Cambiare Stile di Vita? Dare e Fare Sono gli Ingredienti Fondamentali

Ecco quali sono i miei consigli a chi vorrebbe cambiare il suo stile di vita, ma non sa da dove iniziare

Toni Bullo: La vita è fatta di stagioni e nonostante il successo professionale, sono un esperto in illustrazione, grafica, packaging e nuovi prodotti, ho sentito che era arrivata la stagione del cambiamento, di vivere una vita moderna, lavorando libero da territori e geografie. Così a 52 anni ho deciso di lasciare 'le sicurezze' di uno studio e diventare un freelance.

Pubblicato il: 28 Gennaio 2014 | Categoria:

E’ capitato a ciascuno di noi. Riconoscersi in qualcuno mai visto prima e che magari mai incontreremo. Sentire il bisogno di raccontarsi e di condividere le proprie pene, con la certezza, del tutto indefinibile, che potrà esserci di aiuto. Stavolta, io sono dall’altra parte.

Sono la persona a cui qualcuno, una donna di nome Ester, si è rivolto per raccontarmi di lei, ascoltarla e consigliarla. Una scialuppa in mezzo al mare. Con il suo benestare, voglio condividere con te il nostro scambio di e-mail, avvenuto poco dopo aver pubblicato il mio primo post su Nomadi Digitali.

Ester mi scrive:

Gentile signor Toni Bullo,
ho letto la sua storia sul sito Nomadi Digitali.

Sono impiegata in un’azienda ed ho 55 anni. Uso internet, navigo, uso le mail e uso Word, insomma programmi di scrittura.

Scrivo, sono giornalista pubblicista ed ho un buon curriculum in questo senso, scrivo narrativa, ho vinto qualche premio per racconti inediti, in passato ho lavorato come copy per un’agenzia pubblicitaria, scrivevo redazionali con riferimenti storici-mitologici.

Poi il lavoro fu proseguito da un’agenzia di Milano e la mia collaborazione finì. Sono laureanda in Scienze Politiche vecchio ordinamento indirizzo storico-politico, sto preparando la tesi.

Detto questo, quale lavoro potrei fare con Internet per guadagnare la mia libertà? Mi creda non ne posso più!

Quando sento tutte queste persone che hanno mollato il posto fisso e se ne vanno libere in giro per il mondo, mi viene una rabbia incredibile, poiché io, come tanti altri, mi sento idiota e umiliata.

Se lasciassi questo lavoro dovrei andare nel giro di pochissimo tempo a pranzo e a cena alla mensa della Caritas.

Non potrebbe darmi un consiglio o una dritta? Mi aspetto qualcosa di più che l’indicazione di qualche sito, anche perché il mio inglese è pietoso e non sono brava ad usare sistemi di comunicazione come SEO, che non so nemmeno cosa sia.

Accetto volentieri anche consigli di frequentare qualche corso o qualche scuola particolare.

La prego mi dia un’indicazione.

Cordialmente

Ester



L’e-mail mi colpì moltissimo perché era esattamente la persona che volevo intercettare, alla quale mi sarebbe piaciuto dare delle dritte.

L’ho già detto, ma lo ripeto volentieri: quando contattai Alberto, per chiedergli se potevo dare il mio contributo a Nomadi Digitali, gli dissi che mi sarebbe bastato “salvare” almeno un’altra persona. Mi fece così piacere questa coincidenza che misi mano alla tastiera e scrissi di getto la risposta:

Ciao Ester,

grazie per avermi scritto e dei complimenti.

…Bando alle ciance, parliamo di nomadi!

‘Mollare Tutto’ non è facile e soprattutto ti sconsiglio di farlo dalla mattina alla sera.

Per questo voglio fare una piccola anticipazione.

Mi chiedi ‘come fare per’, allora… prima di ‘come fare per’ io direi che si dovrebbe sapere ‘come essere per’.

Ad una certa età è molto più difficile, ti si fissano delle “posture mentali” che a scardinarle ci metti degli anni. Il cambiamento ti viene sconsigliato da chiunque e in effetti, è vero: fa paura.

Dare dei consigli su come ‘essere’ lo lascio fare ai vari coach spirituali (da 10 giorni il guru di Madonna, la cantante per capirci, ha messo on line 21 lezioni giornaliere di meditazione… furbone!) che sanno come toccare determinati tasti.

