Dropshipping: Primi Passi per Avviare la Tua Attività di e-Commerce da Remoto

In questo articolo voglio raccontarti, in base alla mia esperienza, quali sono i passi necessari per avviare un’attività in dropshipping: valutare quali sono le piattaforme più adatte per farlo, capire come creare il tuo negozio partendo da zero e infine iniziare a vendere.

Ilaria Cazziol: Da sempre al posto fisso preferisco l’idea di un lavoro che mi permetta di viaggiare e di godere della mia libertà. Amo la comunicazione digital e dopo qualche intenso anno in un’agenzia ho deciso che volevo realizzare i miei sogni: così mi sono messa in viaggio, scrivendone su viaggiosoloandata.it e facendo copywriting, SEO e traduzioni come freelance.

Pubblicato il: 1 Dicembre 2020 | Categoria:

Se come me stai valutando la possibilità di avviare un’attività di vendita di prodotti online, ti sarai sicuramente imbattuto nel concetto di dropshipping. Non c’è da stupirsi, perché è effettivamente un’idea molto interessante: un primo passo nella direzione di un e-commerce, con la semplicità di non dover tenere un magazzino e di poter fare da intermediario con ordini da diversi fornitori.

Se hai avuto modo di leggere il mio precedente articolo: “Dropshipping: La Scelta Ideale per Iniziare Un’Attività di E-Commerce da Remoto”, avrai ormai abbastanza chiaro se questa attività di business possa fare per te oppure no. In caso contrario ti consiglio di farlo!

Oggi quindi vorrei fare un passo in più, e arrivare a capire insieme a te come si possa effettivamente aprire un negozio per vendere in questa modalità gestibile al 100% da remoto.

Ovviamente aprire un negozio in dropshipping è solo un primo passo: non vuol dire iniziare a vendere da subito e guadagnare già dal giorno successivo, anzi. Quello della vendita online è un mercato complesso, ormai pieno di concorrenza, e per portare a casa qualche risultato ci vogliono dedizione, capacità di marketing e tanta pazienza.

Ma se sei incuriosito dal mondo del dropshipping e vuoi iniziare a tastare il terreno per capire se davvero faccia per te, in questo articolo proverò a condividere le mie considerazioni su come avviare un’avventura nel dropshipping.

Ok, cominciamo! Ma come?

Il primo passo verso il dropshipping deve essere più che altro informativo: dovrai capire quale sia la piattaforma giusta per ospitare il tuo negozio. La buona notizia è che non è una scelta molto difficile, perché a meno che tu non voglia impelagarti con la programmazione da zero, ci sono sostanzialmente 2 macro-possibilità: quella totalmente fai da te oppure quella “chiavi in mano”.


1. Fai da Te con WordPress e Woocommerce

WordPress è la più grande, e famosa, piattaforma CMS ( content management system) al mondo per la realizzazione di blog e siti web, e Woocommerce non è altro che un plugin per WordPress che ti permette di creare un tuo e-commerce all’interno di un sito costruito su questa piattaforma.

Si tratta di una soluzione totalmente fai da te che, anche se non prevede chissà quali doti di programmazione, è abbastanza complessa.

Infatti se vuoi aprire un e-commerce su WordPress avrai bisogno di:

  • Un sito su WordPress, la piattaforma gratuita sulla quale gira il tutto.
  • Woocommerce, un plugin gratuito che ti permette di aggiungere al tuo sito su WordPress un carrello elettronico, con il quale puoi vendere tutto, sia prodotti fisici che digitali.
  • Plugin vari per il dropshipping: su Woocommerce bisognerà aggiungere diversi plugin specifici. La maggior parte di quelli più sicuri ed efficaci saranno a pagamento.

Inizia a sembrare una matrioska di prodotti, non è vero? E più o meno è così.

Il vantaggio principale di questo approccio totalmente fai da te, oltre a quello economico, è di avere un maggiore controllo sul tuo sito e su tutti i prodotti.

Se sei uno smanettone e hai una certa esperienza nella creazione di siti web, potrai avere una customizzazione totale di qualsiasi prodotto o pagina tu voglia mostrare ai tuoi utenti.

Lo svantaggio, dall’altra parte, è chiaro: è un sistema estremamente complesso, in cui è facile cominciare pieni di buone intenzioni e poi trovarsi arenati in un mare di bug, problemi e difficoltà. Infatti avrai bisogno di un tuo server su cui installare e configurare autonomamente WordPress, Woocommerce e plugin vari.

