Costruirsi Una Carriera Portatile: Consigli Utili

Se vuoi costruirti una carriera portatile creata su misura per te, ecco alcuni consigli che possono aiutarti a far chiarezza e a prendere le giuste decisioni.

Claudia Landini: Vivo all’estero da 30 anni, ho lasciato un po’ di cuore in Africa, in America Latina, a Gerusalemme e molto poco a Giacarta. Ora vivo e lavoro da Ginevra come coach e formatrice interculturale. Adoro scoprire nuovi paesi, culture sconosciute e comunicare con chi vuole ampliare la sua esperienza di vita. Il mio progetto più riuscito: due splendidi figli cittadini del mondo.

Pubblicato il: 25 Marzo 2014 | Categoria:

In questi tempi di profondi cambiamenti sociali e di stile di vita, l’esigenza di espatriare o crearsi un’alternativa al modello stanziale di vita e di lavoro è sempre più forte.

Come fare a scegliere un lavoro mobile o a valorizzare le esperienze all’estero senza essere costretti a rinunciare alla propria identità professionale?

Tutti sognano una “carriera portatile”, tutti vorrebbero averne una, ma poche persone hanno davvero chiare le implicazioni che sono dietro a questa definizione.

claudia

Con questo post vorrei condividere con te alcune cose che ho imparato per quanto riguarda le carriere trasportabili e, alcuni elementi, che possono aiutarti a far chiarezza sui tuoi intenti per prendere le giuste decisioni in merito al tuo obiettivo.

Parlo di obiettivo perché spesso il primo ostacolo è proprio lì, capire esattamente cosa vuoi fare e il motivo perché vuoi crearti una carriera portatile.

# La Domanda Più Importante che Devi Porti: Perché Vuoi Crearti Una Carriera Portatile?

  • Il tipo di lavoro che intendi intraprendere deve servire a mantenerti mentre cambi regolarmente Paese, oppure in vista di un trasferimento una tantum più o meno definitivo?
  • Se ti trasferisci, intendi farlo con la tua famiglia al seguito, o vuoi costruire un progetto d’espatrio o di vita nomade che ti veda come unico protagonista?
  • E ancora: nella tua vita mobile, sei tu la sola fonte d’introito (e la sola persona a cui provvedere) o dividi le economie con un partner, un amico, un parente?

Tutte queste sono cose che fanno una grandissima differenza e metterei l’accento in particolare sul discorso degli introiti.

Una carriera portatile (più avanti tenterò di chiarire meglio il concetto) è soggetta a scossoni, cambiamenti e pause più o meno lunghe, che influiscono sul flusso delle entrate.

Questo è il motivo per cui in generale chi si crea una carriera portatile lo fa sapendo che può contare sull’appoggio di un altro stipendio. Guardando al caso estremo, ad esempio se devi mantenere due o tre figli all’estero, con tutto quello che ciò comporta, difficilmente riuscirai a farlo con una carriera che metti di volta in volta in valigia e tiri fuori nel nuovo Paese in cui ti trasferisci. A meno che non sussista una di queste condizioni:

  • 1) che la tua carriera si svolga con successo esclusivamente online (sia cioè slegata da qualsiasi contesto locale)
  • 2) che tu abbia già una carriera avviata e che i tuoi spostamenti siano dettati da essa.

Il caso della carriera di successo che si svolge esclusivamente online presuppone una buona pianificazione e un’idea solida di servizio o prodotto da poter vendere o proporre esclusivamente online; per raggiungerla dovrai costruirti o avere di base delle competenze da spendere online o una professionalità definita, una reputazione e un nome ben consolidato nel tuo campo, che si costruiscono un passo per volta nel tempo, dandoti la possibilità di di crearti un giro di clienti affezionati che non ti abbandonano anche se decidi di spostare sul Web il tuo lavoro e di cambiare Paese.

Per la mia esperienza personale consiglio sempre ai partecipanti ai miei corsi di partire con un’idea di carriera trasportabile che si svolga per metà online e per metà in presenza. Secondo me è una strada che dà nell’immediato maggiori possibilità di successo. Più avanti ti spiego perché.

