I Vantaggi di Avere Un Blog per Un Nomade Digitale

Ti racconto quali sono i vantaggi di avere un blog quando vivi e lavori in giro per il mondo

Gaspare Armato: Ho 51 anni. Metà della vita trascorsa da nomade e da sette sono anche digitale. La scrittura e la Storia sono le passioni che mi hanno sempre accompagnato. Nel mio girovagare, mi piace entrare in contatto con la memoria storica del luogo in cui vivo. In viaggio per il Sud America.

Pubblicato il: 28 Agosto 2013 | Categoria:

Ciao, hai preso il caffè stamani?

No, non per nulla… a volte un caffè può portare anche guadagni inaspettati, specialmente se nel tuo biglietto di visita scrivi l’indirizzo del tuo blog e della e.mail.

Come? Dici che sto delirando?

Forse, prima però ti racconto la mia esperienza.

Bogotà, maggio 2012.

Sono seduto in Juan Valdez café, nel centro commerciale Palatino, e mentre scrivo un articolo per il mio blog, sorseggio un caffè espresso “doble”.

Un anziano mi fissa per interi minuti, guarda me, le dita che pigiano sulla tastiera, il mio Mac, poi i fogli che ho accanto. D’improvviso avvicina la sua sedia e:

“Scusi, vedo che scrive in italiano, lei è italiano?”

– Sì, posso esserle utile?

“Sto cercando qualcuno che mi dia un’infarinatura d’italiano, sa, a dicembre vado a visitare l’Italia con altri amici”.

– Bene, si organizzi e quando desidera mi chiami, le lascio il mio bigliettino, c’è anche il mio blog.

“Ah, estupendo! il suo blog, così posso già iniziare ad esercitarmi”.

Per farla breve, giacché ci fermammo per almeno un’ora a parlare, diedi lezioni per diversi mesi a due coppie di anziani che per Natale dovevano viaggiare. E quando conobbi il figlio, fu lui a scrivermi via e.mail, mi disse essere rimasto colpito dagli argomenti che trattavo e dal mio buon italiano (uhm!).

Ok. Andiamo con ordine, ché la strada è stata lunga, sinuosa, pietrosa. Ritorniamo a qualche decina di anni addietro: tutto ha una causa, tutto ha un effetto!

Iniziò con internet, accadde con le prime e.mail, avvenne con la prima pagina web, risibile ai nostri giorni, che organizzai a mia moglie.

Pagina web di cata's craft

Eppur quella semplice paginetta web ebbe una sua utilità, fu vetrina per le nostre vendite, trampolino di lancio dei nostri prodotti “decorative craft“, pagina in cui una serie di foto presentavano il nostro artigianato, mentre nei biglietti da visita inserivo sia la mail che l’indirizzo del catalogo virtuale: curiosa novità per l’epoca!

Curiosa, giacché quando andavamo a visitare i potenziali clienti e li invitavamo a entrare nella pagina web – erano pochi coloro che, al tempo, avevano una connessione – per meglio rendersi conto del nostro lavoro, rimanevano stupiti e quasi per “miracolo tecnologico” compravano in base alle foto, scegliendo il disegno e l’eventuale mobile.

Da quel momento capii che se volevamo fare buona impressione, sarebbe stato utile avere una vetrina virtuale – ancora non esistevano i blog -, un sito dove presentarci, inserire la nostra attività, un catalogo insomma.

Proseguiamo per il Cammino.

Dopo anni trascorsi in Spagna, navigando qua e là, durante i quali un forum nautico spagnolo fu di gran aiuto per racimolare qualche spicciolo, si ritornò a vivere per qualche tempo in Italia, Italia, dove concepii babilonia61.

babilonia61

Nacque sulla piattaforma di Virgilio nell’avanzato autunno del 2005, lì iniziai la mia avventura di blogger, poi l’anno dopo traslocai su Splinder, per finire prima su WordPress.com e poi su WordPress.org, (Conosci le differenze tra WordPress.com e WordPress.org?) un percorso che ha dischiuso porte impensabili qualche tempo prima, specialmente ora da nomade digitale.

Babilonia61 si sviluppò come “recipiente attivo” per condividere gli appunti che avevo preso negli anni, appunti che si riferivano alla Storia moderna e che desideravo mettere on line a disposizione di tutti.

Così fu, così mi avventurai per una nicchia molto ristretta. Il blog crebbe, passò da poche visite al giorno fino a centinaia di pagine viste, raggiungendo talvolta le migliaia: un successo inaspettato per un argomento che interessava e interessa veramente pochi.

E nello sviluppo due furono i punti chiave che lo facilitarono, oltre ai contenuti di valore che man mano riversavo in Rete:

pagina_aboutme

“Metterci la faccia”, nel vero senso della parola. Una delle prime pagine che allestii fu l’About me, per raccontare un po’ di me, un primo possibile empatico approccio con il lettore per creare un legame. Pagina essenziale imprescindibile necessaria.




Inoltre:

monografie

Se desideravo vendere qualcosa dovevo preparare un buon prodotto, e il prodotto di babilonia61 erano e sono le Monografie da scaricare per solo €. 1,50, agili e pratici e.book, destinati a studenti, insegnanti, appassionati, curiosi, semplici lettori, che raccolgono i principali argomenti del periodo storico moderno.


