Destinazioni per Nomadi Digitali: Las Palmas de Gran Canaria

Ti presento Las Palmas de Gran Canaria, la città che potrebbe diventare il nuovo quartier generale dei nomadi digitali europei. Ecco perché...

Jonathan Pochini: Sono diventato Nomade Digitale gradualmente, passando per un paio di agenzie a Firenze, la rinuncia a un contratto a tempo indeterminato e un lavoro freelance a Sydney. Oggi la mia rete di clienti online mi permette di lavorare ovunque, viaggiare, esplorare diversi stili di vita e avere più tempo da dedicare ai miei progetti personali. Mi occupo di SEO, Marketing e contenuti per il Web.

Pubblicato il: 5 Agosto 2014 | Categoria:

Dopo 5 mesi a Corralejo (Fuerteventura) arrivare a Las Palmas mi è sembrato come arrivare in una grande città per la prima volta. Ma facciamo un passo indietro…

Si Torna a Partire…

Alla fine a Corralejo* le cose hanno incominciato a non andare troppo per il verso giusto: ho avuto tutta una serie di problemi con case, situazioni e connessioni internet. Pensavo di riuscire a risolvere nel giro di qualche giorno e invece le settimane passavano senza che io riuscissi a trovare una sistemazione adeguata per la mia vita e per il mio lavoro.

* Questo è il secondo articolo di una serie che intende esplorare la possibilità di rifarsi una vita (per quanto nomade e temporanea) alle Canarie. Essendo Gran Canaria la seconda isola esplorata – di 7 che ce ne sono – mi verrà naturale fare riferimenti a quella che è stata la mia prima esperienza nell’arcipelago: Destinazioni per Nomadi Digitali: Fuerteventura, Isole Canarie.

Per diversi mesi mi sono ritrovato a dover andare a lavorare online nei bar e nei locali del paese, in alcuni casi anche con una piacevole vista mare. Ma anche se tutto questo corrisponde all’immagine da cartolina del nomade digitale (e qualcuno ci riesce ad essere produttivo in quelle condizioni) ti assicuro che per me non era davvero il contesto più funzionale.

A peggiorare la situazione in quella piccola colonia italiana che è Corralejo, c’erano giornate in cui subivo la pesantezza di questo paradosso: tutti gli italiani che incontravo a Corralejo si lamentavano del fatto che a Corralejo ci sono troppi italiani!

L’unica ragione per rimanere era che effettivamente avevo trovato delle belle persone, altri professionisti digitali con i quali avevo iniziato a coltivare l’audace progetto di realizzare un coworking-space/ufficio-condiviso.

Ma per farla breve, a un certo punto il progetto è stato rimandato a settembre, io avevo ancora 6 isole da esplorare e così eccomi sul traghetto che da Morro Jable mi avrebbe portato a Las Palmas de Gran Canaria*.

*Arrivare a Gran Canaria da Corralejo via mare non è poi così semplice. Ci sono 2 autobus da prendere (40 min fino a Puerto del Rosario e quasi 3 ore fino a Morro Jable nell’estremo Sud dell’isola) e un traghetto: quello veloce (2 ore e mezza) della Fred Olsen è anche quello che ti metterà maggiormente alla prova (mal di mare!); quello più lento (3 ore) della Naviera Armas, parte anche da Puerto del Rosario (6 ore e mezzo!)
Oppure si può sempre prendere l’aereo da Puerto del Rosario…

Las Palmas de Gran Canaria

La più grande città delle Canarie e la 9ª della Spagna con i suoi 400.000 abitanti potrebbe essere paragonabile ad una nostra Firenze o Bologna (con la trascurabilissima differenza che siamo sul mare).