Ci sono invece carriere che puoi “esportare” o che magari nascono in Italia e ti offrono poi la possibilità di spostarti al di fuori dei tuoi confini. Penso ad esempio a tutte le figure che lavorano in ambito imprenditoriale con aziende che hanno più sedi nel mondo, o anche agli avvocati di studi legali multinazionali.

Altro esempio può essere quello del cooperante (figura però un po’ stagnante nel panorama attuale), che comincia il suo lavoro in sede, e parte nel momento in cui si presenta un’occasione all’estero con la propria organizzazione.

Da quanto ho visto questa è la via più facile: si tratta di carriere generalmente ben remunerate (alcune aziende hanno pacchetti famiglia molto interessanti) e sulle quali si può costruire un percorso coerente e ben disegnato.

Se invece ti orienti verso un tipo di carriera freelance, in cui sei tu il gestore del tuo tempo e dei tuoi ritmi, e che puoi esercitare potenzialmente in tutto il mondo, questi sono i miei consigli (ripeto, sono consigli molto generali e che possono applicarsi a una situazione e magari non a un’altra):

# Alcuni Consigli per Crearti Una Carriera Portatile da Libero Professionista


  • Metti in conto un periodo di tempo sufficientemente lungo per cominciare a preparare il tuo progetto. Se hai l’ansia di lanciare rapidamente un’attività freelance, la cosa più probabile è che farai un buco nell’acqua. Un’attività freelance infatti, trova una solidissima base nel passaparola, e il passaparola è qualcosa che si costruisce nel tempo, a volte (a seconda della tua sfera professionale) in un lasso di tempo lungo.


  • Le carriere portatili di maggior successo sono quelle che si basano su una rete di contatti ben sviluppata, sana e vivace. Per “far rete” ci sono delle regole da seguire e soprattutto ci vuole qualche tempo prima di poter sfruttare la Rete che ci si è creati e che si è nutrita con costanza.

  • Lavora sulla tua unicità. Chi comprerà i tuoi prodotti o servizi, lo farà perché trova in te qualcosa che non trova altrove. Più specifica è la tua immagine professionale, più probabilità hai di avere successo e costruirti un’attività sufficientemente remunerata. Se sei insegnante, cerca dei metodi o delle idee di insegnamento poco sfruttate, se sei traduttore studia quali sono le nicchie ancora scoperte, se sei guida turistica, inventati dei tour particolari. Più sei unico, più sei interessante.


  • Lavora sulla diffusione della tua immagine/servizi. Internet è un mezzo potentissimo per farsi conoscere, non soltanto nella giungla che rappresenta, ma anche quando si hanno contatti diretti e bisogna appoggiarsi a un supporto per spiegare cosa si fa.

    Vale la pena di investire in un sito web ben fatto, chiaro e accattivante, che ti dia la possibilità di incanalare i potenziali clienti verso un luogo dove possono conoscerti un pochino, capire bene cosa offri e come eserciti, e possibilmente anche quale sarà la spesa in cui incorreranno se decideranno di ingaggiarti.

    E’ anche importante scegliere che tipo di social network vuoi utilizzare per promuoverti. Linkedin è il più indicato per i professionisti di ogni genere, ma non basta creare un profilo e lasciarlo lì; bisogna interagire con gruppi mirati, dare le proprie opinioni, condividere le proprie esperienze: solo in questo modo la gente si accorgerà di te e pian piano diventerai “famigliare” in circoli sempre più allargati.

    Quando arriverà il momento in cui qualcuno avrà bisogno della tua figura o dei tuoi servizi, si rivolgerà più volentieri a qualcuno di cui ha già letto e con cui ha già familiarità.

    Se possibile, è anche importante avere un blog che sia ben equilibrato tra la tua figura professionale e la tua vita privata. Non è necessario scrivere cose intime, ma condividere qualcosa di te, delle tue esperienze quotidiane e dei tuoi sentimenti contribuisce a creare quel sentimento di familiarità che può far pesare la bilancia dalla tua parte nel momento in cui un cliente deve sceglierti.

