Come Vivere e Lavorare Ovunque Facendo l’Assistente Virtuale

In questo articolo ti racconto come sono diventata un'Assistente Virtuale, rendendomi finalmente libera di poter vivere e lavorare ovunque io voglia.

Mary Tomasso: Adoro viaggiare, conoscere nuove culture, sperimentare cose nuove e reinventarmi. Vivo in Argentina, dal 2008 sono Assistente Virtuale e ho creato il primo corso per Assistenti Virtuali in italiano, per aiutare altre persone a crearsi una nuova professione ed essere libere di lavorare da ovunque.

Pubblicato il: 2 Agosto 2013 | Categoria:

Nel percorso per diventare Assistente Virtuale, che è un vero e proprio percorso di vita, ho imparato tre lezioni fondamentali:

  • La vita comincia alla fine della tua zona di comfort
  • Se qualcosa l’ha già fatta un altro essere umano, la puoi fare anche tu
  • Tutto sembra impossibile finché non lo fai

come vivere ovunque

Vivere nella zona di comfort vuol dire abituarsi, per comodità, e non affrontare rischi nella vita,
restare in un certo senso bloccati
nella routine perché ci dà sicurezza.

Mary Tommaso

Per circa quindici anni ho lavorato da dipendente. Dopo aver conseguito il Diploma di Interprete e Traduttore, ho iniziato a viaggiare e cercare lavoro all’estero.

La prima meta è stata Londra. Non è stato facile perché innanzitutto non è che fossero molto ricercati i traduttori o interpreti italiani, ma soprattutto, perché io non avevo idea di come cercare, di come mettermi in proprio, di come proporre la mia professionalità, perché io stessa non ero molto convinta di quello che volevo fare veramente nella mia vita.

Ho iniziato a lavorare in altri ambiti, dalla commessa alla receptionist in hotel.

Successivamente, in Italia, ho iniziato la mia “carriera” di segretaria di direzione e presidenza. Non mi è mai piaciuto davvero, non il lavoro di per sé, ma il fatto
di non sentirmi libera
, però non riuscivo a uscire dalla zona di comfort.

La zona di comfort è così, non ti accorgi neanche di esserci dentro e difficilmente vedi altre possibilità, perché appunto sei comodo e confortevole. Come pensare di poter fare qualcos’altro se hai bollette da pagare, mutuo, devi mangiare, vestirti e andare in vacanza…?

Comfort-Zone

Eppure l’insoddisfazione era tanta, come se non stessi vivendo la mia vita ma, in pilota automatico, la vita di qualcun altro.

Così insieme a mio marito (lui è argentino) decidemmo di trasferirci in Argentina e avviare un progetto imprenditoriale, in un momento in cui la ripresa economica dell’Argentina era molto forte e il tasso di cambio molto favorevole.

L’idea era quella di comprare un terreno, coltivare piante aromatiche, distillare oli essenziali e vivere di questo, con prodotti per aromaterapia, che è una nostra grande passione.

Volevamo vivere a più stretto contatto con la natura e provare, in un certo senso, a uscire dal sistema “lavoro -spese – più lavoro per coprire le spese”

Ma la verità è che ancora non riuscivo a uscire dalla zona di comfort, per cui ancora una volta, dopo un mese dall’arrivo in Argentina, a Buenos Aires, iniziai a lavorare da dipendente, e così sono passati altri due anni, cioè fino al 2008.

Sai cosa vuol dire tornare a casa tutte le sere e ripetere sempre la stessa lagna: “Non voglio più lavorare lì, non mi piace, non sopporto più di viaggiare nei mezzi pubblici, aspettare mezz’ora l’autobus, metterci più di un’ora per tornare a casa, devo fare qualcosa…”

Continuavo a focalizzarmi su quello che non andava bene, su quello che mi rendeva insoddisfatta, ero lagnosa e questo certo non mi aiutava a cambiare le cose, perché quando ti focalizzi sulle cose negative, queste sono quelle che si materializzano nella tua realtà.

Un giorno però mio marito mi parlò dell’Assistenza Virtuale, aveva visto un programma in televisione e mi disse:

“Sai che c’è una nuova tendenza, si chiama Assistente Virtuale, praticamente lavori da casa o dove vuoi tu, fornendo online servizi di assistenza a privati o aziende.

E’ come fare quello che stai facendo adesso, rispondere al telefono, alle email, preparare documenti, presentazioni, etc., però puoi farlo da casa oppure ovunque ci sia una connessione Internet!

Secondo me è quello che fa per te, hai esperienza di segretaria, sei brava col computer (sono un’aspirante geek…), ti appassiona Internet…

Effettivamente l’idea mi tentava, decisi di approfondirla e così arrivai a Bureau Red, il primo istituto di certificazione per Assistenti Virtuali ispanofoni.

