News dal Mondo dei Nomadi Digitali: Agosto 2018

Una raccolta di news e curiosità interessanti sul mondo dei nomadi digitali apparse questo mese sul Web

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Alberto Mattei: Sono il fondatore di Nomadi Digitali. Un progetto di comunicazione collaborativo e autofinanziato che nasce nel 2010 con l'obiettivo di diffondere anche in Italia la cultura del lavoro da remoto e del nomadismo digitale. Il mio obiettivo? Crescere un movimento di persone più libere e più felici per rendere il nostro mondo un posto migliore.

Pubblicato il: 30 Agosto 2018 | Categoria:

Che cosa è News dal Mondo dei Nomadi Digitali?

Quello dei Nomadi Digitali è un movimento globale in evoluzione e crescita continua. Ogni giorno nella rete vengono pubblicate migliaia di news, informazioni e curiosità che riguardano il mondo dei nomadi digitali. Spesso è veramente difficile rimanere aggiornati su tutto quello che avviene.

Per questo motivo ogni mese abbiamo deciso di creare questa rubrica, pubblicando una raccolta di curiosità e di news interessanti che sono apparse nella blogsfera e su diversi siti internazionali.


Ecco la raccolta di news e curiosità interessanti sul mondo dei nomadi digitali apparse questo mese sul Web


1) Dobbiamo Essere Più Intelligenti sul Lavoro e nella Vita: Come la “Gig Economy” sta Cambiando il Nostro Futuro


In questo articolo Erik PM Vermeulen, professore di diritto commerciale e finanziario, condivide alcune opinioni personali su come il mondo digitale stia cambiando il modo in cui viviamo, lavoriamo e giochiamo. La rapida crescita della “gig economy” è una delle caratteristiche chiave della trasformazione digitale.

Secondo il professor Vermeulen, la Gig Economy ( ovvero l’economia basata sui lavori on demand, da freelance e saltuari) non è semplicemente una moda o un fenomeno momentaneo causato alla crisi economica, ma piuttosto una risposta alla crescente richiesta di libertà, indipendenza e soddisfazione personale, che le persone stanno cercando al di fuori dei percorsi di lavoro tradizionali. Dal vecchio modello lavorativo basato sulla sicurezza, si sta passando a un nuovo modello basato sulla possibilità di sfruttare diverse opportunità.

Erik PM Vermeulen: “Mio nonno ha lavorato in una grande multinazionale per tutta la sua vita. Ha fatto un lavoro standardizzato e ha seguito gli ordini dei suoi superiori senza mai metterli in discussione. Era contento!

Quale era la ragione della sua felicità? Mio nonno si sentiva stabile e al sicuro. Ha “goduto” di un impiego a vita e l’azienda si è presa cura di lui.

Quando illustro questa immagine della vita lavorativa ai miei studenti, nessuno di loro è entusiasta. Alcuni di loro rabbrividiscono. Alcuni di loro ridono. Ma nessuno di loro può capire perché la “sicurezza” e la “stabilità” fossero così importanti per mio nonno.

Il mondo è molto diverso ora. Per i più giovani, la vita di mio nonno non è affatto la vita che loro sognano. Al contrario. Vogliono più eccitazione. Vogliono sperimentare molte cose nuove e vivere la loro vita al massimo delle possibilità che questa può offrirgli.

Il mondo oggi è molto “più piccolo” che ai tempi di mio nonno. Internet ci fornisce più informazioni e i social media ci aiutano a connetterci tra noi e questo fa nascere tante nuove opportunità.

Ci sentiamo responsabilizzati, vogliamo sperimentare e avere uno scopo completamente diverso nella vita. Vogliamo essere parte di qualcosa di più grande. Vogliamo fare qualcosa di cui essere orgogliosi. Ci sentiamo tutti più imprenditori e non ci accontentiamo di un lavoro convenzionale. Siamo continuamente alla ricerca di nuove sfide. Viviamo in un mondo di possibilità apparentemente infinite e questo ci pone in uno stato costante di agitazione. Oggi bisogna impegnarsi molto di più per trovare e realizzare un progetto di vita significativo attraverso il “lavoro“.

