Sara Bigatti

Sara Bigatti
Nazionalità:
Italiana
Stato e città:
Italia - Milano
Profilo personale:

Insegnante di Yoga e Web Designer Freelance

Stile di vita:
Nomade Digitale, tra Web Design e Yoga
Le sue passioni:
Viaggi, Yoga e Graphic Design
Social links:

Questa è una storia che nasce sulla spiaggia di Jesolo, nel pieno dei luccicanti anni ’80… sa di cose semplici, come la sabbia, le mani appiccicose di gelato, le chiacchiere sulla battigia, ma ha dentro tutta l’essenza di un futuro che allora era così lontano da sembrare quasi inimmaginabile e adesso è realizzato.


Come Tutto Ha Avuto Inizio…

Sara

Sara è solo una bambina in vacanza con i nonni, eppure sono proprio loro, forse inconsapevolmente, a infondere in lei la voglia di viaggiare, di conoscere altri Paesi e altre culture, allontanando la paura che ‘fare la valigia e partire’ sia smarrire un po’ di sé. Prima della nascita della madre di Sara, i suoi nonni si erano trasferiti in Svizzera, per costruirsi un futuro più solido.

“Guardavo ammirata i miei nonni chiacchierare amabilmente con i turisti tedeschi e inglesi: erano gli unici nonni di tutta la spiaggia a farlo. Ne ero orgogliosa e, nella mia testa di bambina, pensavo che partire doveva essere proprio una bella cosa se poi si può tornare ed essere migliori.”

Gli anni passano e Sara intraprende la strada comune a molti giovani: gli studi superiori, i buoni voti, la scelta del percorso universitario. Si laurea al Politecnico di Milano, la sua città, in Design Industriale: vuole progettare prodotti belli, innovativi, originali, che piacciano alla gente e trasmettano il suo estro.


I Primi Passi nel Mondo del Lavoro

Sara è creativa, ambiziosa e ha voglia di fare. Non le resta difficile, subito dopo la laurea nel 2003, entrare in uno studio di progettazione come tirocinante. Disegna lampade, divani, poltrone, oggetti di design per la casa. Sembra proprio che la sua vita stia prendendo il passo giusto.

Nella sua vita c’è Max, un creativo come lei, e ben presto, impegnandosi giorno dopo giorno, dando sempre il massimo e mettendoci anche quel qualcosa in più che fa la differenza, è convinta che conquisterà la propria indipendenza economica e potrà davvero dirsi realizzata.

Passano quasi due anni e il meccanismo inizia a rallentare, fino ad incepparsi. Sara è pronta per un salto professionale, o meglio è pronta per un vero lavoro, ma rimbalza su muri di gomma.

Un racconto comune, già sentito: ha un ottimo curriculum, i suoi lavori piacciono ma tutto ciò che le è offerto sono stage non retribuiti, o quantificati in due blocchetti di buoni pasto o in rimborsi spese che neanche coprono l’abbonamento mensile ai mezzi pubblici.

Insieme alla certezza di non avere margini di trattativa, se lei se ne va o dice no c’è un intero esercito di giovani freschi di laurea pronti a prendere il suo posto. E Sara glielo lascia, senza rimpianti, ma con una grande amarezza.


Una Nuova Città per Trovare Se Stessa

Restare a Milano non ha più molto senso e Sara parte per Londra, insieme alla sua amica Silvia. Non ha mai studiato l’inglese e non sa bene cosa farà una volta arrivata nella City, la sua è quasi una fuga.

Il trasferimento a Londra non è l’unico grande cambiamento nella sua vita: Max parte per il Guatemala, un’occasione che non può perdere. Le loro strade inevitabilmente si dividono.

Dopo i primi momenti d’incertezza e qualche lavoretto occasionale, Sara inizia a lavorare da Harrods, i grandi magazzini più famosi al mondo. E’ una commessa del reparto argenteria: vendere e sorridere. That’s it!

I turni pazzeschi, i colleghi di diverse nazionalità, indiani, inglesi, bengalesi, ciascuno con la propria concezione del lavoro e dei rapporti interpersonali: difficile capire e ancora di più conviverci. Ancora più dura quando Sara rimane sola, dopo il rientro di Silvia in Italia.

