Lavorare da Remoto Come Independent Contractor: Un’Opportunità per i Nomadi Digitali

Lavorare da remoto come independent contractor per aziende “remote-friendly” è una modalità molto diffusa tra i Nomadi Digitali. Ecco che cos'è e quali sono i vantaggi - svantaggi di questa tipologia di contratto.

Giovanni Filippi: Mi piace vivere la montagna in ogni sua stagione, ma l'attività che mi riesce meglio è nuotare. Laureato in Ingegneria, ho vissuto in due uffici tecnici prima che la serendipità mi facesse scoprire la scrittura per il web e il movimento dei nomadi digitali. Così eccomi qua, a condividere la visione di una vita volta al continuo evolversi nella ricerca della felicità.

Pubblicato il: 6 Ottobre 2020 | Categoria:

Lavorare da remoto come independent contractor ti permette di avere un rapporto con il cliente a metà tra il freelance e il dipendente.

Penso sia molto interessante per te che preferisci avere una certa sicurezza nel rapporto con il cliente, ma sempre mantenendo la tua indipendenza. Come tipologia di lavoro da remoto infatti, ti consente di vivere secondo lo stile di vita da nomade digitale.

Al momento è una formula molto più diffusa all’estero che in Italia, ne consegue che la legislazione italiana non è ben chiara a riguardo. Ma siccome volenti o no anche nel nostro Paese si inizia a parlare di lavoro da remoto, ho raccolto qui le informazioni che ti possono aiutare a capire chi è l’independent contractor e cosa devi sapere per lavorare come independent contractor.

Può essere che tu ti sia affacciato al mondo del lavoro da remoto solo negli ultimi mesi o che la vita da freelance ti abbia stancato, sempre alla ricerca di nuove commesse.

Ho una buona notizia per te: l’ultimo periodo ha reso consapevoli molti proprietari di piccole imprese che affidare alcuni dei loro servizi al supporto di persone che lavorano da remoto è ben più di una possibilità e così il mercato può evolversi.

Da una parte aziende che assumendo professionisti da remoto risparmiano sui costi fissi dei dipendenti, dagli spazi negli uffici alla formazione degli stessi.

Dall’altra un numero sempre maggiore di persone che ambiscono a difendere la propria indipendenza, che vogliono scegliere dove e come lavorare in serenità per raggiungere gli obiettivi fissati.

È la nascita di rapporti win-win per tutti e la diffusione di rapporti di lavoro da remoto che permettono alle persone di concentrarsi sul loro benessere, portando una svolta economico-sociale che può solo fare bene al nostro Paese.

Ok, basta con i facili entusiasmi, passiamo al concreto. Dicevo, independent contractor. Ricorda di aggiungere ‘independent’ altrimenti Google ti indirizza a pagine di compagnie militari private, che non è proprio quello che stai cercando!

Chi è l’indipendent contractor?

L’independent contractor è un dipendente temporaneo che può lavorare da remoto per più clienti allo stesso tempo. Come libero professionista collabora con il cliente su progetti più ampi e per un tempo più lungo rispetto al freelance.

Per questo ti dico che l’independent contractor è la via di mezzo tra il freelance e il dipendente, con alcuni aspetti dell’uno e alcuni dell’altro. Per farti capire meglio di seguito trovi le differenze tra questi tre status lavorativi.

Per prima cosa le definizioni.

Chi è il dipendente?

L’articolo 2094 del Codice Civile individua il dipendente, ovvero il “Prestatore di lavoro subordinato”, con questa definizione: è prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore.

Chi è il freelance?

Wikipedia recita: Freelance (dall’inglese freelance worker) è un termine della lingua inglese indicante un soggetto che opera come libero professionista per diverse società o organizzazioni, senza avere alcun rapporto di dipendenza con esse. Ha un significato generico, non essendo legato ad alcun settore specifico di attività. In Italia l’espressione freelance è assimilabile a quella, molto utilizzata dai mass media, di “popolo delle partite IVA”.


Qual è la Differenza tra Dipendente a Tempo Indeterminato e Independent Contractor

Vado ora ad analizzare i punti che differenziano l’attività da dipendente rispetto a quella di independent contractor.

Luogo di esercizio

Ammesso di voler confrontare il dipendente che lavora per un’azienda tradizionale, quindi situata in un edificio fisico nel quale recarsi, con un independent contractor, la prima grande differenza è il luogo di lavoro. Per i dipendenti di un’azienda “remote-friendly” o “remote-first” invece questa non è una novità.

