Smart Working: la Normativa Contrattuale del Lavoro Agile in Italia

In questo articolo ti spiego la disciplina che regolamenta la nuova modalità di lavoro agile: quali sono i termini contrattuali da applicare allo smart working? la paga oraria è differente? come avviene il controllo del datore di lavoro? avrai una tua assicurazione sugli infortuni?

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Pubblicato il: 2 Aprile 2019 | Categoria:

Il nostro Paese definisce lo “Smart Working” come una nuova modalità di esecuzione (da remoto) del rapporto di lavoro subordinato.

L’approccio mondiale ne include una definizione molto più ampia, in cui si presuppone un cambiamento culturale ed organizzativo del lavoro all’interno delle aziende, svolto come freelancer o da dipendente o da imprenditore.

La tecnologia si pone come strumento, il comfort della persona e il suo habitat come obiettivi principali.

Lo smart working infatti, non è soltanto una nuova modalità di esecuzione del lavoro subordinato, ma è lo stravolgimento della classica relazione tra lavoratore, luogo di lavoro, tecnologia e filosofia manageriale. Un approccio completamente diverso al modo di lavorare e di collaborare all’interno di un’organizzazione

Purtroppo da noi la normativa parla solo di organizzazione del lavoro dipendente, tralasciando tutte le sfaccettature che si sono create nel mondo del lavoro freelancer e imprenditoriale.

La motivazione è solo una: nel nostro codice c’è già la definizione di Lavoro autonomo-professionale e lavoro imprenditoriale.

Le modalità di svolgimento di lavoro di questi ultimi e le particolari relazioni che possono nascere con le organizzazioni aziendali ne sono una conseguenza.


Cosa si Intende Quando si Parla di Smart Working

Lo Smart Working o Lavoro Agile è stato introdotto in Italia con la L. n.81/2017. Rappresenta una differente modalità di esecuzione del lavoro da dipendente che volge a favorire la flessibilità nei tempi e nello spazio della prestazione lavorativa. La forma contrattuale rimane immutata ma la stessa viene resa innovativa tramite una diversa modalità di esecuzione del lavoro.

Con il Lavoro Agile il concetto di luogo o posto fisico di lavoro perde la sua centralità per dare spazio al Lavoratore in quanto soggetto, capace di adempiere agli obiettivi prefissati tramite l’auto organizzazione.

Non vi è dubbio che lavorare in una modalità “flessibile”, oltre a regalare alle aziende una visione diversa del lavoro, consente di ottenere un miglior bilanciamento tra la qualità di vita e la produttività del lavoratore.


Lavoro Agile nel Settore Pubblico

La Pubblica Amministrazione ha potuto applicare il Lavoro Agile con la Legge 124/2015. Il suo fine normativo è quello di dotare la PA di un nuovo modo di concepire lo spazio ed il tempo della prestazione lavorativa ed anche di tutelare le cure parentali.

Il “Telelavoro”, già dal 2015, ha permesso ai dipendenti della PA un miglioramento del proprio stile di vita-lavoro, unito anche ad un progresso nella produttività ed efficienza del singolo individuo, senza alcun aggravio di nuovi oneri per la finanza pubblica.


Lo Smart Working e Cultura Aziendale: Il Cambiamento da Intraprendere

L’epoca che stiamo percorrendo è decisamente da definire come la quarta rivoluzione industriale (Industry 4.0). Le evoluzioni nelle modalità di lavorare, per Freelancer ed anche per i Dipendenti, sta contribuendo a superare definitivamente l’idea fordista del lavoro, apportando innovazione nell’organizzazione e nelle tecnologie impiegate per l’esecuzione della prestazione lavorativa.

Per l’accoglimento del Cambiamento in atto, di fondamentale importanza sarà l’evoluzione legata alla cultura aziendale, alle modalità di management oltre che degli ambienti di lavoro. Tale processo coinvolge tutte le Risorse Umane impiegate in azienda, dal Top Manager fino ad arrivare al collaboratore occasionale.

Il cambiamento in atto ha modificato radicalmente anche l’idea classica del “posto di lavoro per tutta la vita” e di “unico luogo di lavoro e orario fisso”.

In cosa consiste il cambiamento da attuare:

  • Bricks -ridefinizione degli spazi di lavoro che non coincidono più con l’ufficio o lo stabilimento produttivo del datore di lavoro;
  • Behaviours – modifica degli stili di lavoro e policy organizzative, cultura del top management
  • Bits – sfruttamento delle potenzialità delle tecnologie digitali per il creare uno spazio virtuale di lavoro.


Quali Sono i Termini Contrattuali da Applicare allo Smart Working?

Se si decide di utilizzare la modalità del Lavoro Agile, sarà indispensabile definire per iscritto un accordo tra le parti. Il contratto dovrà:

  • Disciplinare come svolgere la prestazione lavorativa al di fuori dei locali aziendali.
  • Definire il luogo in cui il lavoratore svolgerà la sua prestazione.
  • Riportare espressamente la durata (tempo determinato o indeterminato), le attrezzature di lavoro che il datore metterà a disposizione, le ipotesi per la connessione internet.
  • Regolare le modalità di recesso dal contratto da entrambe le parti.
  • Stabilire il termine del preavviso, a riservatezza e la privacy.
  • Specificare il principio di invariabilità della retribuzione.