Nella parte finale del suo articolo l’autore fornisce alcuni consigli pratici e conclude dicendo: “Dobbiamo aiutare i nostri studenti a capire la “gig economy” e dare loro le capacità, e competenze, per aiutarli ad aumentare le loro possibilità di successo nel mondo di oggi.

Puoi leggere qui l’articolo originale: We Must Be Smarter About Work & Life


2) Sono Un Nomade Digitale e ti Spiego Perchè Anche Tu ti Innamorerai di Questo Stile di Vita

Ciara Johnson, blogger e viaggiatore a tempo pieno, in questo articolo pubblicato su Elite Daily, racconta quali sono, secondo lei, i vantaggi di vivere e lavorare da nomade digitale.

La maggior parte delle persone vede il lavoro e le vacanze come due cose diverse e separate tra loro. Lo stile di vita da nomade digitale le fonde insieme.

Posso lavorare da qualsiasi posto nel mondo che abbia il WiFi. Questo mi da una grande libertà. Lavoro sul mio portatile, quindi il mio ufficio e la mia casa cambiano quanto io lo voglio. Questo stile di vita è molto diverso dal mio precedente, quando avevo una routine quotidiana e un programma fisso di lavoro da rispettare, questo è il motivo per cui mi piace.

Perché non trascorrere un anno a Parigi? Perché non visitare la Costa Rica per due settimane? È tutto possibile come nomade digitale, purché tu abbia una connessione Internet. Invece di aspettare le due settimane di ferie, hai la possibilità di andare e venire quando vuoi.

Per un amante dei viaggi come me, l’indipendenza dalla posizione non ha prezzo. Ho avuto la possibilità di visitare così tanti paesi e conoscere culture diverse nel corso dell’ultimo anno. Ho lavorato da remoto in Vietnam, a Los Angeles e in Indonesia. Ci sarebbero voluto molti anni per visitare questi Paesi se fossi rimasta legata ad un lavoro tradizionale. Ora sono in grado di esplorare il mondo liberamente, mentre continuo a lavorare.

Se sei un nomade digitale con un lavoro indipendente, puoi scegliere di lavorare quando vuoi. Non sei limitato da un orario fisso dalle nove alle cinque e non devi perdere tempo con i trasferimenti casa-ufficio. Puoi iniziare la giornata con lo yoga e terminare la giornata in spiaggia, a patto che completi il ​​tuo lavoro.

Questa possibilità di gestire il tuo tempo è un’opportunità incredibile ma completamente possibile se scegli uno stile di vita nomade digitale.

Puoi leggere qui l’articolo originale: I’m A Digital Nomad & Here’s Why You’ll Fall In Love With This Lifestyle, Too


3) Le Industrie Vedono Un Aumento dei Lavoratori in Remoto

Ben Walker, CEO di Transcription Outsourcing in questo articolo pubblicato sulla rivista Forbes spiega come il lavoro da remoto stia diventando una condizione sempre più comune e diffusa all’interno delle aziende.

Il motivo è semplice: la maggior parte dei lavoratori preferisce lavorare da remoto perchè questo offre loro maggiore flessibilità, più libertà e la possibilità di evitare il pendolarismo giornaliero tra casa e ufficio. Allo stesso tempo le aziende che assumono lavoratori remoti ne stanno beneficiando enormemente. Gli imprenditori riferiscono infatti di un aumento della produttività, della felicità dei propri dipendenti e della redditività dell’azienda.

Quando si parla di lavoro da remoto, una delle obiezioni più comuni che viene sollevata è relativa al fatto che non tutti i lavori possono essere svolti a distanza. L’autore sostiene che se da una parte questo è vero, si potrebbe però rimanere sorpresi dalle opportunità, posizioni lavorative e dalle professioni (nei più svariati settori), che oggi possono essere svolte da remoto.