Questa soluzione quindi può sembrare la più conveniente, ma rischia di essere il contrario: tutti questi passaggi possono essere estremamente complicati se non sei molto esperto, oppure se non sei disposto a investire per pagare un programmatore che vada a mettere mano al sito al posto tuo.

Per cui il mio consiglio è di valutare attentamente le tue capacità informatiche e le risorse che hai a disposizione, ma se non hai ancora grande esperienza con i siti basati su WordPress questa è probabilmente una soluzione da scartare. Soprattutto nella fase iniziale, in cui la cosa fondamentale è testare se i prodotti che vuoi vendere funzionano e hanno mercato.


2. La Soluzione Chiavi in Mano con Shopify e Oberlo

La seconda è quella che potremmo definire una soluzione chiavi in mano.

Si tratta di scegliere delle piattaforme specializzate, che ti fanno già trovare una base di partenza pronta da personalizzare: tu non dovrai fare altro che scegliere i prodotti che desideri vendere e come configurare il tuo shop.

Ci sono diverse possibilità quando si tratta di creare siti e-commerce chiavi in mano, ma la più nota in assoluto è Shopify. Se il nostro obiettivo è il dropshipping, basta aggiungere le applicazioni giuste come Oberlo per scegliere e importare i prodotti sul tuo carrello e in pochi passaggi il gioco è fatto.

Questo metodo, a differenza di quello fai da te, ti permette di configurare il tuo e-commerce e partire con il dropshipping in pochissimo tempo: senza esperienza, se è la prima volta che completi questa operazione, nel giro di una giornata potresti già avere il tuo negozio operativo.

Inoltre il vantaggio di una soluzione preconfezionata è che potrai preoccuparti degli aspetti “funzionali” della tua attività invece che di quelli tecnici, il che se non sei un programmatore è sempre un grosso plus.

Optando per la soluzione chiavi in mano, invece, potrai scegliere tra molti template di e-commerce già pronti da utilizzare. Questo vuol dire che, se come me sei una capra nel design, avrai a disposizione temi esteticamente curati da cui partire ed eventualmente fare modifiche minime di stile, in base ai tuoi gusti e desideri.

L’altro lato della medaglia è anche lo svantaggio principale: puoi decidere di fare delle modifiche e personalizzare il tuo sito all’interno di Shopify, ma le scelte che puoi fare sono limitate se paragonate al controllo e personalizzazione totale che puoi avere con WordPress.

Come detto prima, bisogna scegliere attentamente in base alle proprie priorità e a dove si è disposti a investire di più.

Per iniziare questa è la scelta che a me è sembrata più adatta, e quindi quella che ti descriverò nel resto dell’articolo.

Ma prima di entrare nel dettaglio del processo di apertura di un negozio in dropshipping con queste piattaforme, quali sono i costi di questa scelta?


Dropshipping, Quanto mi Costi?

Chiaramente la soluzione chiavi in mano è più costosa, almeno nella fase di avvio (poi non è detto che tra i vari plugin a pagamento di WordPress necessari per avviare il tuo negozio online le spese non si equivalgano).

Nello specifico, ci saranno due piattaforme da utilizzare: Shopify, cioè quella che ti consente di creare un e-commerce in pochi click, e Oberlo, l’applicazione per Shopify grazie alla quale puoi fare dropshipping.

Il prezzo del piano base di Shopify è di 29 € al mese, mentre Oberlo è gratis fino a 500 prodotti, con delle features limitate che comunque sono più che sufficienti per iniziare. Nel caso superassi il limite di prodotti o dovessi avere bisogno di tutte le features di Oberlo, con altri 29 € al mese puoi portarti a casa la versione PRO (che tra l’altro dà anche accesso a contenuti utili come corsi, ebook, etc).

Quindi questa scelta implica che dovrai investire almeno 30 euro al mese circa per avviare il tuo e-commerce. Inoltre per i ogni articolo venduto tramite la piattaforma è prevista una commissione del 2.9% + 30 centesimi (US$).

Bene, viste le considerazioni fatte sopra, ora dovresti più o meno aver capito quale soluzione fa al caso tuo in base a competenze, budget e obiettivi.

La mia scelta è ricaduta su una soluzione chiavi in mano, così da testare velocemente i prodotti da vendere in dropshipping e capire se e come proseguire. Se ti interessa capire come si va avanti, allora resta con me: vediamo come aprire concretamente un negozio in dropshipping con Shopify.

Iniziamo dal primo passo, ovvero la ricerca dei prodotti, in cui entra subito in gioco Oberlo.


Come Trovare i Prodotti Giusti da Vendere in Dropshipping?