Ricordo ancora l’emozione quando chiamai e mi rispose la titolare, Marcela, pioniera dell’Assistenza Virtuale nel mondo ispanofono, che si è formata direttamente con Anastacia Brice, americana, la prima persona al mondo che pensò “Quello che sto facendo in ufficio lo posso fare ovunque…” e iniziando a lavorare da casa creò AsssitU, la prima azienda a fornire servizi di Assistenza Virtuale nel mondo, e successivamente anche corsi di formazione per Assistenti Virtuali.

Marcela rispose a tutte le mie domande, mi ispirò subito grande fiducia e professionalità e così decisi di investire in quello che fu poi un cambiamento di vita per me.

Per circa 5 mesi due volte a settimana correvo letteralmente dall’ufficio per arrivare a casa e partecipare alle lezioni, ovviamente online, che aprirono per me un nuovo mondo.

Potevo fare l’assistente lavorando da casa!

Potevo svegliarmi tutte le mattine, fare colazione tranquillamente a casa mia, e semplicemente scendendo le scale essere in ufficio!! Era troppo bello per essere vero!

La sensazione di libertà era fortissima, ma anche i dubbi: e se non ce la faccio? E se non mi va bene? E se devo tornare a lavorare da dipendente? I dubbi ci sono sempre, ogni qualvolta proviamo a uscire dalla nostra zona di comfort, la nostra mente inizia a insinuare in noi mille dubbi. E’ stato allora che ho capito una cosa molto importante:

Se qualcosa l’ha già fatta qualcun’altro, la puoi fare anche tu.

Vuoi fare l’astronauta? Puoi!

La cosa importante è appunto questa: vuoi? Lo vuoi veramente? E’ la tua passione? E’ quello che ti rende felice? Rispondere a questa domanda è molto più semplice di quello che sembra: quando qualcosa è giusto per te, lo senti a livello fisico, semplicemente ti fa sentire bene, è come quella sensazione di benessere quando torni a casa dopo una lunga giornata di lavoro, o quando abbracci il tuo amato o la tua amata, come quando bevi una cioccolata calda in una giornata fredda e uggiosa, è una sorta di “Ah, è proprio quello che ci voleva!

E’ quello che è successo a me: iniziando a lavorare da Assistente Virtuale ho fatto di una mia passione, Internet, la mia professione e il mio stile di vita.

Non sento la necessità di vacanze, perché sento di vivere in una perenne vacanza.

Posso portarmi il lavoro ovunque e posso decidere sempre da dove lavorare e dove stare. A volte lavoro sabato e domenica, ma magari non lavoro lunedì, organizzo il mio tempo, sono padrona del mio tempo!

Ma non sono state tutte rose e fiori, agli inizi non è facile, puoi fare tutti i corsi che vuoi, ma se non cambi qualcosa dentro, è dura…

Ancora non sapevo come trasformarmi da segretaria in imprenditrice, non sapevo come cercare clienti. Sono stata circa 4 mesi senza clienti, avevo solo dei lavoretti di traduzione, quindi in pratica stavo facendo la traduttrice freelance, perché era comunque qualcosa con la quale avevo familiarità, in un certo senso ero ancora nella mia zona di comfort.

PNL

Per una di quelle casualità che la vita ti presenta, entrai in contatto con Santiago, un PNL Master Practitioner. In pochissime parole, la PNL, Psiconeurolinguistica, è lo studio della comunicazione di una persona con se stessa e con gli altri, la sua finalità è quella di studiare i nostri comportamenti e modelli mentali che a volte sono inconsci e automatici, per riprogrammarli al fine di ottenere determinati risultati.

Al di là delle definizioni, voglio raccontarti cosa ha rappresentato la PNL per me, io mi ci sono buttata perché sentivo di aver bisogno di un aiuto, anche se non sapevo esattamente di cosa si trattasse.

Quando incontrai Santiago, mi chiese perché ero lì e cosa volevo ottenere: diritto al grano! Gli dissi che mi sentivo bloccata e che volevo creare un’attività di Assistenza Virtuale proficua.

Iniziammo a vedere il mio sito (Santiago è un PNL Master Practitioner con una marcia in più perché ha anche grandi conoscenze di Marketing Online), per cui la prima cosa che mi disse fu di cambiare il sito, che avevo fatto da sola in Front Page, una cosa inguardabile se ci penso adesso!!

Analizzammo il sito delle mie concorrenti dirette e mi fece vedere la differenza: i loro siti trasmettevano professionalità, mentre il mio trasmetteva “fatto in casa con tanto amore”.

Questo fu il primo passo che feci: delegai la creazione del mio sito a un professionista, che tuttora lavora con me, e il nuovo sito mi dava già una sicurezza che prima non avevo.

Il sito di Virtual & Co. (così si chiama la mia attività) ha subito nel tempo una serie di restiling, ma la già prima versione “professional” mi portò un’ottima visibilità.

Ovviamente non fu l’unica cosa che feci con la PNL. Ricordo un giorno un esercizio bellissimo, che ancora adesso uso quando voglio focalizzare una visione.