Qualcuno me l’ha descritta come una delle città più brutte del mondo. E l’occhio sbrigativo di un turista un po’ superficiale non faticherà a trovare scenari scoraggianti a confermare questa tesi: palazzoni anni ‘70, contesti urbani decisamente trascurati, audaci articolazioni della viabilità…

La verità è che forse Las Palmas non è esattamente una città per turisti, siano questi a caccia di cultura o di situazioni da vivere un po’ sopra le righe (disco, feste, party, gente, casino… oppure relax, spa, riposo, ritiro, no-stress).

Turisti ce ne sono ma non in quantità sufficiente a condizionarne l’economia e il paesaggio, a renderla in qualche modo meno genuina. Ma è una città vera e propria, con tutti i pro e i contro di una città – più occasioni sociali, attività, opportunità da una parte e più traffico, inquinamento e cemento da quell’altra – ma con le sue genuine bellezze e peculiarità: una città in cui si vive bene. E io infatti mi ci sono trovato subito benissimo.

Di nuovo Airbnb è stato determinante per trovare una prima sistemazione provvisoria (in pieno centro e per 12 euro a notte!) ed una seconda ad affitto mensile.

La procedura ormai rodata è la seguente:

1) si prende una stanza su airbnb per un paio di giorni e si valuta se ci piace la casa, il quartiere… ci si guarda un po’ attorno;

2) se il nostro host è disponibile è spesso possibile contrattare un prezzo per un affitto mensile o settimanale;

3) se si cerca una sistemazione più a lungo termine si possono valutare questi siti web:
http://www.pisocompartido.com/
http://www.milanuncios.com/
http://www.fotocasa.es
http://www.idealista.com
http://www.segundamano.es

I costi degli affitti sono in linea con quelli che ho incontrato a Corralejo (al momento pago 270 euro al mese per una stanza in appartamento condiviso ma con bagno privato), con il vantaggio che c’è molta più varietà e disponibilità di sistemazioni e soprattutto c’è molta più disponibilità di sistemazioni con Wi-Fi!

Anche il costo della vita è paragonabile a quello di Fuerteventura (guarda questa tabella comparativa dei prezzi Fuerteventura – Italia): non è il mio caso ma secondo me se vieni qui per un periodo di “ritiro”, per concentrarti su un tuo progetto, esci con moderazione e ti prepari da mangiare a casa… potresti spendere anche 600 euro al mese affitto compreso.

Finalmente, ritovandomi in casa con spagnoli, mi vedo costretto a parlare un po’ di spagnolo!

Si parla spagnolo e si ricomincia a parlare anche un po’ di inglese: innanzitutto nella comunità dei nomadi e dei professionisti digitali ma poi, anche se manca un significativo movimento di turisti, non mancano invece expats e viaggiatori di varia natura e nazionalità. Segno del fatto che qualche motivo per scegliere Las Palmas come base di un progetto di vita a tempo indeterminato… ci deve essere!

Non si vede molto bene ma questo sono io che tengo un intervento amichevole di una 15ina di minuti (in inglese!) durante un incontro di “Digital Nomads in Gran Canaria” al Surf Office: https://twitter.com/surfoffice/status/459785161165778945/photo/1. C’è bisogno di nuovi interventi! Se passi da queste parti… prepara delle slide! 😉

Non mancano neanche qui gli italiani e curiosamente inizia a delinearsi una bizzarra tendenza: che sia qui o a Fuerteventura, gli italiani arrivano, si innamorano del posto e rimangono… senza neanche valutare le altre isole! Ma del resto anch’io rischiavo di fare la stessa “fine”.

Insomma non è una città che lascerà il segno nel turista di passaggio, non è neanche una città in grado di procurarti la sindrome di Stendhal (che mi insegna Wikipedia viene chiamata anche “sindrome di Firenze”). Ma è una città che se avrai il tempo di vivertela con calma e la sensibilità giusta per apprezzarla saprà darti qualcosa in cambio di una tua visita (prolungata).

E poi, male che vada, ci sono sempre Las Canteras, Vegueta, Gran Canaria e tutti i Canariones*!