“Un’esperienza che fatico ancora oggi a descrivere per quanto è stata complessa, ai limiti dell’insano: meriterebbe di essere raccontata in un libro, eppure è stata fondamentale per la mia ‘rinascita’ personale. Proprio in quelle faticose ore di convivenza forzata con colleghi, così lontani da me per cultura e abitudini, è come se mi fossi resa conto che esisteva un mondo intero da esplorare oltre la vita stretta che mi ero costruita intorno.”

E’ una luce dai contorni indefiniti, che Sara intravede ma non riesce a seguire. Fino a quando Max vola dal Messico a Londra per riprendersela e convincerla che restare a Londra è una follia.

2014-02-16_185815

Sara sa che ha ragione: la sua vita ha preso una piega non voluta. Non si piace, non si riconosce, il suo fisico si è appesantito, la sua mente si è come appannata. Al lavoro è troppo sotto pressione, è irascibile, scontrosa, fatica a tenere sotto controllo lo stress, che tenta di scaricare con pomeriggi di shopping, non ha vere gratificazioni. Gli spazi e le distanze di una grande città paradossalmente la opprimono, le tolgono tempo.

E così, anche se le paure su dove andrà e su cosa farà per mantenersi la bloccano, si lascia persuadere: rientrerà in Italia per poi ripartire a breve con Max.


Come Ha Iniziato sul Web?

Il rientro in Italia, seppur breve, è una tappa fondamentale nel percorso che porterà Sara a diventare una nomade digitale: a Londra guadagnava bene ma ormai sa che non riesce e non vuole lavorare solo per il corrispondente valore della busta paga. Sara vuole fare qualcosa che parli di lei, che riesca a raccontarla e la coinvolga e sa che solo la progettazione e il disegno possono farlo.

E’ il suo ritorno alla grafica: da autodidatta, Sara entra nel mondo del Web Design, occupandosi di progettazione e realizzazione grafica di siti web.

Così il tavolo da disegno degli anni post universitari diventa lo schermo del computer e il mouse è una veloce matita.

Non è facile agli inizi, soprattutto per chi parte da zero, ma con la sua formazione e qualche timida precedente esperienza di siti in Flash, unite a una forte motivazione e a ore ed ore di studio e lavoro, riesce in breve a fare passi da gigante.

Quando ho chiesto a Sara come fosse riuscita a ripartire con così tanto slancio e convinzione dopo quella che molti avrebbero vissuto come una disfatta, mi risponde che un grande aiuto le è venuto dallo Yoga, che quasi per caso aveva iniziato a praticare al rientro per ritrovare la forma fisica.

“Ho fatto molti sport in vita mia, senza riuscire mai a portali avanti con regolarità. Ero convinta di essere incapace di appassionarmi a una qualsiasi disciplina, non mi consideravo abbastanza decisa e costante. Non era così, semplicemente non avevo ancora trovato la mia strada.”

Lo Yoga, che Sara tiene a ribadire non essere solo un’attività sportiva ma una vera e propria forma mentis, fatta di equilibrio, conoscenza di sé, superamento dei limiti fisici e mentali determinati dalle nostre paure, è un vero e proprio acceleratore del suo cambiamento.


La Sua Prima Esperienza Come Nomade Digitale

Pochi mesi e Sara parte alla volta del Messico. L’arrivo a Playa del Carmen stravolge completamente l’idea che si era fatta di un trasferimento su due piedi: lei così attenta a pianificare ogni aspetto e a tenere tutto sotto controllo, si era tormentata pensando a quanto sarebbe stato difficile organizzarsi e abituarsi a una nuova casa, a un nuovo quartiere, a un clima diverso, a nuove persone e soprattutto credeva che non sarebbe stato facile portare avanti e dare la svolta necessaria al suo lavoro di web designer freelance.

In quell’angolo di Messico, la natura è prorompente, mare azzurro, spiagge bianche, sole. La vita rallenta i suoi ritmi, le distanze si accorciano e le giornate si allungano, diventano piene, produttive, stimolanti. Tutti i pensieri negativi fatti prima della partenza sono svaniti, lo spirito creativo esplode.