Se l’azienda non è organizzata per permettere il lavoro da remoto infatti, è certo che il datore di lavoro detterà orari e abitudini del lavoro in ufficio.

Come contractor invece, sei a tutti gli effetti un libero professionista e di conseguenza non dipendi strettamente da queste logiche professionali.

A fronte della consegna di un determinato progetto nei tempi prestabiliti, potrai scegliere il luogo, le abitudini e l’orario nei quali svolgere la tua mansione.

Questo aspetto da solo potrebbe già avere un peso importante nella tua ricerca di maggiori libertà e indipendenza, ma ti consiglio di leggere anche gli altri, positivi o negativi che siano, prima di fare una scelta.

Tempo e tipo di contratto

Il dipendente ha un contratto a tempo indeterminato (part-time o full time). La possibilità di svolgere altre attività può essere vietata da contratto e in ogni caso non deve esserci concorrenza tra le due prestazioni.

Come contractor vieni assunto a tempo determinato, in base agli obiettivi che l’azienda deve raggiungere. Generalmente si tratta di contratti di collaborazione della durata di 3, 6 o 12 mesi dopodiché il contratto può essere rinnovato.

Attenzione durante la firma alle clausole di rescissione, sia da parte dell’azienda, che da parte tua: di solito si può risolvere il rapporto di lavoro da un giorno all’altro, ma potrebbero esserci delle penali. Più avanti trovi un paragrafo dedicato a questo.

Inoltre vengono fatturate le ore di lavoro effettive, quindi nulla ti vieta di poter svolgere liberamente attività per altri clienti.

Tasse e benefici

Al dipendente viene riconosciuto il netto dello stipendio, perché detrazioni e tasse sono gestite dal datore di lavoro. All’interno di queste si considerano anche i benefici classici del lavoratore dipendente.

L’independent contractor viene pagato con l’importo lordo, che solitamente è più alto del corrispettivo di un dipendente, perché sei tu il responsabile per il pagamento di imposte e tasse. Allo stesso tempo però non hai alcun beneficio, come ferie o mutua.

Attrezzatura e formazione

In quanto dipendente il tuo datore di lavoro richiede determinate abitudini, ma allo stesso tempo è colui che si occupa di formarti e di fornirti gli strumenti per svolgere il tuo lavoro.

Il prezzo da pagare dell’indipendenza da contractor è che sei tu il responsabile della tua crescita professionale e degli strumenti che utilizzi.

Ma questo puoi vederlo come un aspetto positivo, perché sei tu a essere libero di scegliere su che cosa formarti e con chi.


Qual è la Differenza tra Freelance e Independent Contractor?

Freelance e independent contractor hanno molti aspetti in comune e la linea di demarcazione tra le due figure è abbastanza labile, specialmente in un Paese come il nostro dove la legislazione non è così chiara a riguardo.

Entrambi infatti possono lavorare da remoto, su più progetti e con diversi clienti allo stesso tempo, con molta indipendenza dal punto di vista finanziario, professionale, formativo e tecnico.

Ecco i punti nei quali differiscono.

Tempo di collaborazione

La differenza sostanziale nel rapporto che freelance e independent contractor hanno con il cliente sta nella durata del contratto.

In estrema semplificazione si può dire che il freelance lavora per la consegna di uno specifico prodotto o servizio, che, sebbene sia spesso reiterato nel tempo, è possibile vedere come un contenuto a sé stante. Non è detto che il freelance venga messo al corrente della visione generale del progetto per il quale sta realizzando contenuti.

Come independent contractor sei temporaneamente assunto dall’azienda che richiede le tue competenze per realizzare un progetto sul quale ti mette al corrente della visione generale, inserendoti a tutti gli effetti all’interno del team.

Il periodo di collaborazione può essere di 3,6 o 12 mesi e può anche essere rinnovato.

Numero di progetti e di clienti

Salvo particolari accordi, entrambe le figure professionali possono lavorare per un numero di clienti indefinito, ma l’independent contractor è solito impegnarsi in progetti più grandi e dei quali ha una visione più ampia.

Solitamente i contractor hanno meno clienti, ma con commesse più strutturate.

Pensa ad esempio a un grafico freelance al quale viene richiesto un singolo logo, piuttosto che a un contractor al quale può essere richiesto di sviluppare tutta la linea grafica di un progetto. In questo caso ha senso per il cliente assumerti temporaneamente o fino a fine commessa.

Tariffe e pagamenti

Come freelance lavori e fatturi la singola consegna, per la quale ha stabilito un prezzo.

Come contractor puoi essere pagato su base oraria mensile o sul raggiungimento di determinati obiettivi.

