarne la probabilità di accadimento e stimare l’impatto che potrebbero determinare. L’identificazione e la valutazione del rischio è infatti parte integrante della gestione di ogni progettualità.

Per questo il nomadismo digitale va affrontato in qualità di fenomeno complesso. Utilizzando un approccio metodologico, basato su dati concreti e attendibili, che permettano di bilanciare i rischi e le opportunità di ogni progettualità; con la consapevolezza dei danni che può arrecare se subito passivamente anziché organizzato attivamente. 

La mission che l’Osservatorio Nazionale sul Nomadismo Digitale si pone è quella di studiare e fare divulgazione in merito al fenomeno. Includendo sempre più docenti, ricercatori ed esperti dei settori interessati, è possibile costruire con nozioni tecnico-pratiche risposte locali a questo fenomeno globale e avere una comunità con competenze specifiche, che lavora insieme ai diversi attori e attrici (sia del settore privato che pubblico) e con le comunità dei territori per co-progettare risposte a misura dei luoghi. Proiettando dunque una dimensione Locale (tramite il recupero del patrimonio culturale, ambientale, sociale, gastronomico, etc) a livello Globale – e non viceversa essere incubatori locali di pratiche globali.  

L’attività di Osservatorio si basa sullo sviluppo di un progetto di comunicazione atto a diffondere la cultura del lavoro da remoto e del nomadismo digitale in Italia, creando e condividendo contenuti video ed editoriali inerenti l’analisi e lo studio dei dati e delle informazioni raccolti dal Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione, con la stesura di un rapporto annuale.

Il Terzo Rapporto sul Nomadismo Digitale in Italia

In che modo verranno resi fruibili i dati e le informazioni raccolte tramite l’attività di ricerca e studio dell’Osservatorio?

Tra gli output del neocostituito Osservatorio è in programma la stesura di un rapporto annuale che quest’anno porterà il focus dalla parte del territorio.

L’Associazione Italiana Nomadi Digitali infatti ha già pubblicato due report in merito al fenomeno nomadi digitali in Italia e che attualmente rappresentano gli unici dati del settore.

Il Primo Rapporto sul Nomadismo Digitale in Italia aveva come target le persone interessate al nomadismo digitale, per comprendere quale fosse la consapevolezza del fenomeno a livello nazionale.

Il Secondo Rapporto ha indagato quanto l’Italia sia considerata una destinazione attraente e ospitale per nomadi digitali e lavoratori da remoto, italiani e stranieri, intervistando più di 2300 tra nomadi digitali e lavoratori da remoto provenienti da diversi Paesi e raccogliendo quali sono per loro criticità, aspettative e servizi richiesti.

Per il Terzo Rapporto in uscita nel 2023 verrà continuato il lavoro iniziato con il Workshop di Trento, andando a esplorare opportunità e criticità insieme agli attori locali che stanno investendo in progetti che mirano ad attrarre e ospitare nomadi digitali e remote worker sul territorio italiano. 


L’Associazione Italiana Nomadi Digitali ETS, con il suo Comitato Tecnico Scientifico, vuole fare rete, raccontare e raccogliere le istanze di coloro che hanno già iniziato a investire sul territorio italiano per attrarre, accogliere e ospitare lavoratori da remoto e nomadi digitali. Se hai una start-up, un’azienda o stai sviluppando un progetto che offre servizi per nomadi digitali, scrivi una mail a contatti@nomadidigitali.org raccontandoci in che cosa consiste la tua attività e quali sono le criticità che stai riscontrando: uniamo le forze e contribuiamo insieme a rendere l’Italia una destinazione attraente e ospitale per nomadi digitali e lavoratori da remoto di tutto il mondo !