Santiago mi disse: ora rilassati, guarda la parete bianca e immagina che sia come al cinema, immagina una proiezione di scene, quello che tu vuoi ottenere da qui ai prossimi 5 anni.

Detto così sembra una roba strana, ma non devi sottovalutare il potere della tua immaginazione, vedere i tuoi sogni visualizzati come se fosse un film, ti aiuta a materializzarli nella realtà.

Tutto quello che vidi nei miei schermi immaginari, col tempo l’ho ottenuto! Basta crederci e lavorarci su!

Appena iniziai a lavorare con Santiago, la mia fiducia aumentò così tanto che iniziai a cercare clienti nei Social Network, soprattutto in Facebook, che era quello con cui avevo più dimestichezza.

Iniziai ad aggiungere contatti italiani, soprattutto del profilo di imprenditore online, perché compresi che era una nicchia molto più semplice da raggiungere, perché non bisognava “educarli” su cosa fosse l’Assistenza Virtuale.

Un imprenditore che già lavora online usa una serie di strumenti, piattaforme, etc., per poterle gestire tutte contemporaneamente potrebbe avere bisogno del supporto di un’Assistente Virtuale.

Individuai un profilo di imprenditore online che secondo me poteva essere interessato ai miei servizi, gli scrissi con una faccia tosta che non pensavo di avere, dicendogli che pensavo che fosse il profilo di imprenditore che potesse avere bisogno di un’Assistente Virtuale, gli interessò la cosa, apprezzò l’intraprendenza, me lo disse chiaramente e programmammo una riunione in Skype. Gli illustrai un po’ i miei servizi e gli offrii un periodo di prova, dopo il quale diventò il mio primo vero cliente!

Era il 2009, e da allora i clienti, grazie alle attività realizzate nei Social Network, al passaparola e al fatto di aver creato una buona presenza online, sono aumentati e ho iniziato così a vivere di Assistenza Virtuale.

Ormai avevo creato una professione che era indipendente dai luoghi e gli spazi, lavoravo a casa, ma… Allora perché vivere a Buenos Aires, in una sorta di prigione?

Buenos Aires è una città splendida, l’ho amata profondamente, ma è diventata troppo insicura: non si può vivere in un posto dove la gente ti ammazza per rubarti un cellulare.

Il nostro sogno di vivere in un posto tranquillo si affacciò nuovamente.

Ancora una volta, una di quelle strane casualità della vita mi portò a Villa de las Rosas, nella regione di Traslasierra, Cordoba, che è una regione geografica con uno dei pochi microclimi del mondo.

Stranamente, quando ancora vivevamo in Italia, (esattamente a Valbrona, un paesino di montagna a pochi chilometri dal ramo di Lecco del lago di Como) la regione di Traslasierra era una delle nostre mete ideali, appunto per il clima, ha una terra dove cresce di tutto, ed è la regione per eccellenza delle piante aromatiche.

L’anno scorso, andai, da sola, in un centro di terapie naturali specializzato in alimentazione naturale (sì, è un altro dei miei pallini..hehe).

Era inverno, esattamente un anno fa, ricordo ancora che quando scesi dall’autobus e respirai l’aria pura pensai “Questo è il paradiso!” Dopo un paio di giorni già stavo pensando “E adesso come glielo dico a Mario che voglio vivere qui?Entrambi siamo nomadi, ma io sono solitamente la più irrequieta e quella che fa il primo passo.

Ma la vita è piena di sorprese, non voglio dilungarmi perché so che sono una grande chiacchierona! Ti dico solo che tutte le circostanze, tutti i pezzi del puzzle si sono sistemati in maniera tale che dopo soli quattro mesi io e Mario ci siamo trasferiti qui, e ora, ci sentiamo in Paradiso.

Il Paradiso non è un posto, è uno stato d’animo, però venendo da Buenos Aires e avendo vissuto in tante altre città nel mondo, un posto dove puoi lasciare la porta di casa aperta, le chiavi attaccate al cruscotto, un posto dove quando entri un negozio non sai quando esci perché inizi a parlare con la gente e perdi la nozione del tempo, è un piccolo paradiso, no? Morale della favola:

Tutto sembra impossibile finché non lo fai !

Se fossi rimasta nella mia zona di comfort, probabilmente avrei continuato a pensare che per me era impossibile poter lavorare vivendo in un posto come questo, semplicemente con un computer e una connessione Internet e invece ho fatto il primo passo e tutto è diventato possibile!


Non so se tu abbia mai pensato di “reinventarti”, sfruttando le competenze che hai già per crearti una professione online mobile e indipendente, ma spero che il mio racconto ti possa servire in qualche modo a riflettere su tutte le possibilità che hai davanti.

Per me è un piacere aiutare altre persone a liberarsi dai “dogmi lavorativi”: fammi sapere cosa pensi ti impedisca di provarci e io proverò ad aiutarti!



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