Ovviamente se vuoi avviare un’attività in Dropshipping, dovrai avere qualcosa da vendere, no?
Questo dovrebbe essere già chiaro fin dall’inizio: se come nel mio caso hai un blog di viaggi, per esempio, dovresti sapere già di voler vendere ai tuoi lettori prodotti utili legati al viaggio e alla fotografia. Il punto adesso è: quali prodotti, esattamente?

Considera che il dropshipping è un’attività semplice ma anche complessa, e che difficilmente riuscirai a tenere a galla un negozio che non abbia i giusti margini sui prodotti venduti.

Il modo migliore per iniziare è quindi quello di specializzarsi in una nicchia, di trovare prodotti “unici” o comunque difficilmente reperibili (ma che abbiano un costo di acquisto contenuto) che interessino alle persone che ne fanno parte, e di venderli grazie alle tue capacità di marketing.

Un luogo in cui trovare veramente qualsiasi prodotto tu possa immaginare, e anche qualcuno che non pensavi nemmeno potesse esistere, è Aliexpress: un gigantesco store composto da una moltitudine di piccole imprese cinesi, con prodotti di ogni genere, tipologia e qualità (probabilmente ne troverai molti in vendita su Amazon a prezzi incredibilmente superiori, con ottime recensioni dai clienti).

La cosa comoda del dropshipping è proprio questa: puoi trovare i prodotti giusti da vendere anche su store praticamente sconosciuti in Italia come questo, ottenendo un margine notevole. In più tutta l’operazione è abbastanza semplice e, soprattutto, si può fare comodamente online, adattandosi alle esigenze di chi come me si considera un nomade digitale e farebbe fatica ad essere legato a un luogo fisico, come succederebbe con un e-commerce.

Certo, Aliexpress è estremamente conveniente per un’attività di dropshipping, ma non è tutto oro quel che luccica: il primo e più evidente svantaggio è che le spedizioni da questo super-store, anche se molto economiche, hanno tempi molto lunghi (fino a un mese se la destinazione è l’Italia, meno per altri Paesi), che possono aumentare se i prodotti vengono bloccati alla dogana per controlli.

Inoltre bisogna fare attenzione a ciò che si sceglie di vendere, vagliando attentamente le recensioni, i prezzi reali della merce, e possibilmente ordinando prima qualche prodotto da testare, etc: stai vendendo qualcosa che non hai fabbricato tu, e che potrebbe essere ben lontano dalle descrizioni “marchettare” che trovi online.
Su Aliexpress infatti si tratta direttamente con i venditori, con le piccole aziende produttrici cinesi, e questa è un’opportunità ma anche un potenziale pericolo: bisogna sapersi destreggiare bene.

Proprio per questo la ricerca dei prodotti giusti è un’operazione molto lunga e complessa, specialmente su questo store. Come ti accennavo in precedenza, per semplificarla si può utilizzare Oberlo.

Prima ancora di partire con la creazione del negozio tramite Shopify, quindi, è utile dare un’occhiata a Oberlo per capire quali sono i prodotti che ti interessa vendere da Aliexpress.

Il mio suggerimento è quello di trovare massimo 4-5 prodotti per iniziare a vendere in dropshipping.

So che la tentazione di partire con 50 prodotti è alta, ma è meglio partire con pochi e ben selezionati, così che tu possa testare il mercato e, nel caso di risposta positiva, eventualmente allargare il catalogo con nuovi articoli.

Puoi cercare prodotti su Aliexpress con Oberlo e aggiungerli direttamente al tuo negozio: una volta che ti sei iscritto alla piattaforma, ti basta cliccare su “prodotti” e poi “aggiungi prodotto”.

Ed ecco che puoi navigare tra migliaia di prodotti, dai più ordinari ai più particolari, e scegliere quelli che ritieni più adatti al tuo pubblico.

Qui viene il bello: con Oberlo all’interno di Aliexpress puoi selezionare il prodotto che desideri, vagliando descrizioni, immagini e recensioni, poi cliccare sul pulsante “Aggiungi all’elenco delle importazioni” per avere il tuo catalogo di prodotti direttamente su Shopify, e da qui successivamente potrai importare e personalizzare il tutto all’interno del tuo shop in pochi click.

Ecco, arrivati a questo punto dovresti aver capito quali sono i prodotti che vuoi vendere: è ora di aprire il tuo e-commerce.


Aprire il Tuo eCommerce in Pochi Click

Visto che abbiamo scelto la soluzione chiavi in mano, il secondo step sarà piuttosto semplice: dovrai registrarti a Shopify e creare il tuo negozio a partire dai molti template disponibili.