In entrambi i casi non avrai diritto ai benefici come ferie o mutua, tienilo a mente quando ti accordi sulla tariffa! Dovrai gestire in autonomia il pagamento lordo che ti verrà corrisposto.


Perché Scegliere di Essere un Independent Contractor per Vivere e Lavorare da Nomade Digitale

Il neologismo “Nomade Digitale” non si riferisce a una specifica categoria professionale. Quando ti parlo di nomadismo digitale intendo un modus vivendi più che un modus operandi.

Ci sono tantissimi modi diversi di vivere e lavorare come Nomade Digitale e in generale per lavorare da remoto, l’independent contractor è semplicemente uno di questi.

Perché scegliere di essere un independent contractor per vivere la tua vita da Nomade Digitale? Perché puoi mantenere la tua indipendenza pur instaurando una collaborazione più strutturata con il cliente.

Se essere un freelance puro ti spaventa, perché pensi sia difficile dover cercare sempre nuovi clienti e non essere sicuro della durata della collaborazione con ognuno di essi, proporti come independent contractor può essere un’ottima alternativa.

Trovare un cliente che ti affidi un progetto più ampio ti permette di essere relativamente tranquillo per tutta la durata del contratto. Dico relativamente perché in ogni caso non sei un dipendente a tutti gli effetti ma, se da una parte non ti dà diritto ad alcun benefit, dall’altra potrai mantenere la tua indipendenza.

Indipendenza: un valore fondamentale se sei una persona che sta portando avanti un progetto di vita che ti permetta di essere libero di vivere e lavorare ovunque.


Cosa Sapere per Iniziare la Tua Carriera da Contractor?

Chiarite le caratteristiche della figura di independent contractor, quali sono le prime cose da sapere per iniziare la tua carriera da contractor?

Immagino che le prossime domande che mi vuoi fare saranno:

  • Come e dove si possono trovare offerte di lavoro, in Italia e all’estero, per independent contractor?
  • Cosa bisogna sapere prima di firmare un contratto da independent contractor?
  • Quali sono le tasse che deve pagare un independent contractor e come farlo?

Analizziamone una alla volta.

Dove trovare lavoro in Italia e all’estero come independent contractor
Il mercato anglosassone è quello nel quale potrai trovare più offerte, ma hai capito che si tratta di lavorare da remoto, quindi non è necessario andare fin là.

Puoi fare le ricerche del tuo impiego ideale sui cosiddetti marketplace, ovvero siti nei quali si incontrano le domande e le offerte di lavoro freelance. Molti di questi partono dal mettere in relazione un professionista con possibili clienti, e viceversa, per lo sviluppo di task specifici e ben definiti. Non è raro che si possano instaurare collaborazioni più strutturate, quindi nella forma di independent contractor.

In Italia le offerte di lavoro da remoto sono decisamente aumentate negli ultimi mesi. Tra queste non tutte avranno le reali caratteristiche di un lavoro 100% da remoto, ma se tu avrai la forza di far valere le tue qualità e la tua voglia di indipendenza, non vedo perché non dovresti riuscire a trovare la tua professione ideale.

La possibilità di lavorare ovunque ti permette di ricercare offerte di lavoro situate ovunque, è questo il bello!

Se quindi conosci bene l’inglese puoi tranquillamente proporti sul mercato internazionale che offre sicuramente molte più opportunità per questa tipologia di contratti professionali. In questo articolo ad esempio trovi un elenco di 10 siti per trovare offerte e opportunità di lavoro da remoto.

Ci sono anche altre piattaforme dove puoi proporti e trovare diverse offerte, eccone alcune:

Ma ce ne sono tante altre, e alcune sono specifiche per determinate categorie professionali


Cosa Devi Sapere Prima di Firmare Un Contratto da Independent Contractor?

Per prima cosa, come independent contractor solitamente ti troverai a contrattare collaborazioni con aziende, più o meno grandi, italiane o estere.

Questo, è palese, ti pone subito in una posizione di svantaggio, sia numerico che potenzialmente burocratico.

Il contratto con una controparte straniera potrebbe benissimo essere soggetto alla legge italiana ma essere, allo stesso tempo, sottoposto alla giurisdizione di un altro Paese.

Seconda cosa, per un rapporto più diretto e veloce spesso capita di passare dalle mail alle videochiamate, alle applicazioni di messaggistica, con accordi presi al volo e a voce.

