Diventare Un Nomade Digitale: i Libri che Mi Hanno Ispirato

La passione della lettura mi ha aiutato a seguire i miei sogni e a lottare per cambiare vita. Ecco quali sono i libri che ho letto e mi hanno ispirato a diventare un Nomade Digitale.

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Alessandro Nicoletti: Sono un biologo marino con la passione della natura. Per scovare gli angoli più nascosti del pianeta, ho dovuto inventarmi una professione e diventare un nomade digitale. Non ho destinazioni precise, sono convinto che la meta sia il viaggio in se.

Pubblicato il: 5 Maggio 2015 | Categoria:

Ogni grande cambiamento nella vita inizia da un piccolo passo, in molti casi anche la semplice lettura di un buon libro.

Io amo leggere, lo trovo il cibo dell’anima e non potrei vivere senza i miei libri. Potrei consigliartene moltissimi, ma in questo articolo vorrei limitarmi ai libri che mi hanno aiutato a diventare un nomade digitale.

Tutto iniziò nel lontano 2012, durante la mia esperienza di backpacker in Australia. Girovagando per le strade di Perth, decisi di entrare in una libreria e, come per magia, una copertina attirò subito la mia attenzione.

Il libro si intitolava “The 4-Hour Workweek” (tradotto: 4 Ore alla Settimana. Ricchi e Felici Lavorando Dieci Volte Meno ) di Timothy Ferriss.

Oltre alla grafica, il particolare che mi incuriosì fu il sottotitolo subito sotto il titolo “Escape 9-5, live anywhere and join the new rich” (fuggi dall’orario 9-5, vivi ovunque e diventa un nuovo ricco).

A parte il discorso dei soldi, a cui non sono mai stato particolarmente interessato, il particolare che mi convinse all’acquisto fu proprio la parte del “Live anywhere” (vivere ovunque).

Viaggiando per l’Australia, mi resi subito conto che quello che volevo dalla mia vita era proprio quel senso di libertà che ti permette di vivere dove meglio credi, magari anche a casa, ma senza costrizioni.

All’epoca non avevo nessun piano d’azione, ma il libro di Tim Ferriss mi aprì una porta allora sconosciuta: quella dell’ imprenditoria online.

Anche se il libro riporta cifre applicabili solamente al mercato americano, i concetti descritti dall’autore sono attuabili anche sul più modesto mercato italiano.

Il concetto di fondo di tutto il libro è questo: lavora meno, lavora meglio. Grazie a delle strategie pratiche di efficienza e automatizzazione, Tim spiega concetti complessi con termini semplici su come crearsi un’attività online dal niente. Effettuando test e migliorando di volta in volta le metodologie, è possibile incrementare le prestazioni: i campi d’azione sono pressoché infiniti.

L’efficienza sul lavoro è tanto importante quanto difficile da applicare. Quando lavoro nel mio business online, tendo a passare troppo tempo a controllare statistiche e i social network piuttosto che usare il tempo in maniera più produttiva come ad esempio, per creare nuovi contenuti.

Le nozioni apprese dal libro “The 4-Hour Workweek” in verità non sono germogliate immediatamente nella mia testa, ho impiegato più di un anno dalla fine della lettura per metabolizzare l’enorme potenziale che avevo di fronte.

Mi reputo una persona abbastanza impulsiva ma in questo caso no, ho aspettato prima di decidermi definitivamente. Essendo un lettore accanito, ovviamente non mi sono fermato a questa lettura preliminare, “4 ore alla settimana” era solo l’inizio di un lungo percorso di lettura formativa.


Oltre le Intenzioni, Serve Anche un Pizzico di Tecnica

Esistono dei Web Marketer che guadagnano molto promettendo a tutti che lavorare sul web sia facile e veloce.

Io non condivido questa visione semplicistica, dalla mia esperienza ho dedotto l’esatto contrario: inventarsi un lavoro online dalle proprie passioni mi è costato molto impegno e determinazione, e molta altra strada mi aspetta ancora.

Un approccio sensato al web è quello di leggere alcuni libri tecnici per capire se quello che hai di fronte è quello che desideri veramente dalla tua vita.

Esistono lavori online che non necessitano di competenze tecniche perché è sufficiente promuoversi sulle piattaforme più conosciute come Elance e Freelancer, mentre altri tipi di business, come la creazione di un proprio sito, necessitano la conoscenza di tecniche come la SEO (Search Engine Optimization)

Probabilmente avrai già sentito parlare di questo termine. La conoscenza delle tecniche SEO è molto importante in quanto ti aiuterà a rendere visibile il tuo sito o blog sui motori di ricerca.

Sul mercato italiano spiccano essenzialmente due grandi libri che personalmente ti consiglio di leggere.