    Se decidi di aprire un blog, però, devi portarlo avanti: non c’è niente di peggio di un blog non aggiornato, non seguito o con post disparati. Cerca di scrivere regolarmente, in maniera approfondita e con contenuti di qualità


  • Trova alleati. Una carriera portatile freelance può essere molto solitaria e questa sensazione di isolamento potrebbe toglierti lo slancio e la motivazione necessario a portare avanti le cose con energia.

    Per alleati intendo persone che si muovono nel tuo stesso campo professionale, o che hanno comunque interesse a stare in contatto con te, e con le quali puoi costruire piccoli progetti, avviare collaborazioni, scambiare “visibilità” sui rispettivi siti, blog, iniziative e così via.


  • Se hai già in mente in che Paese ti vuoi trasferire, o quando stai per affrontare un cambio di destinazione, informati bene sulle regole del mercato locale e cerca di capire che tipo di accoglienza potrebbero avere i tuoi servizi.

    Potrebbe rendersi necessario cambiare la tua proposta per adattarla al mercato locale; cerca di capire quali sono i bisogni più pressanti della popolazione in loco, e in che modo sono coperti – forse troverai una richiesta che proprio tu potresti soddisfare.


  • Non smettere mai di investire nella tua formazione. Le cose corrono velocissime di questi tempi, e le proposte – ma in generale anche le capacità, i metodi lavorativi, le nuove tendenze – sono sempre più numerose e variegate. Se puoi, investi nel partecipare a corsi, conferenze, seminari.


  • Cerca di trovare un buon equilibrio tra attività online e attività in presenza. Questo ti permetterà di limitare le pause lavorative a cui una carriera portatile è per forza di cose sottoposta.

    Quando cambi Paese e ancora non hai sviluppato la tua rete di contatti locali, esercitare online può aiutarti a mantenere una continuità nel tuo lavoro. E’ importante però investire del tempo nel promuoverti sul mercato locale: la tua presenza rende molto più semplice venderti, perché le persone comprano più volentieri da chi hanno incontrato fisicamente.

    Allo scopo di mantenere un equilibrio tra attività online e in presenza, è importante stabilire (e tornare a farlo a più riprese) tutte le sfaccettature che la tua attività può assumere. Se ad esempio sei nutrizionista, oltre a consulenze personalizzate puoi dare corsi, seminari, scrivere libri, alimentare un blog, organizzare feste e festival sul mangiar sano, con un po’ di creatività e fantasia puoi andare molto lontano, e servirti di queste sfaccettature nel momento in cui la tua presenza fisica o online subisce delle battute d’arresto.


# Conclusioni

Concludo ricordandoti che ci sono delle caratteristiche e degli ostacoli precisi che ricorrono in quasi tutte le carriere portatili e che esserne coscienti e prevenirli aiuta a incamminare il progetto in maniera più efficiente.

Una carriera portatile dev’essere facile da trasportare, quindi nei limiti del possibile escludi quelle attività che prevedono la creazione di prodotti fisici attraverso l’utilizzo di grandi macchinari.

Una carriera portatile dev’essere il più possibile indipendente dai mercati locali, sufficientemente elastica da permetterti di modificarla in caso di necessità, e possibilmente basata sulla risposta a bisogni diffusi.

Gli ostacoli principali che puoi incontrare nel proporre la tua carriera portatile nel mercato offline e in nuovi contesti, sono sostanzialmente il visto di permanenza o il permesso di lavoro richiesto nei vari Paesi, la lingua nella quale eserciti, che in alcuni paesi potresti dover imparare, le certificazioni magari non riconosciute in determinati contesti, barriere di carattere culturale, e saturazione del mercato in cui vai a proporti.

Come per tutto, però, col tempo si impara a focalizzarsi sui punti importanti per uno sviluppo sano e dinamico della propria carriera portatile riuscendo ad aggirare gli ostacoli.

Forza, pazienza, perseveranza e flessibilità saranno le tue migliori alleate in questo percorso.

Tu hai mai pensato a come poter sfruttare le tue competenze professionali per crearti una carriera portatile si online che offline? Se hai dei dubbi o delle domande, non esitare a lasciare qui sotto i tuoi commenti, io ti risponderò nel più breve tempo possibile.



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