Come Crearsi Una Carriera Portatile: Indicazioni e Suggerimenti Pratici

Ecco alcune cose importanti da considerare per riuscire a crearsi una carriera portatile e realizzare il sogno di poter vivere e lavorare ovunque.

Claudia Landini: Vivo all’estero da 30 anni, ho lasciato un po’ di cuore in Africa, in America Latina, a Gerusalemme e molto poco a Giacarta. Ora vivo e lavoro da Ginevra come coach e formatrice interculturale. Adoro scoprire nuovi paesi, culture sconosciute e comunicare con chi vuole ampliare la sua esperienza di vita. Il mio progetto più riuscito: due splendidi figli cittadini del mondo.

Pubblicato il: 25 Novembre 2014 | Categoria:

Intorno al desiderio ormai diffuso di crearsi qualche lavoro da svolgere online, in modo da potersi muovere liberamente, ruotano considerazioni e valutazioni di ogni genere, spesso antitetiche tra loro.

Tra i due estremi, c’è chi dimostra di esserci riuscito, affermando che vivere lavorando online è possibile e raccontandolo con la propria esperienza personale e chi considera i nomadi digitali, o aspiranti tali, dei “sognatori”, affermando che quando si ha una famiglia da mantenere è impossibile pensare di affidarsi in toto a un’attività sul Web e, quelli che ci sono riusciti, sono più che altro la dimostrazione che la fortuna esiste.

In mezzo, tutta una serie di affermazioni, convinzioni ma anche dubbi e incertezze: un dibattito che rischia di generare luoghi comuni che alla fine possono diventare dannosi e distorcere il senso della realtà.

Sono una coach che da anni lavora con persone che si sono trasferite all’estero per una serie di motivi tra i più svariati e credo di poterti dare qualche “punto fermo”, condividendo alcune considerazioni concrete rispetto al lavoro online e alla vita nomade.


# Desiderio di Fuga o Scelta Consapevole ?

Tutte le persone che si rivolgono a me perché sanno che lavoro online e vorrebbero fare lo stesso, mi dicono che il loro desiderio viene dal volersi rendere autonome e creare un lavoro che non sia più legato a un posto fisso e ad un luogo specifico.

Questo desiderio di rendersi indipendenti può essere legato a tanti tipi di esigenze: c’è chi vuole lavorare in modo autonomo e indipendente per poter viaggiare, chi desidera essere libero di trasferirsi per lunghi o brevi periodi in altri Paesi, chi desidera espatriare per seguire i propri affetti, chi vuole semplicemente essere libero di poter lavorare ovunque, fosse anche dal giardino di casa.

Ultimamente si assiste anche a un crescente desiderio di lasciare l’Italia, per l’indubbio carico di difficoltà e frustrazioni che viverci attualmente comporta. Questo inevitabilmente alimenta una vera e propria voglia di fuga: voglia di mollare tutto, di fuggire all’estero quasi non importa dove, di staccare con la fatica quotidiana.

Ciò è legittimo, ma ci sono però tante, troppe persone che si attaccano all’idea “dell’andar via” senza sapere davvero cosa questo comporti.

Molto spesso infatti la sensazione di disagio per una condizione lavorativa che non c’è o non ci soddisfa, la routine quotidiana, situazioni personali, ambientali e sociali non soddisfacenti superano i limiti di sopportazione e fanno scattare una reazione che spesso si canalizza in un generico desiderio di fuga e non in una scelta consapevole e pianificata.

Non voglio certo sminuire il senso dell’avventura di nessuno, né tanto meno affermare che vivere all’estero è un sacrificio; tuttavia ho spesso la sensazione che dietro al progetto “andar via” non ci sia molto senso della realtà e di quello che è necessario pianificare per riuscirci.

La realtà è che vivere altrove è bello e arricchente se si riesce a organizzare la nostra vita e il nostro lavoro in modo che questi siano dignitosi e soddisfacenti.


# No Pianificazione, No Party..!

Senza una pianificazione attenta e per obiettivi progressivi, questo non è sempre scontato, soprattutto se si parte senza avere una solida attività online e un minimo di ‘paracadute’ economico per affrontare i primi momenti e le prime esigenze all’estero o in viaggio.

Viaggiare per lunghi periodi comporta aspetti pratici da non sottovalutare, come organizzare gli spostamenti, trovare alloggi e contatti in loco, dotarsi di un’organizzazione e di un’attrezzatura per lavorare mentre ci si sposta.