Se non hai un account non ti preoccupare, ne potrai creare uno in pochi minuti e soprattutto potrai approfittare del primo mese di prova gratuito, che visto quanto abbiamo detto fa molto comodo.

Volendo puoi fare tutto direttamente tramite Oberlo, già che ci sei, cliccando sul pulsante: “Crea o Connetti Un Negozio”

Uno dei primi dilemmi che ti troverai ad affrontare è: quale nome do al mio negozio?

Probabilmente, se sei come me, perderai più tempo per rispondere a questa domanda che per trovare i prodotti da vendere. Se può aiutarti, c’è una feature divertente su Oberlo: un generatore di nomi che può darti degli spunti interessanti.

A questo punto, il tuo shop avrà una url del tipo nomenegozio.myshopify.com: se non vuoi utilizzare il suffisso brandizzato, puoi acquistare il dominio semplice direttamente dal sito di Shopify al costo di circa 15 euro l’anno.

A mio parere quello di acquistare un dominio è il primo passo se fai sul serio con la tua nuova attività, perché è più professionale avere il nome del sito e soprattutto ispira più fiducia al cliente.

Volendo puoi anche acquistare il dominio utilizzando altri servizi che si occupano della vendita di domini, e poi collegarlo al tuo negozio Shopify (potresti risparmiare qualcosa, soprattutto il primo anno, e poi arrivare all’incirca alla stessa cifra).

Inoltre, e questo è un altro grande vantaggio della soluzione chiavi in mano, quando colleghi il tuo dominio a Shopify questo in automatico genererà gli indirizzi e-mail utili, come “info@” e “vendite@”. Fondamentale, perché avere un indirizzo email personale e non un banale @gmail viene percepito come indice di serietà, e anche questo punto favorisce la fiducia dei clienti nei tuoi confronti.


Scatena la Creatività per il Tuo Negozio

Adesso che hai deciso il nome e i prodotti, è ora di fare sul serio e passare alla parte più divertente: scegliere le stile del tuo negozio.

Il look che avrà il tuo sito viene definito dal tema che sceglierai, e sarà quello che vedranno gli utenti che atterrano che nel tuo e-commerce.

Qui potresti passarci 10 minuti come 10 ore, tanti sono i temi disponibili! Ma è un passaggio delicato che definirà la personalità del tuo shop, quindi è giusto così.

Per partire potrai tranquillamente utilizzare i numerosi temi che Shopify mette a disposizione gratuitamente, ma considera che quelli più belli e performanti sono generalmente a pagamento, ad un prezzo di circa 160-180 dollari.

Una volta trovato il prescelto, potrai fare varie personalizzazioni tra cui inserire il tuo logo, cambiare titolo, aggiungere immagini, cambiare i colori, etc etc.

Insomma passerai parecchio tempo a personalizzare il tuo e-commerce. Ma ricordati che se c’è qualcosa che non ti convince, potrai sempre modificarlo più avanti.

Inoltre io ti consiglio di non cambiare troppo la grafica del sito, a meno che tu non sia un professionista: in molti tendono a cambiare colore e layout della pagina seguendo il proprio gusto personale, credendo di fare chissà quale capolavoro, ma in realtà finiscono per creare un pasticcio. Ricordati che se hai scelto la soluzione chiavi in mano è proprio per fidarti del lavoro che altri professionisti hanno fatto per te, e concentrarti su ciò che (almeno in teoria) sai fare meglio: la vendita.


Dai un Tocco di Professionalità al Tuo Sito

Dopo il tema, dovrai creare quelle informazioni che danno sicurezza al cliente e che possono dare un tocco di professionalità al tuo sito, in particolare la pagina “Chi siamo” e la pagina “Contatti”.

La pagina Chi siamo serve al cliente per venire a conoscenza di te e dei tuoi prodotti: puoi approfittare di questo spazio per spiegare nel dettaglio chi sei e di che cosa ti occupi.

È importante mettersi nei panni del cliente e capire quali possono essere i suoi dubbi nei tuoi confronti, così da dare risposta a qualsiasi possibile obiezione.

Per lo stesso motivo, nella pagina dei contatti devi far capire al cliente che è facile mettersi in contatto con te, così che lui possa avere fiducia nei tuoi confronti.

A nessuno infatti piace acquistare da un’azienda che, quando c’è un problema, ti fa affrontare le pene dell’inferno tra call center e FAQ senza poter parlare con qualcuno: in questa pagina devi proprio dimostrare che sei diverso, e nel caso ci sia un problema possono raggiungerti senza fatica.