* Mi sono interessato con una certa passione (lo spagnolo ha quel suo modo di mettere allegria nelle parole) ai nomi degli abitanti delle varie isole. Siccome queste informazioni non si trovano facilmente su internet… Ecco cosa ho scoperto:
– Tenerife: Chicharreros (si pronuncia “ciciarreros”);
– Gran Canaria: Canariones;
– Lanzarote: Conejeros (si pronuncia “conekeros”);
– Fuerteventura: Majoreros (si pronuncia “makoreros”);
– La Palma: Palmeros;
– La Gomera: Gomeros;
– El Hierro: Herreños (si pronuncia “erregnos”).

Las Canteras

Con i suoi 3 km percorribili in circa 40 minuti passeggiando gradevolmente nel paseo che la costeggia (ricco di negozi, locali e ristorantini di varia natura), Las Canteras è la spiaggia principale di Las Palmas. E che spiaggia! Sta praticamente in città, a 2 passi dal suo centro e ne delimita tutta la parte Nord-Ovest. Si anima nel weekend, mentre durante la settimana rimane piuttosto poco affollata. Las Canteras tende ad essere più ampia all’inizio e di sabbia dorata mentre verso la fine assume un colorito un po’ preoccupante, tendente al petrolio (ma niente paura: è solo polvere vulcanica). La parte finale – La Cicer – è anche quella più giovane, quella dei surfisti.

A volte al tramonto in una giornata un po’ nuvolosa la spiaggia de La Cicer si spopola, rimane qualche surfista in lontananza passeggiare sulla riva, il sole fa strani giochi di luce con le nuvole e con l’oceano. Oppure la sera, dopo un interessante conferenza tra nomadi e imprenditori digitali e qualche bicchiere al Mumbai, la spiaggia deserta illuminata dalle luci del paseo… Si rimane incantati di fronte ad una visione semplice e inspiegabilmente bella. La mente va in palla e si rimane soli, senza filtri, senza parole e senza pensieri a separare noi e questo spettacolo misteriosamente perfetto. Un piccolo satori concesso ai viaggiatori.

Ma alla fine un pensiero emerge:

Come si fa a non essere nel posto giusto quando si è a Las Canteras!

La Vegueta

Vegueta è il quartiere più antico della città, quello che fu – per un breve periodo – casa per Cristoforo Colombo. Il giovedì sera è immancabile La Ruta de Los Pinchos, evento durante il quale i numerosi baretti del quartiere si esibiscono nella vendita di birra a 1 euro e stuzzichini di vario tipo. Una sorta di happy hour che dura tutta la sera ma che probabilmente non ha niente a che fare con quelli che sono gli happy hour nella nostra esperienza: alla Ruta de Los Pinchos si potrà infatti respirare un’atmosfera piacevole e rilassata, senza stress, senza alcuna tensione. Un assaggio di quello che secondo me è il carattere de…

I Canariones

Sarà l’entusiasmo di essere in un posto nuovo ma io ‘sti Canariones li ho trovati proprio meravigliosi: è pericoloso generalizzare ma ho apprezzato molto quell’amichevole e gentile calore che forse li accomuna un po’ a tutta la Spagna del Sud ma che – non ho potuto fare a meno di notare – non ho incontrato a Corralejo (e l’atroce sospetto è che questo sia forse dovuto alla pessima reputazione che alcuni compatrioti hanno contribuito a creare nei confronti degli abitanti originari di Corralejo).

Spesso i Canariones ti sorprendono con una battuta, un sorriso genuino, un modo di fare che ti permette di lasciare un incontro (con un barista, un cameriere, un commesso… o con un esponente delle istituzioni!) con un umore migliore di come l’hai iniziato. E cosa si può chiedere di più dal popolo che ci ospita!