  • Smart Working e Orari di Lavoro

    Lo smart working prevede una nuova modalità di interazione del dipendente con il luogo in cui si svolge la prestazione lavorativa. Nulla è cambiato rispetto alla disciplina che regola la durata massima giornaliera e settimanale del contratto di lavoro. Difatti, sarà fondamentale stabilire espressamente i tempi di riposo del dipendente ma anche le misure organizzative e tecniche che assicurino il suo diritto alla disconnessione e a non rispondere a mail o telefonate.

    Il Lavoro Agile deve garantire anche il diritto all’apprendimento permanente e alla certificazione periodica delle competenze.

    Novità sul Lavoro Agile nella Legge di Stabilità 2019

    La Legge di Bilancio 2019 prevede delle novità nell’implementazione dello Smart Working verso categorie specifiche di Lavoratori.

    La normativa obbliga il datore di lavoro che stipula accordi per l’esecuzione della prestazione di lavoro in modalità agile a dare priorità alle richieste manifestate dalle lavoratrici nei 3 anni successivi alla conclusione del periodo di congedo obbligatorio di maternità, oppure a quelle avanzate da lavoratori con figli in condizioni di disabilità.


    Gli Svantaggi dello Smart Working

    Ti ho parlato dei vantaggi che lo Smart Working porta nella gestione della prestazione lavorativa e sul miglioramento dello stile di vita. È corretto parlare anche dei “contro” di questa trasformazione lavorativa.

    Gli Svantaggi del lavoratore:

    • Difficoltà nella creazione di un team di lavoro in grado di collaborare ed integrarsi.
    • Riduzione nel coinvolgimento diretto alle problematiche di vita quotidiana nel luogo di lavoro.
    • Minore visibilità e quindi possibilità di carriera.
    • Isolamento del lavoratore “agile” che potrebbe indurre a situazioni di disagio.
    • Minor coinvolgimento nell’attività di apprendimento.

    Gli Svantaggi del datore di lavoro:

    • Minore controllo sul lavoratore.
    • Necessità di monitorare l’attività svolta dal lavoratore“agile” (telefonate effettuate, gestione delle e-mail).
    • Indispensabile la creazione di una stazione atta a consentire lo svolgimentodell’attività da remoto.


    Smart Working e La Tutela della Privacy

    La nascita di nuove tecnologie implica inevitabilmente una maggiore attenzione da parte del datore di lavoro alla tutela dei dati sensibili.

    Nello smart working, il rapporto di lavoro è di tipo subordinato anche se innovativo ed atipico, e devono essere salvaguardate le norme a tutela della privacy con riferimento al lavoratore ed ai dati trattati dallo stesso nell’ambito dello svolgimento della prestazione lavorativa.

    Particolare attenzione bisogna prestare alle modalità di controllo del Lavoratore da remoto(videosorveglianza, geolocalizzazione, monitoraggio presenze) da parte del datore, sempre evitando di eccedere e sconfinare nella sfera strettamente privata e senza limitare la libera organizzazione dello smart worker.

    Altrettanto importante è l’attenzione da prestare sui rischi del trattamento inadeguato dei dati e delle informazioni aziendali da parte dello Smart Worker. In tale caso il Datore di Lavoro dovrà formare opportunamentei lavoratori agilie educarli sulla responsabilità della custodia degli strumenti utilizzati e della riservatezza dei dati trattati.


    Il Lavoro Agile Prevede Una Tutela Contro gli Infortuni sul Lavoro?

    Lo svolgimento della prestazione di lavoro in modalità agile non fa però venir meno i presupposti oggettivi e soggettivi che determinano l’obbligo assicurativo contro gli infortuni e le malattie professionali (art. 23 L. 81/2017).

    La garanzia assicurativa è estesa anche se il Lavoratore si procura un infortunio in itinere cioè recandosi al lavoro. Il lavoratore agile è tutelato pergli infortuni occorsi mentre presta attività lavorativa anche fuori dall’azienda se, ovviamente, causati da un rischio connesso alla prestazione svolta.

    Oltre che dalle disposizioni in tema di assicurazione obbligatoria, la modalità di lavoro agile è disciplinata anche dalD.Lgs. 81/2008 in tema di salute e sicurezza sul lavoro. In base a tale normativa il datore di lavoro, annualmente, deve consegnare al lavoratore agile e al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza un’informativa scritta nella quale sono indicati i rischi generali e i rischi specifici connessi alla prestazione, nonché un’informazione sulle attrezzature e apparecchi forniti.


    Considerazioni Finali

    Le considerazioni finali sul tema trattato possono solo proiettarci in un’evoluzione positiva delle modalità di svolgimento del lavoro da dipendente, privato o pubblico. Alcuni studi condotti sullo Smart working dimostrano che la produttività del singolo si incrementa anche del 20%, grazie alla miglior realizzazione personale del lavoratore, che può conciliare in autonomia gli obiettivi di lavoro e vita privata. Senza trascurare la riduzione dei costi che l’azienda sostiene gestendo diversamente gli spazi di lavoro (consumi utenze, affitti spazi di lavoro pulizia ecc).

    Migliore pianificazione delle giornate lavorative, maggiore concentrazione e minore necessità di abbandonare il posto di lavoro rendono lo smart working un modello organizzativo moderno ed efficiente.


    Immagine di anteprima: Photo Credit: Shutterstock.com


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