Infine, parlando di professionalità, sarebbe importante avere un logo che non dia un’idea di amatorialità. Se vuoi ci sono varie piattaforme con cui farti creare un logo da un grafico professionista ad una cifra accettabile: io utilizzo Envato Studio perché ci sono parecchi freelance a buon mercato.

Non appena riesci, poi, all’interno del tuo negozio online inserisci anche i commenti di chi ha già acquistato i tuoi prodotti: questo può dare un’enorme spinta alla credibilità del tuo sito, perché la maggior parte delle persone si fida dei consigli altrui più che del venditore. Avere dei commenti che confermano la qualità dei tuoi prodotti può darti una grossa mano nelle vendite.


Pagamenti e Spedizioni

Una volta che hai fatto i passaggi sopra, non rimane altro che utilizzare Shopify per indicare i mercati di destinazione dei tuoi prodotti e le modalità di pagamento.

Con Shopify puoi impostare in quali Paesi spedire la merce in dropshipping: può essere una tentazione selezionarli tutti, ma la cosa più saggia è pensare al tuo pubblico di riferimento e impostare un Paese specifico di conseguenza.

Se per esempio hai un pubblico italiano o comunque i tuoi prodotti sono destinati ad un mercato Italiano, ha senso impostare come Paese di destinazione delle spedizioni l’Italia. Questo ti permetterà di impostare di conseguenza, oltre ovviamente alla lingua, anche una serie di informazioni su cui dare maggiori dettagli, come i tempi delle spedizioni.

Così un potenziale problema, come i lunghi tempi per far arrivare i prodotti in Italia dalla Cina, può essere trasformato in un’opportunità con la scelta delle parole giuste…ma potrai farlo adeguatamente solo se hai ben chiari i problemi, i dubbi e le aspettative del tuo pubblico target.

Ricorda infatti che, quando imposti un Paese tra quelli a cui inviare la merce, Shopify non farà altro che mettere a disposizione la spedizione anche lì. Ma per avere successo e raggiungere il pubblico di riferimento in quel Paese dovrai fare molto di più.

Se per esempio vuoi vendere i tuoi prodotti anche ad un pubblico spagnolo, allora ha senso tradurre i tuoi prodotti e tutto il sito in spagnolo o perlomeno in inglese, così da massimizzare le conversioni.

Ma vale sempre la regola iniziale: è meglio non partire in quarta e tastare uno specifico mercato cautamente, con pochi prodotti. Poi, piano piano, eventualmente potremo allargarci.

Infine, ovviamente devi dare la possibilità al pubblico di pagare i prodotti in maniera semplice e sicura. Shopify Payments, solitamente impostato come default, è il sistema interno tramite cui il cliente può pagare comodamente con tutte le carte di credito in maniera sicura.

Oltre al pagamento con le carte, il secondo metodo di pagamento che viene richiesto più spesso all’interno di un sito è quello con PayPal.

Con Paypal l’utente si sente molto sicuro e tutelato e quindi è bene inserirlo nel tuo e-commerce, anche se le commissioni per te saranno alte. Per farlo ti basta controllare che Paypal sia attivato nel pannello di Shopify dove si impostano le modalità di pagamento, e assicurarti che sia collegato ad un indirizzo email associato al tuo conto PayPal.

Oltre Paypal e Shopify Payments, puoi attivare altre modalità di pagamento come Amazon Pay o altro. Cerca di attivarne il più possibile, perché sicuramente possono incentivare l’utente al pagamento anche con metodi meno tradizionali.


Conclusioni

Ecco, ci siamo. Come ti ho detto, a meno che tu non ti faccia prendere la mano dagli aspetti estetici del sito o altro, in una giornata di lavoro dovresti essere in grado di far partire la tua attività in dropshipping.

Sì lo so, è stato facile. Come hai visto gli step per creare un tuo e-commerce, soprattutto se utilizzi delle piattaforme dedicate, sono abbastanza banali, richiedono solo un po’ di pazienza e di cura di quei piccoli dettagli che fanno la differenza.

Ma non ti illudere. Da adesso, inizia la vera sfida. Perché i clienti arrivino sul tuo sito, si innamorino dei tuoi prodotti e decidano di comprarli a discapito della concorrenza spietata online, dovrai sfoderare tutte le tue capacità e competenze di marketing.

Sarà un percorso lungo e tortuoso, non voglio mentirti. Ma quale attività di business online non lo è? In fondo, è questo il motivo per cui hai voluto essere un nomade digitale: la ricerca della libertà, dell’autodeterminazione nel lavoro e nella vita.

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