Un consiglio su questo fronte però voglio dartelo (tieni conto che arriva da un grafico illustratore, dunque, diffida!): fai un bel corso di meditazione, fatto bene, con umiltà e costruttivo, l’approccio di ‘La Scimmia Yoga’ ne è un bell’esempio.

Costruttivo perché il ‘mollare tutto’ avviene (a mio avviso) come spinta mentale, motivazionale e soprattutto progettuale. Nasce dentro la tua testa e non dentro il conto corrente (che serve anche quello, non dimentichiamolo).

Mi hai scritto che, se smetti di lavorare, ti tocca di mangiare alla Caritas… leggendolo ho pensato subito: “Perbacco! Che occasione favolosa per poter scrivere qualcosa a riguardo!”.

Raccontare dal di dentro le storie delle persone che soffrono potrebbe essere una vera ispirazione aiutando gli altri, diventandone la voce…” questo, come ti dicevo, è un esempio di come dovresti ‘essere per’.

Per farti capire che non ti prendo in giro, ti devo raccontare la mia storia.

Io sono uno, come tanti, che, purtroppo, impara solo attraverso un trauma, una tragedia.

Me ne sono accorto col tempo.

E’ stato l’incontro con una tragedia che mi ha fatto risparmiare quel corso di meditazione costruttiva che ti dicevo prima.

Iniziò tutto con un viaggio di ‘piacere’ in India, ero felice, ricco abbastanza e tutto, dico tutto, andava bene. Non sto a dirti come (t’annoieresti) mi sono trovato a portare riso e cereali ad una tribù sugli altopiani del Maharashtra.

Ho fatto incontri che mi hanno, per mesi, tolto il sonno, ho tenuto in braccio bambini lebbrosi e altro.

Però io, curioso di natura, mi son subito chiesto come queste persone riuscissero a sopravvivere con un quotidiano del genere. Ho iniziato così a frequentarli utilizzando le mie vacanze.

Questo trauma mi insegnò a vedere come fossi e quanta fosse la fortuna nella mia vita.

Iniziai a fare un elenco delle cose necessarie e di quelle superflue, scoprii che le superflue erano una stramiliardata rispetto alle ‘utili’. Da lì iniziai eliminando le più facili e dedicando parte del mio tempo a portare aiuti a donne, bambini e famiglie delle baraccopoli di Pune e Mumbai.

Riuscivo a fare cose che se solo le avessi sognate pochi anni prima, non ci avrei creduto. Da quel momento la mia autostima crebbe e la paura delle cose e dei cambiamenti diminuì mostruosamente, nel senso che dicevo:” nel caso, andrò ad abitare con loro”.

In estrema sintesi (se no ti faccio due maroni tanti), negli anni ho selezionato ed eliminato molte delle cose materiali, alleggerendo così la mia vita e non dedicandogli più tempo e attenzioni.

Un altro elemento (e poi la finiamo con ‘sto simposio) alla nostra età è: IL TEMPO.

Da giovane lo sprechi e manco ti preoccupi perché ti sembra che ne hai a valangate, alla nostra età è tutto diverso.

Il tempo è una risorsa preziosa e misteriosa (non sappiamo quanto ne abbiamo) che dovremmo utilizzare con dovizia, senza sprecarla in puttanate o autocommiserazioni.

Dedicare tempo a te e alla tua autorealizzazione, a mio avviso, è buon modo per utilizzarlo.

Io ho potuto fare determinate scelte perché avevo un po’ più chiara la situazione delle cose superflue e del Tempo, un percorso che è cominciato prima di ‘mollare tutto’!

Questa è la strategia che ti consiglio, inizia a fare delle cose per te o che tu reputi (lo puoi sapere solo tu) valide già da adesso, per la tua autorealizzazione e vedrai, una progettualità del genere aiuta tantissimo a sopportare la routine e a prepararsi al cambiamento.

Detto ciò… veniamo al sodo.

Importantissimi prima di iniziare:

  • NON FARLO per mandare tutti al diavolo.
  • NON FARLO per poterlo dire al bar.
  • NON FARLO per il tuo ego (perché fa ‘figo’).

(Per me) Essere nomade implica il fatto di saper vivere sereno con poco, dunque: carriere milionarie, zero. Il successo è un bagaglio eccitante ma ingombrantissimo e delicato, alla fine a quello ti dedichi, allontanarlo ti permette di muoverti con mooooooooooooooolta più leggerezza e facilità.