Nel frattempo, in questi anni ho avuto tempo per approfondire temi che mi sono stati a cuore, ecco dunque le mie pubblicazioni – My books -, anch’esse da scaricare per pochi euro.

No, tranquillo, non sto deviando dal tema dell’articolo, tutto segue una logica, tutto nella vita è inoltre relazione-interelazione, è un percorso evolutivo.

Se la vecchia pagina web di Cata’s craft del 1999 era stata vetrina per “far vedere” i nostri prodotti, il blog babilonia61, oramai in linea da oltre 7 anni, fu ed è il mio biglietto di visita, che mi ha altresì dato possibilità di lavori diretti, per esempio correzioni di tesine a carattere storico, e indiretti. Ma non solo.

Ti riporto solo due delle tante esperienze, le ultime legate al nomadismo digitale:

1) Ricerca appartamento a Bogotà: la “dueña” desidera sapere chi sono cosa faccio, giacché mi domanda come si potrebbe fidare di persone sconosciute e per di più a distanza di migliaia di chilometri?

Ebbene, la signora Sofia aveva studiato italiano e l’invito a visitare il mio blog, oltre quello di mia moglie, fu provvidenziale, come provvidenziale fu la foto che avevo inserito nell’About me, ché, mi confidò, aver “visto” chi fossi, procurandole simpatia – la forza di una immagine! –

2) Ero a pranzo in un ristorantino nella Candelaria, quartiere storico nel centro di Bogotà, accanto a me una coppia di mezza età parlava della necessità di cercare qualcuno che desse una serie di lezioni pratiche su “Como encontrar recursos útiles en la web para la redacción de un ensayo historico”. Non ho resistito, mi avvicino, mi presento, do le mie referenze, allungo un paio di bigliettini di visita in cui c’è annotata la direzione del mio blog. Li saluto, vado via… non ci penso più.

La settimana dopo mi telefona Alain, ci ritroviamo per prendere un caffè e mi assegna l’incarico di tenere quattro lezioni per conto suo ai suoi allievi.

Il blog, caro amico! se non avessi visto il suo blog e letto qua e là per entrare nelle sue capacità, beh, sarebbe stato difficile accettare la sua proposta.


Grazie al blog portai a casa per quattro lezioni 450.000 pesos col., per circa 6 ore.

Ultimamente, studiando gli indigeni locali, fra i quali Katíos, Embera, Muisca, ho avuto la possibilità di riunirmi con un gruppo di studiosi – intervistando uno di loro e presentandolo nel blog sia in italiano sia in spagnolo -, creandosi una simpatica energia che mi ha portato a dare lezioni di italiano a un paio di loro. Il tutto frequentando una biblioteca locale.

Cosicché, credo sia giunto il momento di fare il punto e dare delle dritte di carattere pratico:

  • Inizia un blog – l’argomento dipende dalle tue passioni – su una buona piattaforma magari a pagamento, spendere un centinaio di euro l’anno non porteranno certo alla povertà, da queste parti dicono, “lo barato sale caro”.
  • Aggiorna con costanza più volte a settimana, scrivi articoli di valore che potranno essere utili, vai oltre la semplice informazione, crea amicizia con il lettore.
  • Apri le relative pagine facebook, twitter, google+, non dimenticarti di linkedIn, oltre ad attualizzarle giornalmente, commenta con qualità anche nei tuoi contatti.
  • Sii onesto, serio, professionale, responsabile nelle attività on-line, in Rete nulla si distrugge, tutto resta pur nel trascorrere dei decenni.
  • Stampa i tuoi bigliettini di visita inserendo l’indirizzo del blog e della e.mail, oltre all’attività che svolgi.
  • Frequenta quei luoghi che tu pensi potrebbero aiutarti a conoscere persone con le quali sarà possibile un rapporto di lavoro, non avere paura di domandare, buttati, sii sfacciato educatamente, metti a disposizione la tua esperienza.
  • Vai oltre il Web, oltre la Rete.

Occorre tempo, impegno, dedizione, passione, cura, occorre credere nel lavoro che fai, occorre grinta, occorre essere preparati a rivedere le proprie idee, talvolta correggere il tiro, occorre socializzare, essere aperti, comunicare.

Sono sicuro che i giochi della vita ci facciano incontrare le persone di cui abbiamo bisogno nel momento e nel posto giusto, ma dobbiamo essere preparati, attenti a salire sul treno con il bagaglio, pronti a dimostrare le nostre abilità, e allora, il blog sarà punto di partenza per lavori diretti e indiretti, sarà il prolungamento del nostro sapere, delle nostre esperienze, sarà una risorsa che agevolerà i guadagni. Il nomade digitale deve essere elastico nelle sue entrate, deve saper adoperare le carte che la vita presenta, deve, in poche parole, giovarsi della tecnologia per vivere viaggiando.

E tu, hai già un blog? Hai pensato aprire uno per presentare i tuoi lavori o te stesso? Pensi si possa inserire il tuo blog nel curriculum lavorativo?




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