Non solo. A Playa del Carmen, l’incontro con una magnetica insegnante di Yoga, Ellen de Jonge, che la introduce agli aspetti più vivi e appaganti del Vinyasa Yoga, segna un punto decisivo per Sara: sotto la sua guida, esercitandosi ogni giorno, riesce a certificarsi come insegnante con Yoga Alliance.


Come Le è Venuta l’Idea Vincente?

Sara inizia a insegnare in una scuola locale, ma un nuovo progetto, ben più ambizioso e creativo, inizia a prendere forma nella sua testa.

L’attività di web designer freelance le aveva già regalato la libertà di potersi spostare, di non essere più vincolata a una città per poter lavorare. In una parola, le aveva regalato l’indipendenza, dai luoghi e dall’abitudine.

Sara si sente pronta per il passo successivo: dal lavoro freelance sul Web a un’attività online indipendente tutta sua, basata sulla sua più grande passione, lo Yoga.

Un progetto online che le permetta di viaggiare, di realizzarsi professionalmente mettendo a frutto le sue competenze e le sue passioni, per la propria soddisfazione personale, per dare vita e forma a idee e a progetti suoi e non più solo dei suoi clienti.


Come Nasce la Scimmia Yoga

2014-02-16_133606

La Scimmia Yoga, un progetto per l’insegnamento online dello Yoga, nasce a Bali, in Indonesia, dove Sara e Max trascorrono circa sei mesi tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013.

Sara inizia a lavorare senza sosta al suo progetto appoggiandosi a Startup Getaway, un acceleratore di start up che offre spazi di co-working e di co-living per far incontrare, confrontare e dare supporto professionale reciproco a creativi, professionisti, esperti di marketing online e ideatori di start up.

Per Sara StartUp Getaway diventa per sei mesi un ufficio, un luogo di ritrovo, una seconda casa: crea La Scimmia Yoga in un ambiente appassionante, dinamico e produttivo. Si sente stimolata e allo stesso tempo protetta, quasi coccolata: dove non arriva lei ci sono altri giovani startupper pronti a darle un aiuto concreto per realizzare il suo progetto.

E così in pochi mesi Sara realizza un video-corso di Yoga articolato in sei lezioni ed esce online con una Landing Page per promuoverlo e farsi conoscere sul Web, decidendo di rivolgersi al pubblico italiano.


Perché Ha Avuto Successo sul Web?

Sara si rende conto che in Rete ci sono molti siti sul Vinyasa Yoga, da noi conosciuto come Power Yoga, con molto materiale per l’apprendimento, come video-corsi, lezioni, manuali e altro ancora, ma nessuno offre un prodotto di qualità professionale certificata in italiano.

Sara dà un grande valore a tutte le persone che sono appassionate o semplicemente incuriosite dallo Yoga ma non hanno modo di praticarlo nei luoghi tradizionali: questa è la sua nicchia.

Lei sa bene di come sia difficile, vivendo in una grande città o facendo un lavoro che ti assorbe completamente, trovare la spinta, o talvolta addirittura semplicemente il tempo, per dedicarsi a uno sport o a una disciplina: decide perciò di rivolgersi a queste persone, realizzando delle video-lezioni, arricchite da una grafica che spiega ogni particolare, che ognuno dei suoi fans può scaricare e seguire a casa. E soprattutto Sara decide di offrire questo video-corso in cambio di una semplice donazione, neanche paragonabile a un prezzo di mercato.

“Ho pensato che lo Yoga, che aveva portato così tanta energia, determinazione e felicità nella mia vita, dovesse essere alla portata di tutti. Non sarebbe stata una soddisfazione per me riuscire semplicemente a venderlo, tanto per realizzare qualcosa. Il mio obiettivo era diffondere questa pratica, entrare in contatto con persone che come me condividono questa passione, o vogliono scoprirla. Sono riuscita così a farmi conoscere e apprezzare per ciò che amo fare e a guadagnarmi la fiducia della mia tribù.”


Qual è il Modello di Business che Sara Ha Scelto?

