Le Domande Imprescindibili per Creare il Lavoro Giusto per Te

In questo post voglio condividere i passi e le domande che mi hanno portato a creare la mia attività, sperando che possano esserti d'ispirazione e aiuto se anche tu vuoi creare il lavoro giusto per te.

Lara Ghiotto: Appassionata di viaggi, culture lontane, sostenibilità e nuovi stili di vita. Dopo anni di ricerca ho trovato la mia strada grazie alla rete e oggi lavoro da dove voglio facendo quello che più mi appassiona: aiutare le persone che vogliono migliorare il mondo a costruire la loro attività, dare il loro contributo e vivere la vita che desiderano.

Pubblicato il: 21 Novembre 2015 | Categoria:

Per anni sono passata da un lavoro all’altro, cercando una professione che mi appassionasse, ma senza successo. Ero sempre insoddisfatta.

In questa situazione, la domanda “cosa mi piace fare?” era per me vuota, troppo vaga, all’atto pratico inutile. Inoltre, tendevo a cercare possibilità di impiego che ritenevo adatte a una laureata in ingegneria: in studi professionali, in aziende, nel settore pubblico, ecc.

Da un lato era difficile pensare di mettere da parte una laurea che mi era costata cinque anni di impegno e studi, dall’altro, anche quando mi guardavo attorno e provavo a immaginare un lavoro completamente diverso, non arrivavano idee.

Il vero cambiamento è arrivato quando ho iniziato a guardare le cose da un punto di vista differente, ovvero partendo da me stessa, analizzando chi ero e le mie caratteristiche.


In questa fase, al posto di un semplice “cosa vorrei fare”, mi sono posta queste domande:
  • Quali sono le aree che da sempre accendono la mia curiosità e la mia attenzione?
  • Quali sono i miei talenti e i miei punti di forza?
  • Con quale tipo di persone mi piacerebbe interagire ogni giorno?
  • Quali sono i miei valori, le cose in cui credo?

Chiarire tutto questo è stato un primo passo fondamentale. C’è voluto tempo, ma è stato tempo ben speso: stavo mettendo basi solide per il mio futuro e non avrei più avuto bisogno di tornare sui miei passi, mettendo in dubbio le decisioni prese.


Il secondo passo è stato chiedermi:
  • Come posso mettere tutto quello che so e che sono al servizio degli altri?
  • Come posso fare qualcosa di così utile e importante che le persone sarebbero disposte a pagare per i miei servizi?

E, quando sono iniziate ad arrivare le prime idee, mi sono chiesta:

  • Chi fa già qualcosa di simile?

A questo punto, trovate le risposte che cercavo, mi è capitata una cosa che capita a molti: tutto quello che avevo fatto fino a quel momento–studi, esperienze, letture–si è composto per creare un panorama coerente. Tutto è diventato utile e funzionale all’idea di business che si stava configurando.


Il terzo passo è stato chiedermi:
  • Come voglio vivere? Preferisco una vita nomade o stanziale, al caldo o al freddo, al mare o in montagna, in città o in campagna?

Riflettevo da molti anni sul mio bisogno di libertà e contatto con la natura, come sul desiderio di ridurre la mia impronta ecologica.

Quando ho creato il mio sito web, tuttavia, non ho pensato a tutto ciò: ho investito in quello che amavo fare e solo in seguito mi sono resa conto che avrei potuto vivere come desideravo (ad esempio in un piccolo paesino sperduto sui monti o trasferirmi in qualsiasi altro posto raggiunto da Internet). Così ho continuato ad investire soprattutto sulla parte online della mia attività.

“Non viviamo dove ci porta il lavoro, ma ci portiamo il lavoro dove decidiamo di vivere: prima è stato in campagna, ora un po’ in campagna un po’ in città e per il futuro stiamo già ragionando su nuovi orizzonti”.

Nel corso del tempo le mie necessità e i miei desideri sono cambiati: anni fa, se avessi fatto quello che faccio oggi, avrei trascorso la maggior parte dell’anno, zaino in spalla, a zonzo per il Sud America. Ora molto ruota attorno alle necessità di mio figlio: la scuola, il suo bisogno di socializzare e avere stabilità, eppure, anche in questa nuova situazione, il mio lavoro non costituisce un intralcio (e lo stesso vale per quello del mio compagno, che, come me, lavora online), anzi: è un elemento che continua ad assicurarmi grande libertà.


E tu, hai mai riflettuto su come dev’essere il lavoro giusto per te? Quali sono le domande su cui hai costruito o intendi costruire il tuo lavoro? Sarò felice di conoscere il tuo punto di vista: fammelo sapere nei commenti.



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