Puoi leggere qui l’articolo originale: Industries Seeing An Increase In Remote Workers


4) Nomadi Digitali: il Prossimo Tesoro delle Destinazioni Turistiche in Tutto il Mondo?

In questo articolo pubblicato sul sito della WYSE Travel Confederation (organizzazione mondiale non profit che rappresenta l’intera industria dei viaggi per giovani, studenti e istruzione), si evidenzia come il crescente numero di professionisti che scelgono di vivere e di lavorare da remoto in giro per il mondo, stia diventando un nuovo importante target per l’industria del turismo.

I nomadi digitali sono un settore in crescita e sebbene questi rappresentino ancora una piccola percentuale di viaggiatori, vi sono indicazioni che il mercato dei nomadi digitali stia crescendo rapidamente. Pieter Levels fondatore di Nomad List è arrivato al punto di prevedere 1 miliardo di nomadi digitali entro il 2035.

Le varie destinazioni stanno chiaramente pensando a come attrarre i nomadi digitali, pronti a diventare la prossima grande sfida per l’industria dei viaggi.

Gli operatori del settore turistico hanno da poco iniziando a comprendere del potenziali del mercato turistico dei nomadi digitali. Aziende che si occupano di ospitalità, come Selina stanno sviluppando nuove offerte specifiche per questo target. Tour operator come ad esempio Remote Year stanno già offrendo programmi di viaggio a medio e lungo termine per Nomadi Digitali.

Ciò che l’industria dei viaggi, del turismo e i nomadi digitali genereranno nel prossimo futuro è ancora tutto da scoprire e questo sarà uno sviluppo interessante da seguirlo con attenzione.

Puoi leggere qui l’articolo originale: Digital nomads – the next darling of tourism destinations worldwide?


5) In che Modo le Aziende Tecnologiche Britanniche Possono Attingere al Crescente Numero di Nomadi Digitali

Ankur Bhatia, CTO di Hostmaker in questo articolo pubblicato su itProPortal, racconta di come oggi sempre più professionisti scelgono di abbandonare la vecchia routine 9-5 per intraprendere viaggi internazionali come stile di vita e di lavoro.

Ankur Bhatia spiega perchè è importante che le aziende tecnologiche britanniche (e non solo) riconoscano le nuove esigenze dei loro lavoratori di oggi.

Lavorando sul lato tecnologico di una multinazionale, stiamo vedendo sempre più lavoratori tecnologici provenienti dall’estero che sono in grado di lavorare da remoto e sviluppare software da ogni angolo del globo.

Garantire la possibilità di lavorare da remoto fa parte della nostra cultura aziendale. Ci consente di assumere i migliori talenti da tutto il mondo e offrire ai nostri ingegneri, sviluppatori e responsabili di prodotto un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata.

Essendo la nostra azienda cresciuta in tutta Europa e quest’anno a Bangkok in Thailandia, abbiamo utilizzato tecnologie specificamente progettate per il lavoro a distanza. Gli investimenti in questo settore continueranno ad aiutare noi e altre aziende a risolvere il problema del reclutamento delle persone migliori. Essendo un’azienda che fin dal primo giorno ha sempre avuto questa visione, abbiamo costruito la nostra tecnologia attorno all’idea del lavoro a distanza.

Purtroppo l’incertezza della Brexit, preoccupa molte aziende britanniche che come noi operano nel settore tecnologico e assumono regolarmente collaboratori stranieri che lavorano in remoto da ogni angolo del mondo.

Essere in grado di sfruttare i lavoratori stranieri, potendo reclutare i migliori talenti del mondo è un’enorme opportunità per le imprese del Regno Unito. Speriamo che questo processo non venga ostacolato dalla Brexit.

Al termine di questo articolo, l’autore fornisce inoltre alcuni consigli pratici su come impostare un’azienda attorno all’idea del lavoro a distanza.

Puoi leggere qui l’articolo originale: How UK tech companies can tap into the growing number of digital nomads


Immagine di Copertina: Shutterstock


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