Come Lavorare Online Mentre Sei in Viaggio

Ecco alcuni consigli che ti possono essere utili se decidi di lavorare online mentre viaggi o ti sposti da una parte all'altra del mondo.

Francesca Di Pietro: Ho unito le mie due grandi passioni, la psicologia e i viaggi. Studio i viaggiatori per dare nuova linfa alla psicologia turistica applicata e cerco, a modo mio, di ispirare e magari aiutare altri viaggiatori a viaggiare da soli. Ho portato il travel coaching in Italia per aiutare le persone a leggere la metafora del loro viaggio.

Pubblicato il: 11 Novembre 2014 | Categoria:

Nell’espressione “nomadi digitali” spicca di sicuro la parola ‘nomadi’, che ci fa pensare a persone che cambiano Paese una volta l’anno, o dopo lunghi periodi, perché non ritrovano più nel luogo dove vivono tutto ciò di cui hanno bisogno, o come diremmo oggi giorno, tutto ciò che li soddisfa.

Noi che lavoriamo online possiamo essere indipendenti dal luogo, scegliere di volta in volta dove vivere e dove lavorare, lasciandoci trasportare dall’estate, dalle passioni o dalle opportunità. Io, come nomade digitale viaggio!

Per motivi affettivi e per motivi pratici, come molti nomadi digitali, ho una base, ma più della metà dell’anno sono in giro zaino in spalla. Mi auguro che altri della community abbiano la mia stessa maniera di interpretare il nomadismo digitale o magari hanno voglia di iniziare a farlo, per questo ho pensato fosse utile un mini manuale per come essere nomadi digitali viaggiando.


1. Viaggiare Lentamente.

viaggiare lento

Se viaggi e lavori devi riconsiderare il tuo modo di viaggiare, o meglio qualsiasi modo abbia avuto prima ora sarà diverso, sarà più lento!

Il viaggio presuppone esplorazione, a parer mio anche approfondimento, e i nomadi digitali non hanno il vincolo delle due settimane ad agosto, perché non sono mai in vacanza, noi lavoriamo e viaggiamo allo stesso tempo, sono quelli a fianco a noi ad essere in vacanza.

Quindi se in un altro contesto avresti cambiato destinazione ogni giorno, mentre lavori non lo puoi fare, perché le tue giornate non potranno essere dedicate interamente alla scoperta dei luoghi, ed è qui che passiamo al punto due.


2. Definisci i Tuoi Tempi

tempi

Di quante ore hai bisogno di lavorare al giorno? Ovviamente mi riferisco ad una stima media, perché poi tutti hanno le giornate in cui non si vede una fine! Io in media ne lavoro circa 5 o 6, anche perché ho visto che quando sono in viaggio ho meno distrazioni e sono più concentrata su quello che devo fare, così posso tornare al viaggio prima.

La prima considerazione che si fa è capire in che fuso orario ci troviamo, il nostro lavoro verrà sicuramente organizzato in maniera diversa a seconda di dove ci troviamo.

Il miglior fuso orario per lavorare, a parer mio, è l’Asia, perché per tutta la mattina in Europa (se il tuo mercato è in Europa) è notte fonda, quindi zero email, messaggi, ansie varie.

Personalmente appena mi sveglio dedico un’oretta alla lettura delle email e ad organizzare il lavoro della giornata e poi ritorno al computer verso le 13 o le 14.

In questo modo ho tutto il pomeriggio per essere operativa e disponibile, specialmente dopo il tramonto che in molte località del mondo corrisponde alla fine di tutte le attività.

Se viaggi verso le Americhe la situazione si fa più complicata, appena svegli sarai invaso da comunicazioni di ogni tipo, io cerco di svegliarmi molto presto, verso le 6-7 massimo, lavorare 2-3 ore soprattutto sulla comunicazione verso i clienti e poi riprendere a lavorare dopo pranzo fino a sera quando mi concentro senza distrazioni.

Concludendo la chiave di volta del lavoro in viaggio è che va segmentato, sempre un po’ la mattina e un po’ il pomeriggio. Personalmente io lavoro anche quasi tutte le notti (quando non esco) ma è una mia strategia, non tutti amano farlo.


3. Non Avere Arretrati

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Se lavori in viaggio evita il “lo farò domani” perché magari domani ti invitano ad una grigliata sulla spiaggia o un trekking sul vulcano o la connessione sparisce a causa di un temporale.

Ho imparato che quando posso cerco sempre di portarmi avanti con il lavoro, in modo da evitare sempre di avere urgenze, dopo tutto il bello di fare questo lavoro è proprio la gestione del tempo, quindi meglio imparare a gestirlo in modo intelligente.


4. La Connessione è Tutto

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Purtroppo, la parola “digitale” implica che lavoriamo sul Web e quindi senza internet la possibilità di unire l’utile al dilettevole, ossia viaggiare e lavorare, viene meno!

È importantissimo, nella scelta della destinazione e dell’itinerario, cercare di avere informazioni sulla disponibilità di Internet, se capisci che ci sono zone del tuo percorso sprovviste di connessione è opportuno arrivare lì senza carichi di lavoro.

In molti Paesi del mondo negli ostelli o nei caffè ci sono connessioni decenti, io se ho modo mi compro anche una scheda dati da inserire nel telefono, che poi uso come modem, o meglio ancora in un supporto miwifi, ossia un modem portatile.

Però ad esempio questa estate in Centro America, ho saltato a pié pari tutte le capitali e i grandi centri abitati e nei piccoli paesini era impossibile trovare un negozio di telefonia.

Non avere la libertà di poter essere connessa anche in un posto più isolato o durante i trasporti, ha limitato in parte il mio viaggio.

Ad esempio in Guatemala a Rio Dulce, il mio luogo preferito del Paese, nessuno degli ostelli aveva una connessione stabile e dovevo prendere una lancia per andare nell’unico ristornate con la Rete. Dopo un paio di giorni e 4 hamburger uguali ho capito che non era più gestibile e ho dovuto proseguire a malincuore il viaggio.

Da poco ho scoperto un nuovo device che ho usato nel mio ultimo viaggio ad Atene, si chiama Comfortway, è un modem portatile con una scheda roaming flat, praticamente va bene per tutti i Paesi, solo cambia la tariffa di connessione. Io lo considero la mia uscita d’emergenza. In Europa ha prezzi competitivi, 0,07cent al MB, extra EU saliamo un po’, si passa a 0.39 a MB, ma per cose urgenti direi che vale la pena, se l’avessi avuto in Guatemala sarei rimasta un paio di giorni in più a Rio Dulce.


5. L’Autodisciplina è l’Unica Chance

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A parer mio l’autodisciplina e il senso di responsabilità sono alla base del lavoro freelance, ma forse molti di noi troveranno ancora più difficile mantenerla quando si è in viaggio.

Il nome digitale non è in vacanza, questo dovrà essere il tuo mantra. Fare festa tutte le sere, bere come se non ci fosse un domani e tornare a casa all’alba, non coincidono un lavoro professionale e efficiente.

Ovviamente il fuso orario può a volte venire in tuo soccorso, ma ti consiglio di limitare le follie al week end, a meno che non ci sia il full moon party, quello per me vince su tutto 😉 !

Spero di averti dato dei consigli utili, se hai domande non esitare!

Se invece anche tu hai sperimentato l’esperienza di lavorare online mentre sei in viaggio e vuoi condividere i tuoi consigli personali, questi saranno utilissimi alla nostra community.



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