Il sito è online nel gennaio del 2013 ed è la perfetta combinazione delle competenze e delle passioni di Sara: la grafica e lo Yoga, armoniosamente unite per dare vita a un progetto in crowdfounding, che si sostiene, oltre che con il lavoro di Sara, attraverso il piccolo contributo in denaro che i fans della Scimmia Yoga possono decidere di donare volontariamente.

L’obiettivo non è tanto quello di guadagnare sul corso che Sara offre quasi gratis (il contributo minimo è fissato a 5 euro, meno di 1 euro a lezione!) – lei stessa mi confessa che la cifra media della donazione è inferiore ai 15 euro – ma di creare partecipazione, interesse e seguito intorno alle sue attività, grazie anche al Blog collegato e al costante aggiornamento del canale You Tube.

999308_591863857502029_1331017135_n

I fans della Scimmia Yoga possono “toccare con mano” la professionalità di Sara, sperimentare le sue lezioni gratuite e apprezzare le sue qualità come insegnante di Yoga ( ma anche come web designer freelance, il sito della Scimmia Yoga è naturalmente una creazione grafica di Sara).

Sara è riuscita a stabilire un rapporto diretto con il suo seguito, non solo attraverso i corsi scaricabili dal sito, ma anche dialogando e rispondendo gratuitamente alle domande che i suoi allievi le pongono via e-mail o attraverso i social network.

Coinvolgendo attivamente il suo pubblico, scambiando opinioni e consigli e dando gratis qualcosa che normalmente gli altri si fanno pagare, Sara è riuscita a guadagnarsi la fiducia di coloro che la seguono sul Web.

In questo modo i suoi allievi sono diventati pian piano dei veri e propri fans, che vogliono ricevere da lei ulteriori contenuti, partecipare a tutte le sue iniziative, sia online che offline, sentendosi ormai parte di una stessa tribù.

Ascoltando le loro richieste Sara decide di creare un’offerta Premium (a pagamento) per i suoi fans. Sta lavorando infatti alla realizzazione di un corso avanzato e, per rispondere alle richieste di chi vorrebbe incontrarla dal vivo, Sara organizza periodicamente, tra un viaggio e l’altro, incontri, stage e seminari di yoga dal vivo.


Dove Vive e Lavora?

1052_10152139118372588_204744357_n

Sara ha scelto di vivere la sua vita in giro per il mondo. Ama viaggiare per scoprire nuovi posti, conoscere nuove culture e nuove persone

Per questo ha scelto uno stile di vita seminomade, ovvero preferisce spostarsi in un Paese e restarci per qualche tempo, finché le sue esigenze non cambiano, fino a che non sente il bisogno di spostarsi altrove. Tra uno spostamento e l’altro trascorre diverso tempo in Italia, per riscoprire il calore familiare e le vecchie amicizie.

Sara Ama calarsi a pieno nella realtà del Paese che di volta in volta sceglie insieme a Max come base per la loro vita insieme. Amano avere uno spazio tutto loro, una loro casa dove organizzare la loro vita e soprattutto dove crearsi un loro spazio di lavoro.

Attualmente Sara e Max sono tornati a vivere a Playa del Carmen, una cittadina messicana situata sulla costa caraibica. Un posto che amano particolarmente, dove la vita è più rilassata e dove hanno ritrovato tanti vecchi amici. Il clima, il mare, la natura incontaminata, oltre alla facilità di ottenere visto per lunghe permanenze, lo rendono un luogo particolarmente adatto alle loro esigenze.

Prima di tornare in Messico, Sara e Max hanno vissuto un lungo periodo di tempo in Oriente, dove hanno avuto modo di conoscere culture completamente diverse e per questo estremamente affascinanti, che hanno segnato per sempre la loro vita nomade.

A Bali in Indonesia hanno passato sei mesi della loro vita: è qui che il progetto di Sara ha preso vita ed è diventato una realtà. Sara mi racconta che anche se questa isola è molto accogliente e i ritmi di vita sono molto tranquilli, non è facile ottenere un permesso di soggiorno, così come entrare ed uscire dal Paese per rinnovare il visto turistico è piuttosto costoso.