Cosa potresti iniziare a fare? Mamma mia, scrivi? E’ come saper disegnare, potresti fare tutto quello che vuoi!

Da:

  • Andare come volontaria (quando puoi) nelle mense Caritas, così potresti vedere che fine farai se ti andasse male ;), indagine utilissima! Basilare!
  • Scrivere di loro, aprire un blog dove racconti le storie che vedi e il tuo percorso con loro.
  • Scrivere fiabe per bambini e fartele illustrare GRATIS da un certo nomade digitale :D, convertirle in PDF e poi farle scaricare (a offerta libera) da chi vuole.
  • Contattare tutti quelli che scrivono e scambiare opinioni.
  • Mettere in Internet dei corsi su come scrivere.
  • Postare una fiaba al giorno.
  • Postare una esperienza al giorno.
  • Quando fai qualche viaggio, scrivere della situazione socio politica del paese che ti ospita (la lista dei ristoranti e i posti per i ‘mojiti’ lo fanno già in tanti).
  • Cercare qualcuno che vuol scrivere con te.
  • Spiegare una parola al giorno e il significato che gli dai.
  • Raccontare la tua storia dagli inizi e creare una sorta di ‘Chat live’ sulla tua esperienza verso il cambiamento.

Mi dici dell’inglese, nel tuo caso saperlo scrivere bene implicherebbe una tua permanenza in un Paese anglosassone parecchio continuativa… potrebbe essere un obiettivo!!

  • Potresti insegnare Italiano all’estero (durante le vacanze).
  • Scrivere quello che tu pensi che alla gente possa essere utile (ho una amica che posta sistemi per dimagrire e corsi di autostima) e milioni di altre cose che possono e devono essere solo l’innesco della miccia, perché, da cosa nasce cosa.

Vedrai Ester, inizierai con una cosa e continuerai con un’altra, dovrai esser flessibile, che dico, flessibilissima!

AVVISO: Nel caso sognavi di fare una cosa sola, sempre quella, ti ricordo che la stai già facendo 🙂

  • Sfruttare la tua laurea, i tuoi studi per aiutare o spiegare il mondo. Ci sono ‘vagoni’ di siti senza contenuti e non dovrebbe essere difficile trovarne uno che ti accetta come collaboratore ‘a-gratis’ tanto per capire come funziona il sistema.
  • Raccontare la storia dell’Italia, la sua politica e poi se vuoi, farla tradurre in un’altra lingua finché non sarai in grado di farlo tu.

I tuoi verbi devono essere FARE e DARE.

Saper usare le parole è una cosa favolosa e tu hai questa ricchezza, sfruttala!

Anche solo fosse per far prendere il sonno ad un bambino, fosse solo per dare un aiuto ad una persona su sei miliardi, ne varrebbe la pena.

Dare e Fare sono ingredienti indispensabili per una crescita personale.

Questi obiettivi hanno una dimensione a basso impatto economico, che il tuo attuale stipendio può sostenere. Il ricavare dei soldi da queste azioni potrebbe non arrivare subitissimo!

Ester, ti giuro che non so cosa di queste cose potrebbe funzionare ma sono strasicuro che la cosa più importante è che tu INIZI il tuo viaggio, per dove? I nomadi non hanno una meta, ci piace viaggiare fuori e dentro di noi, l’importante non stare fermi.

Se ti fa paura ‘l’ignoto’ ti garantisco che dopo poco ‘l’ignoto’ te lo mangerai a merenda!:)

Sbaglierai, inciamperai, ti incazzerai spesso, ma chissenefrega, sei in viaggio e tanto basta, poi imparerai a fare tutto bene (qualcuno ce la fa?).

Non ti sognare di fare tutto subito, è un’ottima scusa per fermarsi, sbaglia pure perché ogni errore è uno in meno.

Non chiedere troppo a te stessa (…altra trappola…), abbi cura di scegliere piccoli e semplici obiettivi, sii creativa, le opportunità non aspettano altro.

…Bon, Ester, adesso ti lascio, vado a fare una cosa che non facevo da mille anni (come avrai letto sono a casa dai miei): mi butto a letto con mio papà a guardare la televisione 🙂 !