Piccola chicca per gli amanti del calcio: la mascotte della gloriosa UD Las Palmas è un canarino! E il grido di vittoria – con i quali i Canariones inneggiano ogni volta che la squadra fa un gol – è “Pio Pio”! Immagina il mio stupore quando ho sentito per la prima volta – davanti ai maxischermi dei locali di Las Palmas – le folle intonare ritimicamente “Pio Pio! Pio Pio!”

Gran Canaria

Gran Canaria non manca certo di location da visitare, attività da fare, attrazioni da scoprire… Ma la cosa più sorprendente di Gran Canaria sono i suoi microclimi. Ecco cosa ti potrebbe capitare noleggiando una macchina per farti un tour dell’isola:

1) Partendo da Las Palmas, potresti andare a visitare i paesini di montagna che stanno a pochi minuti dalla città, goderti uno scenario verde lussureggiante (erano 5 mesi che non vedevo montagne verdi!) e un gradevole fresco, anche dovuto al cielo coperto tendente alla pioggerellina-appena-accennata…

2) Poi ripartire e dirigerti a Sud, dove presto il verde lascerà spazio ad uno scenario arido e deserto che ricorda molto quello di Fuerteventura, ci sarà un sole che spaccherà le pietre e diversi gradi di temperatura in più. Il tutto in meno di mezz’ora di macchina!

Il Sud – sembra una cosa comune alle maggiori isole canarie – è terra di conquista di turisti da pacchetto, costellato di paesoni riadattatisi a villaggi turistici e gode generalmente di un clima più sereno e solare ma non necessariamente migliore: il sole è piuttosto aggressivo e dopo un po’ che si vive qui non si disprezzano le frequenti nuvole di Las Palmas che vengono a coprire un cielo altrimenti troppo azzurro e a rinfrescare un po’ le proprie attività quotidiane. Il fenomeno ha un nome piuttosto curioso: la Panza de Burro – la pancia dell’asino – ed è condiviso con Tenerife e le altre isole canarie!

Ma ecco forse un’immagine che farà capire che tempo aspettarsi alle Canarie.

Ma che tu vada al Nord o al Sud di una qualsiasi delle 7 isole… sei sempre alle Canarie e ti potrai aspettare il miglior clima del mondo! Quello che ha ispirato questo sito

Las Palmas Digitale

Innanzitutto è molto facile a Las Palmas trovare una sistemazione in affitto con una più che decorosa connessione Wi-Fi.

Non mi sono imbattuto in molti locali attrezzati per lavorare su internet o in personaggi sospetti seduti ai tavolini di un café passare diverse ore di fronte al loro laptop.

Diverso è invece il discorso “coworking space”: ce ne sono parecchi, ben organizzati e moderatamente frequentati! Ecco una bella mappa degli spazi di Coworking di Gran Canaria*. E ti posso assicurare che ne manca di sicuro qualcuno!

* Nel sito indicato www.coworkingspain.es troverai la mappa dei coworking space di tutta la Spagna (quelli che si sono registrati). Come potrai vedere tu stesso… si direbbe che la Spagna si stia muovendo proprio bene!

La scena nomade digitale è ancora in via di evoluzione (punto di riferimento principale: questo gruppo su facebook) ma è compatta, attiva e vivace.

Ecco alcune belle persone che ho incontrato (per chi non parla italiano le traduzioni sono ovviamente mie):

Thorsten Gorny

Thorsten GornyHo incontrato Thorsten nei miei primi giorni a Las Palmas andando a visitare il Nemesys 2.0, un coworking space molto ben organizzato ed arredato in maniera veramente molto professionale.

Thorsten è di Berlino ed è un consulente aziendale freelance specializzato nell’aiutare le aziende ICT ad aprirsi a nuovi mercati. Al momento è impegnato in un progetto a lungo termine con un‘azienda americana che sviluppa Mobile Apps per imprese.

Ecco perché ha deciso di trasferirsi a Las Palmas:

Dopo aver vissuto nella San Francisco Bay Area ed essermi abituato al sole della California, cercavo un bel posto dove vivere, un posto solare ma più vicino a casa. Las Palmas offre esattamente quello che cerchi se ti piacciono il sole, la natura e le persone positive e amichevoli!