Dopo questa magnifica esperienza di vita, Sara e Max si sono trasferiti a Taiwan, facendo base a Taipei, la capitale, una meta insolita, fuori dalle normali rotte turistiche, ma per questo ancora più affascinante.

Sara rimane particolarmente affascinata da questo Paese, per l’ospitalità, disponibilità e amicizia dimostrata dagli abitanti del posto, per la natura tropicale e rigogliosa, fino alle bellezze storico culturali, oltre che ad una incredibile varietà di cibi.


Il Suo Ultimo Progetto: la Scimmia Yoga Diventa un Libro

libro

A giugno del 2014 la Scimmia Yoga è diventata un libro, in vendita anche online, che rispecchia il modo di vivere di Sara e il suo modo giocoso e semplice di insegnare questa affascinante disciplina.

Ho chiesto a Sara come è nata questa idea e quanto tempo ha impiegato a realizzarla:

“All’inizio di quest’anno sono stata contatta da Natascia che, dopo avere acquistato il video corso, mi ha scritto per avere alcune informazioni sul mio lavoro.Dopo lo scambio di alcune mail, mi ha raccontato del suo lavoro come editor e mi ha chiesto se avevo mai pensato di scrivere un libro o se avevo già qualcosa di pronto.

Ovviamente la possibilità di scrivere un libro sullo Yoga non mi aveva mai sfiorato minimamente, lo vedevo come un progetto troppo grande per me. Natascia però mi ha convinto che ciò che avevo già fatto con il sito e i video, era perfetto per essere tradotto in un manuale di Yoga. Con lei ho continuato a lavorare, stendendo l’indice e trovando il giusto modo per tradurre anche su carta in modo semplice e chiaro il mio modo di insegnare.

Una volta impostato il lavoro, mi sono buttata con tutta me stessa in questo progetto e ho scritto, portando via un po’ di tempo ai video, ad altri lavori…e anche un po’ alla vita sociale. Per le foto, ho chiesto aiuto ad una coppia di amici, lei fotografa lui insegnante di yoga. La loro collaborazione è stata per me essenziale, perché volevo che le immagini fossero chiare ed esplicative al massimo. A maggio il libro era pronto e, dopo gli ultimi ritocchi, a metà giugno avevo la prima copia tra le mani.”


In Conclusione…

La storia professionale di Sara è la dimostrazione che anche quei settori professionali che a un primo impatto possono sembrare difficilmente traducibili in un business online, hanno la possibilità di trovare nel Web un canale eccezionale, grazie al quale emergere e guadagnarsi la reputazione e la fiducia per trasformare un seguito di persone appassionate in potenziali clienti, sfruttando le proprie competenze e le proprie passioni personali.

Non solo. Il libro è nato dall’idea e dalla collaborazione di una sua fan editor, che testate le capacità di Sara di insegnare e trasmettere le proprie competenze, l’ha convinta a fare del suo progetto una pubblicazione e l’ha sostenuta in ogni fase della realizzazione.

Sara è partita facendo un passo alla volta: prima ha sfruttato le competenze di design acquisite all’Università, poi le ha adeguate e riproposte sul Web in una veste nuova, creandosi in questo modo una professione indipendente da freelancer della Rete.

Questo le ha permesso di slegarsi definitivamente dal mondo del lavoro tradizionale e soprattutto le ha dato la possibilità di rendersi indipendente da un luoghi, abitudini e routine.

Ha maturato esperienza e, quando si è sentita pronta, ha deciso di realizzare un progetto tutto suo, che ora le permette di lavorare sul Web inseguendo sua grande passione per lo Yoga, senza per questo limitare la possibilità di viaggiare o di spostarsi in un nuovo posto ogni volta che lo desidera.

Questa è la vera essenza del nomadismo digitale… poter vivere e lavorare ovunque, sfruttando al meglio le opportunità che il Web oggi ci offre!

Se vuoi conoscere meglio Sara e ascoltare direttamente da lei la sua storia e i suoi consigli, non ti resta che metterti comodo e gustarti la sua video-intervista!



Se vuoi ricevere in anteprima le prossime storie di Nomadi Digitali non devi far altro che iscriverti alla nostra newsletter.