Così come stabilirsi per un lasso di tempo più o meno lungo in un Paese, magari con la famiglia, implica ad esempio trovare una sistemazione, l’assistenza medica, se si hanno figli iscriverli a una nuova scuola (con tutti i costi che ciò comporta), più tutta una serie di spese annesse e connesse che vanno comunque affrontate e messe in conto.

Per questo è indispensabile spostarsi con un lavoro online ben avviato, che ci assicuri entrate fisse, non alte, ma comunque adeguate alle nostre specifiche esigenze ; se la ‘carriera online’ non è solida, lo scenario che si prospetta dopo la partenza potrebbe essere davvero complicato.


# Il Mix tra Lavoro Online e Offline Può Risultare l’Arma Vincente

E’ inutile ripetere che il Web ha avuto un’esplosione impressionante negli ultimi anni, e sappiamo benissimo come ormai si possa fare tutto online, compreso vendere servizi e incassare introiti. Ma proprio perché la Rete è ormai un luogo super inflazionato, per guadagnare in modo da mantenersi bisogna costruirsi un’alternativa professionale online che davvero risponda ai bisogni reali e diffusi del pubblico a cui si rivolge.

La mia esperienza mi fa dire che è necessario iniziare con un minimo di capitale economico, non tanto per avviare un’attività online, che non necessita grandi investimenti, ma piuttosto per far fronte al periodo cuscinetto che decorre dal momento in cui l’iniziativa viene lanciata.

Da quel che ho visto nei Paesi in cui ho vissuto, una carriera esclusivamente online agli inizi raramente è sufficiente per garantire un buon livello di vita o dare la possibilità di lasciare il lavoro attuale e partire.

Se però si hanno capitale e contatti, in breve una carriera online può diventare una parte sostanziosa, e magari anche preponderante, degli introiti personali.

Naturalmente ci vuole tempo – tempo perché il business prenda il via, perché le spese investite siano recuperate, perché arrivino le prime entrate, perché si trovino modi di continuare l’attività online mantenendo un livello d’introiti adeguato.

Come fare se nel frattempo hai una famiglia da mantenere? Ecco perché sono convinta (e l’ho visto più e più volte intorno a me) che poter offrire le proprie competenze anche offline, può in determinati momenti sopperire alla possibile stagnazione di un’attività nel Web, e quindi imparare come farlo efficacemente e costruirsi fin da subito una rete di contatti solida può diventare molto utile prima di qualsiasi partenza o trasferimento.

L’idea del mollare tutto e partire senza solide basi e senza pianificare attentamente cosa faremo, è davvero un rischio.

Nelle esperienze di espatrio che ho trattato, una possibile alternativa è stata costruirsi una carriera portatile, che si può esercitare sia on che offline. Ormai diventa facile dare alla propria professione l’aspetto che le manca.

Un coach può fare tutte le sessioni che vuole online tramite Skype, ma se riesce a crearsi un giro di clienti fisico nel Paese in cui vuole trasferirsi o risidede per un periodo più o meno lungo, ne trarrà giovamento dal punto di vista della crescita professionale e i suoi introiti aumenteranno considerevolmente.

Un professore di lingue che insegna in una scuola del suo Paese e dà lezioni private a casa sua, con un buon giro di contatti in Rete può lanciare un business d’insegnamento online. Un grafico che lavora in remoto con una serie di clienti consolidati, può magari trovare un lavoro part-time presso qualche impresa locale.

Una cuoca che lavora presso un ristorante della sua città d’accoglienza, può provare a dare corsi di cucina online o a gestire un blog culinario di successo. E così via.

Nei miei corsi per costruire una carriera portatile io incoraggio sempre i miei partecipanti in due direzioni: mantenere o cercare un lavoro fisso in loco che permetta di coprire le spese mentre si lavora attivamente per crearsi una professione online, e cercare sempre, per qualsiasi carriera, di creare i due aspetti: on e offline.

E’ uno sforzo su cui, secondo me, vale la pena di concentrarsi, e con i moderni mezzi diventa davvero facile dar sfogo alla creatività.

Tu hai mai pensato a come poter sfruttare le tue competenze professionali per crearti una carriera portatile si online che offline? Se hai dei dubbi o delle domande, non esitare a lasciare qui sotto i tuoi commenti, io ti risponderò nel più breve tempo possibile.


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