Georgia Briata

Georgia BriataL’ho incontrata la prima volta a Chiang Mai, la seconda volta a Fuerteventura e ora eccola a Las Palmas! Georgia non è ancora nomade digitale (è qui con un’azienda che si occupa di prodotti a base di Aloe Vera) ma potrebbe diventarlo presto: abbiamo un ecommerce e un progetto di infomarketing da fare assieme!

Ecco la sua esperienza e la sua bella visione di Las Palmas:

All’inizio l’ho odiata! Ero qui per lavoro e mi sono subito scontrata con le differenze tra i miei ideali di paradiso (spiagge infinite, silenzio, natura, sole) e la realtà: cieli grigi, rumore, vento incessante e pungente… Parlando invece con le persone mi sono stupita di come molti avevano una visione diametralmente opposta: una città fantastica con un ottimo clima, opportunità e gente meravigliosa. Un paradiso!

Poi a un certo punto qualcosa è cambiato. Dopo 4 mesi adoro il suo clima, mai troppo caldo, mai troppo freddo, adoro il vento, adoro le persone e non sento neanche più il rumore. Ho capito che Las Palmas è uno specchio: la sua forte energia farà venire fuori le tue parti nascoste, quelle luminose e quelle d’ombra… non lo potrai evitare ma se la lasci fare Las Palmas potrebbe anche ‘guarirti’!

Questo è quello che è successo a me. Ora sento Las Palmas come casa, perché assomiglia a me. A cosa dovrebbe assomigliare il paradiso?

Peter Fabor

Peter FaborPeter, dalla Slovacchia, è un user experience designer, ma qui a Las Palmas ha avuto la bella idea di aprire il mitico Surf Office un coworking+coliving che ospita soprattutto imprenditori digitali in cerca di qualche settimana di vacanza-lavoro (se non hai mai provato a lavorare da remoto e vuoi stare 1 o 2 settimane a Las Palmas senza doverti cercare casa e “ufficio”… la soluzione del Surf Office potrebbe fare al caso tuo).

“I principali vantaggi di Las Palmas per i nomadi digitali europei è che qui sei ancora nell’Unione Europea, il costo della vita è piuttosto basso paragonato a quello dei paesi occidentali e potrai trovare connessioni internet stabili e veloci.”

I Fratelli Bakken

I fratelli BakkenPer i norvegesi Martin e Anders Bakken vivere a Las Palmas è molto conveniente visto che con quello che costa una camera singola a Oslo qua si possono permettere un miniappartamento (ciascuno!) a Las Canteras vista mare. I fratelli Bakken hanno una loro web company (www.mitamedia.no) ma quando gli ho chiesto cosa fanno mi hanno risposto che si occupano di affiliate marketing (in altre parole guadagnano con la pubblicità dei loro siti).

Ecco le loro impressioni di Las Palmas:

Un posto meraviglioso, ottimo clima e un sacco di belle persone in tutta la città. Nonostante la scena nomade digitale non sia la più movimentata non mancano spazi di coworking e opportunità.


Un altro entusiasmante capitolo da aggiungere all’argomento Las Palmas Digitale è l’ambiente delle startup. Ho avuto modo di conoscere questo ambiente ad un Tech Meetup al Surf Office: gente veramente molto interessante, con idee incredibili (una tra tutte, l’app che incrociando dati clinici potrebbe essere in grado di diagnosticare l’Alzheimer!), idee che hanno trovato il supporto e il nutrimento dell’Incube, un incubatore/acceleratore patrocinato dalla Sociedad de Promoción Económica de Gran Canaria (sono già in contatto con loro e mi hanno promesso di avvisarmi all’avvio del prossimo bando!)