Restiamo in contatto

un abbraccio

Toni


Finale… Dopo due giorni, Ester mi risponde dicendomi:

Caro Toni,
la tua mail ha ravvivato la mia giornata, ti ringrazio per le tue parole che mi hanno stimolato non solo da un punto di vista emotivo, ma anche intellettivo. Mi hanno fatto riflettere.

Può darsi che appena possibile farò anche un corso di meditazione, o qualcosa di simile. Non ho voglia di diventare una nomade digitale per mandare al diavolo tutti, o perché fa figo esserlo, o per poterlo dire al bar (oltrettutto non frequento bar).

Da anni sogno di lavorare da casa con il computer, perché per me significherebbe essere libera.

Ti farò sorridere, vedi anche 30 anni fa se mi avessero detto vuoi 4.000 euro in più al mese, tutti i mesi o lo stesso stipendio di sempre, ma 4 mesi in più di ferie? Io avrei scelto l’ultima opzione anche se lo stipendio fosse un po’ più basso.

Purtroppo adesso mi occorrono un po’ di soldi in più perché sto ristrutturando la mia casa.

Per il resto sicuramente potrò fare a meno di molte cose, ma già da sempre, i miei soldi li ho spesi solo per le mie passioni: libri, ne ho circa 2.000, studiare, andare all’Opera, amo il melodramma italiano, Puccini in particolare, oggi per esempio sono andata a vedere L’elisir d’amore di Doninzetti, stare al mare, amo il mare più di ogni altra cosa e uno dei miei sogni è stare sul mare da maggio a ottobre, amo viaggiare, conoscere popoli diversi, confrontarmi con altri modi di vivere, vorrei essere una viaggiatrice, non una turista, anche se ho già viaggiato un po’.

Come vedi non mi interessano gioielli, vestiti lussuosi, macchine grosse o altri oggetti simili.

Se io avessi di che vivere stando a casa, viaggerei, ma starei anche molto tempo con i miei genitori, non so ancora per quanto potrò averli e vorrei passare molto più tempo con loro, ma anche con i miei amici più cari, insomma vorrei rientrare in una dimensione più privata che negli ultimi 30 anni mi è mancata.

Noto con piacere che abbiamo un’esperienza comune: per due volte e per la durata per ciascuna di esse di 40-45 giorni ho avuto un’esperienza di volontariato in due missioni cattoliche in Africa.

La prima, per me la più sconvolgente e coinvolgente, anche perché parlavo bene il francese è stata in Costa d’Avorio. Ero in mezzo alla tribù degli Akié, nel centro del Paese, fuori da ogni circuito turistico.

In quell’occasione sono successe tantissime cose che mi hanno “traumatizzato” e a volte impaurito. La seconda esperienza invece è stata in Tanzania.

Ma per tornare a parlare di libertà, vorrei alzarmi al mattino con calma, con calma prepararmi la colazione e fare una passeggiata, pranzare con un’amica poi andare dai miei, insomma tornare a vivere come si conviene ad un essere umano.

Sono convinta che questo è un passo da fare piano piano e un po’ alla volta.

Se io per esempio riuscissi a trovare un lavoro che mi aiutasse economicamente, potrei prendere un part-time o orizzontale o verticale e farmi avvicinare a casa, (adesso mi alzo la mattina alle 05,15 per andare al lavoro).

Ti ringrazio per gli spunti che mi hai dato, ma per me c’è anche un altro problema, non sono esperta di computer tanto da fare un sito o un blog, appena finito gli studi infatti vorrei fare un corso per imparare a fare i siti o qualcosa del genere, oltre ad imparare meglio l’inglese.

Mi fa piacere rimanere in contatto con te.

Un abbraccio

Ester


Sono felice di questo incontro. E’ virtuale, ma dentro ci scorre tanta vita vera, così tanta che ho pensato che condividerlo potesse aiutare chi, come Ester, vorrebbe cambiare il proprio stile di vita ma sa proprio da dove iniziare.

Spero di non averti annoiato con tutto ‘sto testo e ti ringrazio per avermi dedicato del tempo per leggere fino a qui.

P.S.: Con Ester ci sentiamo ancora e sta decidendo di fare una lista delle sue priorità, sta iniziando a scrivere (pagata!!!) articoli legati alla storia, sta pensando ad un blog… , questi passi possono essere il segno di un nuovo inizio….tu cosa ne pensi?



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