La Dott.sa Frida Del Din, avvocato digitale, nel suo articolo “Cosa devi verificare prima di formare un contratto di lavoro da remoto” (che ti consiglio di leggere bene!), ci dice che alcune tipologie di contratto non richiedono l’obbligo della forma scritta. Ma lei ci invita a insistere, investendo un po’ di tempo e fatica all’inizio, per risparmiare sui fastidi successivi.

La tua posizione da independent contractor ti permetterà di collaborare con l’azienda per un certo tempo, meglio tutelarsi fin da subito dal punto di vista legale.

Nei rapporti di lavoro da remoto è facile che nascano incomprensioni sugli obiettivi che portano ai pagamenti, quando questi avvengono, cosa il committente si aspetta e cosa tu puoi dargli e tante altre spinose questioni. Eventualmente anche la fine del rapporto di collaborazione.

Con un contratto dettagliato sugli accordi e le competenze di ognuno, revisionato da un consulente legale, il rapporto sarà più soddisfacente ed efficace per tutti.

Viste le numerose possibili difficoltà burocratiche, in caso di dubbi il mio consiglio è quello di affidarti a uno specialista per una consulenza sul contratto che stai andando a firmare, e che allo stesso tempo ti possa tutelare durante il periodo di collaborazione con il cliente.


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Inoltre aggiungo un’altra cosa della quale mi sono reso conto cercando informazioni online.

La figura da independent contractor rappresenta anche un bel vantaggio per il datore di lavoro, che può risparmiare su determinati costi.

Questo porta le aziende, a quanto pare molto spesso negli USA, a inquadrare alcune persone come independent contractor, ma poi gestirle come dipendenti a tutti gli effetti. Quindi imponendo abitudini lavorative che limitano molto l’indipendenza che caratterizza l’independent contractor, quindi anche qui, fai molta attenzione a cosa viene stabilito a contratto.

Per farti capire, l’Agenzia di Riscossione Tributi americana (Internal Revenue Service) riconosce una persona come independent contractor “se il datore di lavoro può intervenire, determinando e controllando, solo il risultato del lavoro, e non come questo viene fatto”. (fonte IRS)


Quali Sono le Tasse che Devi Pagare da Independent Contractor e Come Devi Farlo?

Prima o poi doveva arrivare anche l’aspetto fiscale, che per i professionisti liberi di vivere e lavorare ovunque è sempre la parte più critica.

La Dott.sa Angela Amato, commercialista, nel suo articolo “La guida fiscale per il Nomade Digitale” lo spiega bene, di seguito ti riporto le informazioni più importanti.

Ti ho già detto che l’independent contractor è una figura che in Italia non ha una specifica corrispondenza, per ora almeno, mentre all’estero è una tipologia di lavoro largamente utilizzata.

Quindi in ambito fiscale, tale contratto subirà l’imposizione in vigore nel Paese in cui ha sede la Società per cui si lavora. In seguito, sarà l’independent contractor che dovrà autonomamente definire la personale posizione fiscale con il Paese in cui vive.

Questo non significa che il reddito estero verrà tassato due volte, perché esistono per fortuna convenzioni contro la doppia imposizione fiscale.

Ma dipende da dove tu vivi e hai la tua residenza anagrafica.

Per darti un’idea di come può funzionare l’imposizione dei redditi prodotti all’estero per un independent contractor, Angela usa degli esempi:

  • Sei Italiano iscritto all’AIRE e ti sei trasferito a vivere negli USA (esempio): verserai le tue imposte negli Stati Uniti.
  • Sei Italiano e ti sei trasferito a vivere alle Canarie (esempio): si applica la convenzione esistente tra Spagna e Italia.
  • Sei Italiano e vivi nel bel Paese: la tassazione è italiana.

Si tratta di una semplificazione massima di quello che può avvenire, chiaramente non è esaustiva.
Per evitare di incorrere in problemi con il Fisco, il mio consiglio è quello di rivolgersi direttamente a Angela Amato per una consulenza nella quale analizzare accuratamente la tua condizione.


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Quindi, ok trovarti il lavoro, ok sapere cosa fare prima di firmare un contratto, ma prenditi anche il tempo di approfondire l’aspetto fiscale delle tue future collaborazioni.

Una consulenza preliminare con un commercialista esperto in questo settore è di vitale importanza per riuscire a inquadrarti correttamente dal punto di vista fiscale e previdenziale fin da subito. Questo ti permetterà di concentrarti serenamente sul tuo lavoro.

Ecco una bella panoramica su chi è l’independent contractor e la caratteristiche del suo contratto di lavoro da remoto, che ne pensi? Ti interessa o magari hai già avuto modo di provare l’esperienza da independent contractor e me lo vuoi raccontare? Leggerò con interesse! 🙂




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