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Il primo si chiama “SEO Power: Strategie e strumenti per essere visibili sui motori di ricerca” di Giorgio Taverniti.

Questo libro rappresenta il punto di partenza per qualsiasi aspirante blogger e imprenditore online intenzionato ad avviare un sito internet in autonomia.

L’autore ti porta alla scoperta dell’ottimizzazione e dell’indicizzazione di un sito sui principali motori di ricerca, riportando numerosi esempi pratici e gli errori da evitare per non incorrere in penalizzazioni.

Anche se deciderai di delegare la costruzione del tuo sito ad altri, la conoscenza di questi concetti è essenziale.

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Il secondo libro si intitolaManuale di SEO Gardening” di Francesco Margherita.

L’autore scrive:”Ho sempre fatto SEO con la passione di chi cura l’orto, senza forzare la mano, operando ogni giorno per produrre valore. Il mio punto di vista sulla SEO passa per l’analisi sociologica delle conversazioni online“.

Grazie alle informazioni descritte sul manuale, avrai a disposizione un ulteriore approfondimento sul mondo della SEO.

I due libri insieme costituiscono un buon punto di partenza per partire e soprattutto realizzare che il lavoro online non sia fatto da improvvisazione ma da competenze.


Ognuno Ha la Propria Strada da Seguire

Le tecniche SEO servono, ma hanno bisogno di una persona determinata e convinta del percorso da compiere.

Ognuno di noi ha le proprie passioni e i propri interessi, ma molti meno sono determinati a lottare per la propria realizzazione: tra mollare e continuare è sicuramente più facile la prima.

Tuttavia, nonostante le difficoltà, è molto più facile perseverare in qualcosa che sentiamo sia la strada giusta per noi e non per gli altri.

A questo proposito cito Tiziano Terzani:

“Finirai per trovarla la Via… se prima hai il coraggio di perderti” e ancora “Il coraggio è il superamento della paura”.

Ecco quindi che voglio introdurti altri due libri che sono stati molto importanti per me.

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Il primo, letto ormai diversi anni fa è “La Fine è il mio Inizio” scritto da Folco Terzani dopo la morte del padre Tiziano.

Il grande giornalista-scrittore ha lasciato il suo testamento morale nelle mani del figlio in un’intervista testamento trascritta nel libro.

Con questo libro, Tiziano Terzani mi ha colpito particolarmente perché mi ha fatto pensare alla morte, alla mia morte, e ho capito che non è possibile lasciare questo mondo terreno in pace se prima non abbiamo vissuto la vita che vorremo vivere. E per farlo, dobbiamo avere il coraggio di perderci.

Da questo libro ne è stato tratto anche un film, realizzato da Jo Baier e interpretato da Bruno Ganz, Elio Germano, Andrea Osvárt e Erika Pluhar. Qui puoi vedere il trailer:

Voglio concludere questa piccola rassegna con un libro attuale, anzi attualissimo perché è uscito da poco e sta già facendo la differenza.

Questo libro non mi ha messo come i precedenti sul sentiero dei “Nomadi Digitali”, perché il percorso era già iniziato, ma piuttosto mi ha confermato le scelte fatte in passato.

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Il libro di cui sto parlando è scritto da una vecchia conoscenza qui sui Nomadi Digitali, sto parlando infatti di Francesco Grandis e il suo fantastico libro “Sulla Strada Giusta”.

Francesco è un ingegnere che dopo due anni di lavoro in fabbrica è entrato in una profonda crisi personale che lo ha portato al licenziamento.

Il passo che lo ha portato da essere “disoccupato” a “programmatore freelance nomade” è stato breve, come breve è stato quello che da “freelancer” lo ha portato a diventare un blogger e uno scrittore quale è ora.

Il libro racconta un percorso reale alla ricerca della felicità personale come unico scopo di vita, un libro che, a mio parere, non può mancare sugli scaffali di un “aspirante nomade digitale”.

Le Considerazioni Finali di Un Apprendista Imprenditore Online

>Questi sono 5 libri che mi sento di consigliarti.

Leggere è un’attività senza fine, leggi un libro e ne scopri subito un altro. Non a caso, la lista d’attesa sul mio comodino è piuttosto lunga.

Sono profondamente convinto che leggere sia assolutamente necessario per tutti coloro che hanno un’ambizione nella vita, specialmente in un mondo competitivo come quello attuale dove chi rimane fermo e non si aggiorna fatica il doppio a recuperare.

Leggere è l’investimento più importante e utile che possiamo fare e mi piacerebbe sapere nei commenti qui sotto quali sono i tuoi libri preferiti e quali consiglieresti alla community dei Nomadi Digitali.


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