E’ Possibile Vivere da Nomade Digitale Aprendo Un E-Commerce?

Avviare un'attività di e-commerce: un'opportunità per sostenersi economicamente e vivere ovunque

Furio Fu: Ho lasciato l'Italia otto anni fa e da allora non ho smesso di viaggiare. Sono uno scrittore impenitente nonché poliglotta sgrammaticato e gran bevitore di tè verde Long Jing.

Pubblicato il: 20 Agosto 2013 | Categoria:

Quando si parla di “nomadi digitali” gli esempi che vengono citati più spesso sono quelli del freelancer che trova i clienti tramite il proprio blog, tramite piattaforme di intermediazione< o attraverso i social networks, di chi possiede un sito con un numero enorme di visitatori e riesce quindi ad attrarre i pubblicitari come Alessandro Castagna, di chi offre la propria esperienza tramite corsi online come Claudia Landini o di chi commercializza il proprio prodotto digitale, magari appoggiandosi a un blog che funge da calamita per gli acquirenti tramite i social network o i motori di ricerca, come Andrea di Rocco.

Specie nel panorama italiano, noto invece che si parla molto meno di chi vende prodotti fisici come orologi, abbigliamento o, perché no, caffè. Come Chris Guillebeau, l’autore di “100$ Startup” ( “100 Euro bastano per reinventare la tua vita” in italiano), che ha iniziato la sua “carriera di nomade”- per poi arrivare a visitare tutti Paesi del mondo prima di compiere 35 anni – proprio importando caffè dalla Giamaica agli Stati Uniti mentre faceva volontariato in Africa.

Perché Non Si Parla Mai di E-Commerce?

Forse il motivo è che, generalmente, chi gestisce un negozio online o un business di importazione non è “cool” come un blogger e quindi, anziché affidarsi al social e all’esposizione mediatica più in generale, preferisce puntare sulla pubblicità (ad esempio Google Adwords o Facebook Ads).

Oppure perché l’opinione comune è che, quando si vende un prodotto fisico, non si può viaggiare troppo in quanto bisogna occuparsi della “roba”, come la definirebbe Mastro Don Gesualdo. Bisogna cioè ricevere la merce, stoccarla, prepararla per la spedizione al dettaglio e inviarla ai clienti.

In realtà vi sono diversi modelli di business basati sull’e-commerce che non richiedono la tua presenza in loco.

Se stai accarezzando l’idea di lasciare il tuo lavoro d’ufficio per diventare un “nomade,” ti invito quindi almeno a considerare il commercio online perché, a differenza delle carriere che ho citato precedentemente, non richiede conoscenze troppo specifiche (se invece offri un corso online o fai il freelancer devi essere un esperto per definizione) né la presenza di un prodotto digitale quale un’app o un software, che necessita di mesi di sviluppo prima che tu possa iniziare a cogliere i primi frutti del tuo lavoro. Io lo so bene, visto che è proprio portando avanti un progetto del genere che ho speso gli ultimi sei mesi della mia vita!

Cosa ti Serve per Iniziare?

Vi sono quattro condizioni da rispettare per fondare un negozio online di successo:

  • Bisogna scegliere il prodotto giusto, ovvero un prodotto che la gente sia disposta ad acquistare. Anche se a prima vista la scelta può sembrarti difficile, al giorno d’oggi vi sono diverse risorse che ti possono aiutare a testare la tua idea con un investimento iniziale pari a zero (articolo in inglese, sorry!).
  • Bisogna creare un sito web adatto all’e-commence. Se ti presenti con il solito blog stai partendo già con dieci punti in meno, come direbbe un amico. La buona notizia è che, dall’avvento dei CMS (Sistema di Gestione dei Contenuti), il web design non è più una materia esoterica a portata di pochi eletti.

    Puoi infatti avvalerti di sistemi che si installano con un clic come Tictail, Shopify, WooComerce o Open Cart (che cito perché è il più flessibile dei quattro ma richiede qualche conoscenza in più). Inoltre per iniziare puoi sempre optare per una piattaforma commerciale quale Amazon.it o eBay.it (che però pretenderà una commissione sulle vendite).

  • Bisogna utilizzare un sistema di pagamento affidabile. Per iniziare consiglio PayPal, che si occupa di ricevere i pagamenti in tua vece, per poi depositarli nel tuo conto, sia tramite il circuito PayPal che tramite le carte di credito più comuni quali VISA o MasterCard. Al principio puoi utilizzare il tuo conto PayPal personale. Con il tempo potresti anche pensare di aprire una società e un conto PayPal Business. Ma qua ci addentriamo troppo sulla contabilità, una materia che merita un articolo a sé!
  • Bisogna trovare i clienti. Il modo più semplice e veloce è quello di investire in pubblicità. Personalmente consiglio un sistema in PPC (Pay Per Click, ovvero paghi solo quando l’utente clicca sul tuo annuncio) come Google Adwords o Facebook Ads. Si tratta di sistemi semplici da impostare che ti permettono di personalizzare il profilo dell’utente che vedrà la tua pubblicità e che hanno prezzi tutto sommato contenuti (anche solo 0,01-0,05 euro per clic se studi bene le parole chiavi da utilizzare).

Se sei interessato ad approfondire il discorso ti consiglio di iniziare leggendo “Advertising in a Digital Age”, un libro “teorico” che introduce il business della pubblicità online nel 2013, e “Google AdWords: la guida definitiva“, che rappresenta invece un manuale pratico per sfruttare la rete pubblicitaria di Google.

Oppure, se hai più tempo che soldi o comunque preferisci non investire in pubblicità, potresti sempre affiancare il tuo sito di e-commerce a un blog o sito web che tratti temi molto vicini ai prodotti che stai commercializzando e che, grazie a contenuti di qualità, attragga potenziali acquirenti tramite i social networks, i motori di ricerca e il passaparola.

Sto parlando del famoso “content marketing,” che è molto efficace ma richiede tanto tempo e lavoro prima che tu possa realizzare un profitto anche solo accettabile. Spero che questo non ti scoraggi. Nessuno ha mai detto che lavorare online sia una passeggiata, anzi, la concorrenza è agguerrita e solo i più perseveranti riescono ad avere successo!

Mah… e il Prodotto Dove lo Trovo?

Ci sono varie strategie che puoi utilizzare per rifornire il tuo negozio online e, al contempo, vivere dove vuoi. In particolare, te ne segnalo due: il dropshipping (ovvero il metodo più semplice, in termini di conoscenze richieste, tempo e denaro, in quanto il venditore vende un prodotto senza possederlo materialmente) e la realizzazione e successiva vendita di un tuo prodotto personalizzato (ovvero il metodo più complicato da realizzare ma che offre anche più possibilità di crescita a lungo termine).

Ognuna di queste due modalità merita un approfondimento: da quale delle due ti piacerebbe che io iniziassi?



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