Il fatto che a Gran Canaria ci sia un incubatore di startup mi ha veramente riempito di entusiasmo: non solo Las Palmas mi sembra il posto giusto dal punto di vista climatico e sociale ma ora scopro anche che non mancano opportunità da un punto di vista imprenditoriale e tecnologico!


Las Palmas: il Nuovo Quartier Generale dei Nomadi Digitali Europei?

Las Palmas ha tutti i requisiti per diventare un nuovo hub per nomadi digitali – soprattutto europei – e c’è gente che con passione ed entusiasmo si sforza di promuovere quest’idea!

Ecco una bella sintesi dei motivi che fanno di Las Palmas de Gran Canaria il posto ideale per i nomadi digitali europei:

  • E’ sempre primavera. La temperatura media si aggira sui 22 gradi senza grosse escursioni termiche tra inverno ed estate (18ºC a gennaio e di 24ºC ad agosto).
  • Le Canarie godono di un maggior numero di ore di sole durante l’anno (che fa sempre bene, soprattutto all’umore).
  • Siamo in Europa, non abbiamo bisogno di visti di ingresso per entrare o per rimanere a oltranza e la moneta ufficiale è l’euro.
  • Ci sono – mi dicono – ottimi servizi sanitari e non ci sono malattie tipiche delle Canarie. Un’altra cosa di cui spesso ci si dimentica: ci sono poche zanzare!
  • Basso costo della vita rispetto agli standard europei.
  • Abbiamo la fibra ottica! E’ disponibile di solito nei coworking space ma anche le connessioni casalinghe di solito sono più che decorose.
  • Gran Canaria offre una certa diversità di microclimi e numerose attività tra cui escursioni, surf, attività sportive e ricreative.
  • Siamo a poche ore di volo da casa e anche i prezzi dei biglietti aerei sono piuttosto economici.
  • I Canariones sono molto aperti e disponibili e non per niente Gran Canaria ha attirato expats di diverse nazionalità; si possono incontrare spesso situazioni multiculturali.
  • Si parla spagnolo con i locali e inglese tra nomadi digitali ed expats. Se non tecnicamente le lingue più parlate al mondo secondo me da un punto di vista imprenditoriale-digitale sono queste le lingue più importanti (vedi ad esempio le lingue di internet)
  • Agevolazioni fiscali per chi si trasferisce e viene ad investire qui.
  • Abbiamo una varietà di coworking space e pure un incubatore di startup!
  • Ci sono ottimi organizzatori di eventi che si impegnano a far crescere Las Palmas come un luogo dove fare networking tra professionisti digitali e dove fare impresa 2.0.

Quindi, per certi versi, ora che la comunità dei nomadi ed imprenditori digitali è ancora piccola, questo potrebbe essere il momento giusto per venire a Las Palmas, il momento in cui si respira forte un’atmosfera di cooperazione e dove potrebbero nascere delle opportunità importanti.

Per quanto mi riguarda, il passaggio da Fuerteventura a Gran Canaria è stato molto significativo: mi incoraggia a continuare l’esplorazione delle isole per scoprire nuove opportunità e nuove situazioni fertili di progetti di vita. Sembra proprio vero quello che si dice: ognuna delle 7 isole ha un suo carattere!

A questo punto me ne mancano ancora 5 e la prossima tappa promette già molto bene: Tenerife!

Ma Las Palmas mi ha proprio entusiasmato ed è probabile, che dopo aver esplorato le altre isole, io ritorni qui a fare base. E poi, se mi viene una bella idea, non si sa mai che mi prendano nel prossimo programma di accelerazione per startup!

Oppure potrei tornare a Fuerteventura a rispolverare quel progetto di coworking space a Corralejo (ce ne sarebbe proprio bisogno)…

Ricordati di contattarmi se passi da queste parti. Ci faremo un caffè, un bicchiere o qualche serata tra nomadi digitali. Nel frattempo, se hai delle domande, delle proposte o delle considerazioni da fare… lascia pure un commento qua sotto!
¡Hasta luego!



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